Un avvincente psyco-thriller, un vero capolavoro del genere, che tuttavia esce dagli schemi narrativi tradizionali. Una vicenda di paura e crudeltà raccontata con toni molto forti, una storia di persecuzione e vendetta dei "diversi" per le violenze e le atrocità subite, perpetrate da un mondo che non li accetta e li condanna, un mondo schiavo di una mentalità meschina che impone una visione distorta delle cose e dei valori, condizionata dall'egoismo e dall'odio, dalla sete di denaro e di successo e dal fanatismo religioso, in nome dei quali vengono commessi i crimini più efferati. Il protagonista, Wilson McGregor, agente speciale dell' FBI, che si lascia alle spalle un passato doloroso, è dotato di poteri paranormali i quali gli permettono di risolvere il complicato caso di una serie di omicidi solo in apparenza scollegati; attraverso visioni raccapriccianti, che gli fanno rivivere la scena del delitto rivedendola con gli occhi dell'assassino, giungerà ad una sconvolgente rivelazione. Un romanzo ricco di azione e colpi di scena che non rinuncia però a sondare in profondità i vizi e le pieghe dell'animo umano. Sono certa che questo libro non vi deluderà. |
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Chi è l'autore?
Alex Fredman, studioso di psicologia criminale, vive tra l'America e l'Italia, Paese che adora in particolare. Questo è il suo sensazionale romanzo d'esordio, il proseguimento della storia è già in preparazione. "Mi chiamo Alex Fredman e sono uno scrittore. |
Esiste un senso logico nella follia! "Vi sottometterò con la verga, e vi ricondurrò alle mie leggi! Separerò i ribelli e quanti si sono staccati da me." E poi niente più lacrime né dolore. Nulla, se non un senso di piatto e stupido fatalismo: le false ideologie e la fede in cui suo padre l'aveva cresciuta. La vita come una preghiera scritta sulla sabbia e cancellata da un'onda. Per essere nata con il marchio del fuoco! "E li resi immondi! Facendo sì che sacrificassero tutti i loro primogeniti, per punirli, perché conoscessero che sono io il Signore!" La parole di suo padre l'aggredirono come un inquietante sciame d'immagini da incubo, stagnate a lungo nella sua anima. S'era portata sull'orlo del suicidio, per poi capire che se l'avesse fatto avrebbe vinto ancora una volta lui. L'odio supremo. La perdita della fede. La decisione di lavare col sangue ciò che il sangue le aveva sporcato. Persino l'amore l'aveva tradita. Non credeva più a niente. Soltanto alla sua vendetta. Alla sua insanabile sete di giustizia! |