ESP N. 2 GENNAIO 1996 "L'ANGELO PREDATORE"
Soggetto: Michelangelo La Neve
Disegni: Marco Nizzoli
La storia di Davide, piccolo principe dal cuore nero.
La storia di Camilla, la ragazza che malgrado tutto, lo ama.
Davide è uno dei figli di Padre Utero mandato a crescere sulla Terra.
Verrà ucciso proprio dal suo stesso padre.
Nella città degli angeli dove c'è stato di rivoluzione permanente, tutte le femmine muoiono a 18 anni e lottano contro Utero mentre i maschi a 18 anni diventano angeli e servono Utero; Camilla
rimarrà in questa città e diventerà la più agguerrita rivale del Padre.
Che cos'è?
Una metafora del potere dell'odio, un'allegoria sulla crescita e sullo sviluppo che investe ogni essere umano disilludendolo sul suo mondo di bimbo, fatto di favole, uno spaccato sull'adolescenza ed il suo universo...
boh! Intendetelo come vi pare.
Forse una poesia.
Fra tutte io ho ascoltato la figura di Cherida, elegante, saggia, coraggiosa, sensuale. Una guerriera bambina di 18 anni pronta a morire. Quando sono arrivata a p. 98 ho capito dove abitavo ormai da
20 anni. Ho capito che ero forse già morta una volta, che strano mondo è questo... pieno di bambine vecchie e di uomini che non sanno volare.
Il fumetto è impeccabile. Per quanto riguarda il testo ogni parola ha il suo peso ed il suo posto. Per i disegni le linee sinuose scrivono un secondo testo non meno importante. A p. 78, nel quadro centrale sulla
sinistra, Padre Utero e Davide sono di profilo in un'atmosfera gotico-romantica; sullo sfondo appaiono creature strane e buffe, simili ai personaggi dei fumetti umoristici abituali, forse una tentativo di
sdrammatizzazione o scherzo del disegnatore.
Rosa Maria ESPer 14