08101999 |
Esiste un bordo che racchiude le cose... qualcosa andrà perso, altro non sarà mai trovato. |
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23111999 |
Nie al'è come te che tu ses dut (stricimi, al fàs freet) |
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04121999 |
Dolore sottile di ago che trapassa il cuore da parte a parte, ovvero: indossare cappotti della taglia sbagliata o abiti con l'orlo scucito, osservare la realtà languida deformarsi attraverso il fondo di una bottiglia... non è forse questo che preferisci? |
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10121999 |
Nuove regole per definire prospettive già conosciute. Nel nome di inespresse necessità e bisogni il percorso del tuo profilo diventa orizzonte; ed è ferita scoprire oltre il mare, altra terra. |
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03082000 |
Non è così difficile immaginarsi statua di sabbia schiacciata dal peso del cielo. |
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17012001 |
L'asfalto lucido di neve sciolta riflette i fari delle auto, le luci dei semafori agli incroci... Rumore del viaggio: le gomme che sfrecciano sul bagnato. |
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19012001 |
L'impossibile è ormai inevitabile? |
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19032001 |
Stupore primaverile: all'improvviso sono esplosi i fiori in giardino. |
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03012003 |
Mi piaceva starti vicino, appoggiata pensare di diventare un tuo braccio, trovare spazio tra i tuoi organi interni, una specie di maternità al contrario. |
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31012004 |
Sono un appartamento pieno di stanze vuote e luci accese. Il primo pensiero e': che spreco di elettricità! Il secondo: ho voglia di essere abitata, che qualcuno spalanchi le finestre ed entri il mondo. |
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09082004 |
Avevo dimenticato di avere un corpo e allora immaginavo di prendere forma tra le sue mani, di essere inventata dal niente. |
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