Ab initio erat birra. E' quanto si legge sul muro di un caffé
di Bolzano. L'immagine dei monaci che riscaldano il mosto, fatto da malto
e acqua, richiama la storia della bevanda, di cui per molti secoli i conventi
furono tra i luoghi deputati alla fabbricazione (e alconsumo). Non per
nulla la birra era chiamata "pane liquido", perché ottenuta dalla
fermentazione di un cereale (l'orzo) e perché risultava un
ottimo aiuto calorico nei momenti di magra alimentare.
A destra, il cavaliere tiene nella mano l'insegna della
Forst, fabbrica di birra con stabilimento vicino a Merano, nel cuore
della foresta meranese, stilizzata per l'appunto nei tre abeti.
Secondo Michael Jackson, massimo esperto mondiale di birra, quello stabilimento
è il più bello d'Italia. Io direi che è tra i più
belli d'Europa, non fosse altro per la splendida catena di monti che lo
circonda e l'archittettura dell'edificio in stile alpino.
Ma sapete che l'attuale edificio, perfettamente inserito nell'ambiente circostante e nello stile alpino, è il frutto di una ricostruzione dello stabilimento circa trent'anni orsono? Eppure quello stabilimento produce 700.000 ettolitri di birra in un anno. Allora non è necessario costruire brutti capannoni per produrre di più..... |
L'ingresso dello stabilimento. Alle due gli operai del nuovo turno
vengono a timbrare il cartellino in mezzo ai turisti che attendono di fare
il giro della fabbrica per vedere da vicino il processo di produzione (d'estate,
visita in italiano alle ore 14.00; telefonare per appuntamento).
Sulla parete l'effigie di Sant'Arnoldo, protettore dei birrai. |
Se siete nei dintorni, non perdete l'occasione di recarvi al ristorante
della Forst, accanto allo stabilimento; assicurerete un viaggio eccezionale
anche al vostro palato. E se è estate, approfittate del Biergarten
dirimpetto, superando la statale per la Val Venosta grazie al caratteristico
ponte di attraversamento in legno.
Forst è uno dei comuni di Lagundo, negli immediati pressi di Merano.