Anorgasmia femminile

Quando una donna, descrivendo le sue esperienze sessuali dice che le procurano alti livelli di eccitazione e tensione, seguite da un massimo di sensazioni e poi da un rilassamento, la diagnosi di orgasmo è probabile.
L’anorgasmia è l’incapacità di raggiungere l’orgasmo.


Notizie e basi scientifiche

L’orgasmo nelle donne è una risposta da apprendere. Non si sa se realmente vi è un fondamento biologico oppure se è necessario apprendere per superare le inibizioni culturali della società moderna.
Alcune donne riferiscono di avere risposta orgasmica al bacio, alle semplici carezze sul corpo, all’allattamento al seno. Qualcuna è orgasmica con la sola contrazione pelvica.
L’orgasmo è stato riferito come risposta a stimolazioni visive, uditive così come a quelle tattili.
In effetti una donna può essere orgasmica in assenza di mammelle, utero, tube, ovaie, vagina o vulva. L’orgasmo senza diretto coinvolgimento genitale è più facile da capire quando si ricordi che uomini e donne possono essere orgasmici durante il sonno soltanto per sogni erotici.
Per essere orgasmica una persona deve avere il cervello relativamente integro.



Clinica

L’anorgasmia può essere primitiva, secondaria, casuale.
È primitiva quando una donna non ha mai avuto un orgasmo; secondaria quando c’è perdita della capacità di avere orgasmo; casuale, quando è dovuta a circostanze occasionali.
La capacità di avere orgasmi è ritenuta da molte donne un segno di maturità e competenza sessuali. L’incapacità di raggiungere l’orgasmo, invece, è considerata talora come prova di inadeguatezza.
Tali donne possono provare tristezza, angoscia depressiva, frustrazione, stizza, senso di colpa.
Altre donne possono non considerare la loro anorgasmia come una importante disfunzione e, quindi accettano come appropriata la loro modesta risposta; tali donne possono ritenere sufficienti altre compensazioni del comportamento sessuale (abbracciare, accarezzare, procurare gratificazione al partner).



Eziologia

Tra i fattori relativi all’anorgasmia i più importanti sono:

restrizioni culturali che generalmente reprimono la sessualità delle donne;
mancanza di un’adeguata tipologia del ruolo per il quale una donna adulta dovrebbe essere sessualmente preparata. Quando la madre della paziente ed altri importanti, modelli del ruolo femminile non hanno provveduto, durante gli anni formativi, ad un’immagine adatta di donna calda, amorosa, sessualmente positiva, lo sviluppo personale della paziente può essere significativamente menomato;
l’ignoranza, la mancanza di un’effettiva conoscenza della sessualità, dell’anatomia, della fisiologia, le sensazioni ed i comportamenti sessuali di altre persone e/o la mancanza di esperienza;
valutazioni sessuali irrazionali;
un partner che abbia eiaculazione precoce;
un partner che abbia una difficoltà di erezione.
 

Piano terapeutico

La terapia dipende dai tipi e dai fattori causali. La forma primitiva è la più facile da curare. La terapia consiste nella rimozione di inibizioni sessuali, nel fornire istruzioni, nell’autorizzare ad imparare e nell’incoraggiare un’atmosfera di fiducia e di interesse tra la paziente e il suo partner sessuale.
L’anorgasmia secondaria, quando cioè una donna, sessualmente sensibile in precedenza, perde la capacità di essere orgasmica, si manifesta di solito se sono stati perduti alcuni stimoli fisici o psicologici di cui la donna ha bisogno. Le donne che sono orgasmiche in alcune situazioni e non in altre, possono essere capaci di allargare la loro risposta usando la cosiddetta "manovra a ponte" che consiste nel combinare la tecnica, attraverso la quale rispondono, con la situazione nella quale non reagiscono. Ad esempio le donne che sono anorgasmiche col rapporto pene-vagina, possono imparare a diventare orgasmiche, combinando la spinta peniena con una stimolazione manuale della clitoride.
Le donne con anorgasmia irregolare sono talvolta orgasmiche, ma desiderano aumentare la frequenza della loro risposta orgasmica.
Queste donne sono spesso difficili da aiutare. Molte di queste pazienti trovano difficoltà ad abbandonare il controllo.
Per ottenere il massimo piacere dalle esperienze sessuali, è fondamentale che una persona abbandoni il controllo e lasci regnare liberamente le sensazioni erotiche. Le donne che hanno paura di perdere il controllo nella loro vita sessuale sono spesso rigidamente controllate in altri aspetti della vita.
Il cambiamento di questo modello può talora richiedere una prolungata psicoterapia.



Prevenzione

Si attua attraverso quanto segue:

permettendo ai bambini di provar piacere da soli ed incoraggiandoli ad accettare il loro corpo;
fornendo dettagliate informazioni circa l’anatomia, e la fisiologia sessuale ivi compresi i rapporti sessuali, la gravidanza, a bambini e adolescenti, ad un livello e ad un grado di complessità conformi alla loro capacità di comprensione;
riconoscendo da parte degli adulti la necessità di servire come buoni modelli del ruolo per i bambini;
insegnamento da parte dei genitori di valori sessuali positivi invece di mettere a fuoco soltanto aspetti negativi o restrizioni;
con l’abitudine da parte del medico di raccogliere informazioni dell’attività sessuale, dimostrando così la volontà di occuparsi anche dei problemi sessuali nella vita dei pazienti.
 

Conclusioni

In assenza di restrizioni sociali, la maggior parte delle adolescenti perverrebbe probabilmente ad un orgasmo iniziale nei sogni, oppure come risultato di una propria stimolazione manuale. Esse poi trasferirebbero, eventualmente questa capacità nel rapporto sessuale vero e proprio.
Quando si ha la volontà di imparare a compiacere se stessi, migliora la probabilità di essere orgasmici col partner. Imparare ad essere orgasmici da soli è assai meno complicato che imparare attraverso una reciproca azione con il partner. La masturbazione quindi è una scorciatoia terapeutica.

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