Costruita nel 1852 per volere  dell’allora proprietario della villa, il marchese Apollinare Rocca Saporiti, la chiesa di Sant'Antonio Abate è in stile neoclassico a croce greca e  unica navata. Il disegno architettonico e gli affreschi interni, ad opera del noto pittore torinese Francesco Gonin e dell’architetto Muraglia, piacquero tanto da far sì che ai due artisti venissero affidata nel 1857 i restauri del Duomo di Vigevano. 
L'interno della chiesa è totalmente scandito da partiture architettoniche in marmo; degni di particolare nota gli altari monumentali e gli affreschi della cupola. 
La Via Crucis posta sopra il fonte battesimale si trovava nella cappella dei Castelbarco a Casciago, ed è stata recentemente donata alla parrocchia dal principe Carlo Castelbarco Albani. 

 
 
La chiesa fu ideata e realizzata come completamento della villa padronale, e stilisticamente costituisce un esempio notevole di ripetezione assai tarda di moduli neoclassici. La costruzione costituisce un suggestivo fondale prospettico rispetto all'asse stradale rettilineo  che proviene da Vigevano. Posta al centro della frazione,  a cavallo tra la cascina sforzesca e  la villa padronale,  con i suoi elementi architettonici emergenti (timpano, cupola, campanile)  impone la presenza di tutto l'agglomerato in un tipico tratto di campagna lombarda, tra canali, marcite e risaie. 

 



 
 
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