Rachela
Poiché non c'era nulla che mi impediva di
rischiare la vita in quel modo,
decisi di farlo comunque... Avevo studiato quella pianta tutto il giorno
e
la notte fui pronta ad agire. Portai dietro solo la mia daga, qualche
pugnale, arco e frecce e, ovviamente, la mia borsa. L'unico modo per
entrare
in quel posto era seguire il fiume che passava vicino alla villa ed
entrare
per la stalla che era posizionata sul retro. Approfittando del mantello
scuro della notte e dell'acqua amica seguii il letto del fiume senza
poter
essere vista dalle guardie, quando arrivai sul retro uscii dall'acqua
facendo il meno rumore possibile e mi diressi rapidamente verso la
stalla.
Sfortunatamente, proprio quel giorno avevano murato la porta che
conduceva
all'interno... Non potendo entrare fui quasi rassegnata e stavo per
lasciare
l'impresa quando guardai nella mia borsa... Pensai di poter sprecare una
di
quelle fiale di invisibilità per passare oltre il cancello ma poiché
era
chiuso non mi sarebbe tornato d'aiuto; non potevo neanche scalare le
mura
perché l'effetto sarebbe svanito prima che potessi arrivare in cima. Ma
la
dea bendata oggi era dalla mia parte, il padrone rincasò tardi quella
sera... Non esitai un'altro attimo, mi avvicinai il più possibile e
quando
aprirono il cancello tracannai la fiala; quasi strisciando per non fare
rumore mi diressi il più rapidamente possibile all'interno e mi nascosi
dietro a un magazzino, osservai il padrone finché non si fece portare
il
cavallo nella sua stalla privata, la mia natura da elfa mi fece
percepire
un'alone quasi magico ma ero troppo lontana per sapere di cosa si
trattava.
Senza esitare mi avvicinai alla guardia del magazzino e la stordìi col
tonfa, la appoggiai al muro vicino alla porta in modo che non si notasse
la
differenza ed entrai. Nel magazzino non c'era nulla di valore ma non era
quello il mio obiettivo... Scostai della roba e trovai la botola che
aveva
fatto costruire per potersi rifugiare in caso di emergenza, il tunnel
conduceva fuori dalla casa ma poiché non sapevo dove di preciso dovetti
scegliere questa strada... Il tunnel era illuminato da varie torce; la
terra
era dura, molto dura, anche troppo dura ma non me ne curai, almeno finché
non sentii dei rumori venire verso di me... Non potevo nascondermi da
nessuna parte perciò presi in mano l'arco e mi preparai ad accogliere
il
visitatore scomodo; poiché non veniva andai io verso di lui... Entrando
in
una piccola stanza scavata nella terra mi si presentò davanti uno
spettacolo
orribile... Un essere deforme e sicuramente non umano stava dormendo lì,
aveva quattro lunghe braccia con degli artigli sulle mani, due gambe
fatte
quasi di corteccia, un corpo estremamente robusto e una testa enorme con
lunghe zanne al posto dei denti; sebbene quasi paralizzata dal terrore
mi
allontanai in silenzio. Non ne sapevo niente! I miei informatori non mi
avevano detto nulla di questo! Bell'affare! Appena torno gliene dico
quattro...
Già... SE torno...
Il pessimismo dilagava ormai nella mia mente, volevo andarmene ma ormai
ero
così vicina... Infatti poco dopo trovai la botola che portava al
quartiere
del capitano delle guardie; silenziosamente la aprìi e mi infiltrai
all'interno... Sapendo i giri delle guardie riuscìi ad evitare incontri
spiacevoli. Arrivata a destinazione, ringraziai il dio Hurtmass per
avermi
favorito fino e ben oltre questo punto! La guardia della sala del tesoro
stava dormendo, lentamente gli sfilai la chiave dalla cintola e aprii la
porta, la richiusi lentamente dietro di me e potei finalmente godermi lo
spettacolo... Montagne di gioielli e oro stavano davanti a me! Avrei
voluto
passare la mia esistenza lì davanti ma purtroppo sapevo di avere poco
tempo
e sapevo di potermi portare dietro una quantità minima di cose...
Scelsi
soltanto le pietre più preziose e riempii la mia piccola borsa, stando
attenta a mettere il bottino ben sotto i miei "attrezzi"... Ma
la cosa che
più mi attraeva era un bellissimo amuleto formato da una strana runa a
forma
di V incastonata di smeraldi e con uno zaffiro appena sopra la V; senza
esitare me la misi al collo e tornai rapidamente nel sotterraneo,
ricordandomi di rimettere le chiavi al loro posto :>
Ovviamente non potevo uscire per il cancello, quindi seguii
l'intersezione
che avevo visto prima all'andata per arrivare all'uscita...
Sfortunatamente
l'uscita non era altro che un vicolo cieco! La terra mi si parava
davanti
anche se qualcosa c'era dietro... Presi la daga e cominciai a scavare ma
ero
distratta da questo fastidiosissimo strascicare di piedi che...
Strascicare di piedi?!?!?
Girandomi vidi il mio incubo... Il mostro che avevo visto prima si era
svegliato e sembrava MOLTO arrabbiato!!! Avanzò molto lentamente verso
di
me... Cercai di continuare a scavare ma non avrei mai fatto in tempo...
Anche se era quasi un suicidio fui costretta a farlo... Presi un grande
alambicco dalla borsa, ci sputai dentro e rimisi il tappo, poi lo scossi
un
attimo... Il liquido cominciò a reagire, mi voltai verso il mostro e lo
fissai...
- Salutami il creatore, amico...
Lanciai l'alambicco che esplose mandando in mille pezzi l'orrendo mostro...
Girandomi vidi che la terra si muoveva... Inizialmente non capìi ma
poco
dopo mi accorsi di ciò che avevo fatto. Fui travolta da un'ondata
d'acqua
che proveniva dal fossato, così questa era l'uscita segreta? E come
poteva
sperare il padrone di sopravvivere? Lui non era un elfo di mare e non
aveva
il dono di respirare sott'acqua... Senza farmi troppi problemi cercai a
stento di uscire, potevo sentire le guardie gridare "allarmi!"
da tutte le
parti ma passando sul letto del fiume non mi avrebbero mai vista...
La mattina dopo mi alzai tardi... Ero ancora eccitata dopo il mio grande
colpo, i poveri zingari ne saranno molto contenti... Stavo ancora
mugugnando
mentre mi rivoltavo nel mio letto finché non sentii bussare alla porta.
Chi
accidentaccio era venuto in riva al mare per ME? Fuori non c'era nessuno...
Stavo per rientrare quando la porta si richiuse DA SOLA... Sarà stato
un
colpo di vento... Ma NON C'ERA VENTO... Però c'era un grosso problema...
Sentii un grido di guerra alle mie spalle, girandomi vidi un'enorme
cavaliere in un'armatura nera, portava un elmo con le corna e un paio di
luci rosse a forma di occhio si intravedevano nella visiera...
- Quell'amuleto non ti appartiene!!!!
Così dicendo caricò verso di me, riuscii a rotolarmi via e feci per
sfoderare le armi, accorgendomi che tutto ciò che avevo era una
vestaglia!
Mi alzai in fretta e scartando di lato evitai il colpo che mi tirò con
quel
tremendo spadone a due mani... Aveva una lama lunga almeno due metri che
sì
conficcò nella terra quasi fino all'elsa; il cavaliere però lo tiro su
con
uno strattone ed era pronto a colpire di nuovo, com'era possibile? Se io,
che ero quasi nuda, dovevo combattere disarmata contro un cavaliere
corazzato, armato e forte come cento uomini, allora il mio destino era
ormai
segnato, nonostante la stazza era MOLTO più veloce di me quindi non
potevo
neanche scappare... Morte crudele ma dignitosa, strinsi forte l'amuleto
che
avrei voluto tanto mostrare ai miei pochi amici... Invece l'unica cosa
che
potevo fare era dirgli addio, senza neanche potermi far sentire...
Chiusi
gli occhi e mi preparai al colpo... Quando lo sentii un ammasso enorme
di
pensieri e ricordi si formò nella mia mente, la mia corta vita passò
tutta
nella mia mente...
Ma non ero morta
Aprii a stento gli occhi e vidi che il cavaliere era crollato a terra e
non
si muoveva più! Che sia un trucco? Lentamente mi avvicinai... Mi
abbassai
fino a toccare l'elmo con l'intento di toglierlo...
- Non ti preoccupare, è morto
Schizzai in piedi guardandomi rapidamente intorno, vidi una strana
creatura,
un cavallo candido come la neve con un corno in testa e un paio d'ali...
Ormai non ne potevo più di cose assurde!
- Non dovresti restare lì... Vieni
Gli salii in groppa e cominciò a correre... Poi a volare... Poi finimmo
sopra le nuvole... E quando si fermò eravamo PROPRIO su una nuvola!
C'era
una sfera su un piedistallo... Curiosamente la guardai e vidi un
susseguirsi
di immagini tremende: demoni, mostri e creature infernali urlavano e si
dimenavano mostrando tutta la loro potenza...
- Quelli sono i tuoi nemici, Rachela
Guardai il cavallo con aria interrogativa, non ci capivo più niente in
questa storia...
- I... I miei... Nemici?
- Sì Rachela - fece cenno di girarmi e tornai a guardare la sfera - Tu
non
lo sapevi ma quel padrone in realtà non é umano...
Vidi l'immagine del padrone che avevo appena derubato... Era davanti a
un'altare, improvvisamente alzo le braccia e si contorse... Le sue
fattezze
stavano cambiando, ogni momento era meno umano di prima... Era proprio
un
demone!
- Come non sapevi che ora le forze del male ti vogliono... Morta, per ciò
che hai fatto
Mi girai di scatto a guardare il cavallo
- Morta? Per qualche gioiello?
- Le forze del male sono molto permalose... Quel cavaliere era solo
l'inizio, fra poco arriverà molto altro... Molto
Stavo respirando molto affannosamente, io non mi ero mai messa contro
nessuno e non avevo nessuna voglia di mettermi in guerra contro il male
- Che cosa devo fare?
- Girati...
Ritornai alla sfera e vidi un dipinto... C'erano alcune persone di
aspetto
amichevole, l'immagine di un nano con un simbolo sacro al collo e una
pesante armatura cominciò a illuminarsi
- Lui saprà aiutarti... Rachela
- D'accordo ma...
Guardai ancora un attimo il dipinto, sembravano persone per bene, erano
veramente molto attraenti
- Ma?
- Ma io cosa c'entro?
- Tu non solo devi salvare te stessa ma hai anche le capacità per
aiutare
gli altri, finora rubavi alla gente che ti stava antipatica per aiutare
un
gruppo di zingari che ha una carovana vicino alla capitale, ora dovrai
fare
molto di più
- Per esempio?
- Dovrai combattere tutte le creature che hai appena visto e aiutare gli
Unicorni Alati nello stesso intento
- Unicorni Alati?
- Sì, quelli che hai appena visto sono un gruppo di avventurieri che si
chiamano Unicorni Alati, adesso però é ora di tornare indietro...
Ricordati,
cerca quel nano, risponde al nome di Kheil
- Va bene
Salii di nuovo sul cavallo che mi riportò indietro, durante il viaggio
pensai molto alle prospettive del mio futuro... Combattere il male...
Sicuramente molto più eccitante della mia noiosa vita da ladra... Anche
se
mi stavo imbarcando in un'impresa pericolosissima, sapendo anche che la
mia
vita sarebbe cambiata, ero determinata ad andare fino in fondo, per il
bene
di tutti.
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