Chi ha visto " Ritorno al futuro " avrà già familiarità con il concetto di paradosso temporale ; farò un esempio per introdurre alla questione chi non conosca questo problema. Ipotizziamo che Jack torni indietro nel tempo prima della sua nascita ed impedisca ad i suoi genitori di incontrarsi ; ne conseguirebbe che Jack non potrebbe nascere, ma questo comporterebbe l’impossibilità per Jack di tornare indietro nel tempo ed impedire ad i suoi genitori di conoscersi. In questo modo però ritorniamo alle condizioni di partenza, ovvero che Jack torna nel passato ed altera il tempo...

Alcuni autori di fantascienza hanno ipotizzato che un simile nodo temporale (il ripetersi all’infinito della nascita, del viaggio nel tempo, della non nascita e del viaggio nel tempo non avvenuto di Jack) distruggerebbe l’intero universo ; anche se così non fosse lo scorrere del tempo sarebbe bloccato in quel punto senza nessuna possibilità di un futuro.

Come si può vedere il problema, che ora è semplicemente una pura speculazione per alcuni, un’interessante espediente letterario per altri, diverrebbe assai increscioso se dovessimo mai scoprire un modo per tornare nel passato : ogni alterazione di esso potrebbe comportare un’interruzione nel continum spazio temporale. Certo molti dicono che non arriveremo mai a porci tale problema poiché è impossibile tornare nel passato, altri ancora che proprio l’esistenza della possibilità di creare un paradosso temporale che rende impossibile, per nostra fortuna, viaggiare nel tempo (arrivando a sostenere che sarebbe dio ad impedircelo). Io sono abbastanza ottimista per quanto riguarda il progresso della scienza (tengo a precisare che il mio ottimismo riguarda solo i limiti che esso supererà e non le conseguenze che tale superamento porterà), ai primi ricordo che Verne era considerato un autore di fantascienza ai suoi tempi, agli altri rispondo che in base alla loro teoria non avremmo dovuto scoprire nemmeno la bomba atomica.

Ma torniamo al nostro problema, in realtà esso non esiste poiché noi non potremo mai creare un paradosso temporale : ammettendo di poter tornare indietro nel tempo noi, semplicemente, non potremmo alterarlo poiché altrimenti lo avremmo già fatto.

Prima di spiegare la mia teoria sul principio di inalterabilità temporale vorrei mostrare che non solo i paradossi temporali non esistono, ma nemmeno molti altri tipi di paradossi : essi vengono generati dalla nostra mente solo quando affrontiamo un fenomeno con un numero di dimensioni minori a quello che il fenomeno stesso ne richiede .

Prendiamo ad esempio un famoso paradosso grafico, quello delle scale di Penrose : percorrendole, pur continuando a salire (o a scendere) si ritorna al punto di partenza, ciò ci pare impossibile anche se lo vediamo con i nostri occhi ; ebbene ciò è possibile in un piano a due dimensioni come il foglio su cui questa figura è rappresentata, ma è impossibile nello spazio tridimensionale, infatti non mi è mai capitato di vedere una scala del genere nel mondo che mi circonda.

Un altro esempio può essere quello del paradosso logico " Questa frase è falsa " : se attribuiamo alla frase un valore di verità ne ricaviamo un valore di falsità, da cui a sua volta ricaviamo un valore di verità e così via. Per evitare questo genere di paradossi i logici hanno introdotto una "scala delle proposizioni" (hanno aggiunto una dimensione al loro studio del fenomeno) al gradino più basso di questa scala vi sono proposizioni oggettive es. "questa mela è verde", ai gradini superiori vi sono proposizioni che trattano della verità delle proposizioni che si trovano in gradini inferiori (es. "La proposizione <<questa mela è verde>> è falsa").

In questo modo non si può avere una frase che esprima un giudizio logico su se stessa, evitando così il paradosso.

Anche per i paradossi temporali il procedimento è il medesimo ; essi vengono creati poiché non ragioniamo quadrimensionalmente : l’errato ordine temporale che usiamo è il seguente, domani effettuerò il viaggio nel passato, poi altererò la storia, infine ritornerò al mio presente che sarà alterato. Il corretto ordine è il seguente, supponiamo di voler cambiare la data della scoperta dell’America : domani, 6 marzo 1997, viaggerò nel passato e cambierò la storia. Ma il 1492 è anteriore ad oggi, 5 marzo 1997, ciò significa che anche se non sono ancora partito, io sono già stato nel passato per cambiare la storia (infatti una volta effettuato il viaggio io mi troverò nel 1492), ma allora se potessi cambiare data della scoperta dell’America lo farei nel 1492, ma poiché il 1492 è anteriore ad oggi, in caso di successo, anche se non sono ancora partito, deve esserci traccia nei libri di storia poiché il fatto è già accaduto. Siccome oggi 5 marzo 1997 i libri di storia indicano che l’anno della scoperta dell’America è nel 1492, non riuscirò a cambiare il passato partendo domani.

Ed ecco il principio, già citato, diinalterabilità temporale : non possiamo alterare il passato poiché se ciò fosse possibile lo avremmo già fatto. Ma se non possiamo cambiare il passato allora non possiamo nemmeno creare paradossi temporali.

L’Oscuro Signore

1