All'inizio era lo spirito

Evoluzione della Terra - Evoluzione dell'uomo

Se per mezzo dell'investigazione scientifico-spirituale si segue a ritroso il corso dell'evoluzione terrestre, si arriva a una condizione spirituale del nostro pianeta; ma se si risale ancora più indietro nel passato, ci si accorge che quella spiritualità era già passata prima attraverso una specie di incarnazione fisica. Si arriva dunque a un passato stato planetario fisico che si è poi spiritualizzato e, materializzandosi più tardi nuovamente, si è trasformato nella nostra Terra che rappresenta dunque la reincarnazione di un antichissimo pianeta. La scienza dello spirito può risalire però ancora più indietro; essa vede allora l'intero processo ripetersi ancora due volte. La nostra Terra dunque ha attraversato tre stati planetari precedenti, separati sempre da stati intermedi di spiritualizzazione. La sostanza fisica risulta peraltro sempre più fine, quanto più si risale indietro nelle incarnazioni.

Alla descrizione che segue può venir fatto di obiettare: come può un sano giudizio accettare di occuparsi di epoche talmente remote come quelle di cui si discorre? A questa obiezione si deve replicare che per chi è in grado di percepire e comprendere lo spirituale occulto che attualmente sta dietro ai fenomeni sensibili manifesti, anche la conoscenza di stadi evolutivi passati, per quanto remoti, non può significare una cosa impossibile. Solo per chi ora non riconosce l'elemento spirituale occulto, perde di significato il parlare di un'evoluzione come qui viene intesa. Per chi invece riconosce lo spirituale presente, la visione delle condizioni presenti racchiude quella

degli stadi precedenti, come nell'aspetto dell'uomo cinquantenne è dato anche quello del bambino di un anno. Va bene, si potrebbe obiettare, ma accanto agli uomini di cinquant'anni abbiamo qui dinanzi a noi dei bambini di un anno e di tutte le età intermedie. Questo è esatto; ma lo stesso vale anche per l'evoluzione dello spirituale di cui qui si tratta. Chi in questo campo perviene a una conoscenza adeguata, se osserva compiutamente ciò che esiste al presente, compreso lo spirituale, riconosce la persistenza effettiva di stadi evolutivi propri del passato, accanto alle forme dell'esistenza che sono progredite fino alla perfezione evolutiva del presente, così come accanto agli uomini di cinquant'anni esistono bimbi di un anno. In seno agli eventi terrestri di oggi, è possibile scorgere gli eventi primordiali, purché si sia in grado di sceverare i successivi stadi di sviluppo distinti fra loro.

Ora l'uomo, nella forma in cui attualmente si evolve, soltanto durante la quarta delle incarnazioni planetarie caratterizzate, si presenta sulla Terra propriamente detta. La caratteristica essenziale di questa forma consiste nel fatto che l'uomo è costituito di quattro parti costitutive: il corpo fisico, l'eterico, l'astrale e l'io. Questa forma non avrebbe però potuto costituirsi, se non fosse stata preparata dai precedenti eventi dell'evoluzione; tale preparazione si svolse per il fatto che, durante la precedente incarnazione planetaria, si svilupparono esseri i quali già possedevano tre degli attuali elementi umani: il corpo fisico, l'eterico e l'astrale. Questi esseri, che in un certo senso si potrebbero chiamare i progenitori dell'uomo, non possedevano ancora l'io, ma svilupparono gli altri tre elementi costitutivi e il loro reciproco rapporto in modo che divennero maturi per accogliere più tardi l'«io». I progenitori dell'uomo dunque, durante la precedente incarnazione planetaria, condussero le loro tre parti costitutive a un determinato stato di maturità. Subentrò allora un periodo di spiritualizzazione, dal quale venne a formarsi poi una nuova condizione planetaria, quella della nostra Terra. Questa conteneva in sé, come germi, quei progenitori dell'uomo in tal modo maturatisi. Per il fatto che l'intero pianeta aveva attraversato un periodo di spiritualizzazione ed era ricomparso in una nuova forma, esso offerse ai germi che conteneva, costituiti di corpo risico, corpo vitale e corpo astrale, non soltanto l'occasione di evolvere nuovamente fino all'altezza che prima avevano raggiunto, ma anche la possibilità, dopo aver raggiunto quell'altezza, di trascendere se stessi e di accogliere l'«io». L'evoluzione terrestre consta dunque di due parti: in un primo periodo la Terra stessa ci si presenta come la reincarnazione di uno stato planetario anteriore. Questa ripetizione segna però un progresso sulla precedente incarnazione, dovuto alla spiritualizzazione verificatasi nel frattempo. La Terra contiene dunque in sé i germi del progenitori umani del pianeta precedente, germi che si evolvono inizialmente fino al livello al quale si trovavano prima. Il loro arrivo a questo punto segna il termine del primo periodo; ma la Terra, per virtù del proprio grado superiore di evoluzione, può condurre i germi a maggior perfezionamento, può renderli cioè capaci di accogliere l'«io». Il secondo periodo dell'evoluzione terrestre è quello dello sviluppo dell'io nel corpo fisico, nel corpo vitale e nel corpo astrale.


I1 mondo senza lo spirito è per l'uomo come un libro scritto in una lingua che egli non può leggere, sa però che contiene qualcosa di decisivo per la vita. La scienza dello spirito tende all'arte del leggere, e pensa d'esser necessaria perché sente il richiamo dalla vita stessa in cui l'umanità è entrata, grazie alle forze evolutive del presente.

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