DAGMAR Del mio passato, malgrado i miei piu' concreti e lodevoli sforzi e la mia
piu' attenta ricerca, non conosco in realta' molto. Potevo avere qualche mese, mi hanno
detto, quando fui trovato in una rudimentale zattera a
ridosso della sponda orientale dello Shunta, fiume ora benevolo ora maligno a seconda dell'ira
divina. Qui fui accolto e accudito nei boschi di Sumar, nel profondo Est, in una comunità di orchetti della dinastia Shan, di indole
benevola che mi trasmisero le prime basi delle mie conoscenze magiche. Ma la mia ambizione mi
porto' a lasciare il villaggio, limitativo e poco
stimolante , e a recarmi a Tyrsis, citta' ricca e splendente, stravagante e
stupefacente, dove conobbi il principe Nick a cui mi rivolsi per apprendere e approfondire le mie conoscenze sulla
guarigione. Dopo vari anni e
stremanti e laceranti selezioni tra i vari chierici di corte, fui spedito per meditare ai piedi del vulcano
Agiva, ove risiede il segreto della vita
e il tempo astratto e impercettibile, privo di futuro e di passato, anche se mutevole nella sua
eternita'. Dagmar, degli Unicorni Alati |