ORIGINI DEI GIOCHI DI COMITATO E DELLE SIMULAZIONI STORICHE.
Le origini dei Giochi di Comitato e delle simulazioni storiche sono comuni, legate strettamente alle simulazioni istruttive e didattiche nelle scuole statunitensi. Iniziate negli anni Quaranta con l'attività teatrale durante l'orario delle lezioni, negli anni a seguire, ci fu un aumento di tali iniziative e molti insegnanti di storia sostituirono la consuetudine di imparare a memoria notizie senza vita con metodologie nuove basate sull'importanza, l'utilità e l'interesse, tale sviluppo viene registrato nel libro The drama of history di Fines e Verrier, 1974.
Tali metodi ebbero negli anni Settanta un riscontro nel campo lavorativo, dalla semplice simulazione usata nei colloqui per le assunzioni alle simulazioni per addestrare i giovani funzionari e dirigenti di alto rango.
Successivamente, in tempi recenti le simulazioni storiche trovarono terreno fertile nei "wargame club", dove gli appassionati di giochi di guerra applicarono e sperimentarono le metodologie, che gli ambienti militari avevano già studiato con i "giochi di crisi".
Risale al 1991, la pubblicazione del libro Historical War Council Games di P. Griffith, dove situazioni storico-militari vengono simulate. Tale procedimento non è una novità, poichè nel 1979 nelle scuole veniva utilizzato Congress of Vienna, simulazione che poteva portare ad un accordo delle parti oppure alla guerra.
Ultimi nati i Giochi di Comitato, presentati al Festival dei Giochi di Gradara 1992, da Riccardo Affinati, diventando una sorta di kult-game, e con un'effettiva diffusione soltanto in un ambito amatoriale, dove tutti ne hanno sentito parlare, ma solo i più accaniti, li ha effettivamente giocati.