Non solo assaporare le sensazioni...

Chi vuol soltanto assaporare sempre le sensazioni che si succedono, attutisce la propria capacità conoscitiva. Chi invece, dopo aver goduto, lascia che il godimento gli riveli qualcosa, coltiva ed educa la propria capacità conoscitiva. Egli deve però abituarsi a non dare soltanto ascolto all'eco del godimento, ma, rinunziando a gioirne ulteriormente, deve elaborare il goduto per mezzo dell'attività interiore. Qui lo scoglio è assai grande e pericoloso. Invece di lavorare in se stessi, si può facilmente cadere nel contrario e voler soltanto assaporare ulteriormente e completamente il piacere. Non si sottovaluti il fatto che al discepolo si schiudono qui sorgenti incalcolabili di errore. Egli deve attraversare una schiera di tentatori della sua anima. Tutti vogliono indurire il suo «io», chiuderlo in se stesso. Egli deve invece aprirlo per il mondo. Egli deve cercare il godimento, perché i1 mondo esteriore gli si avvicina soltanto per mezzo di esso. Se si rende insensibile al godimento, diventa come una pianta che non sia più capace di attirare dall'ambiente circostante alcuna sostanza nutritiva. Se invece si arresta al godimento, si chiude in se stesso. Avrà valore soltanto per sé, non per il mondo. Per quanto egli possa allora vivere in sé, per quanto possa coltivare il proprio «io», il mondo lo espelle. Per il mondo egli è morto. L'occultista considera il godimento soltanto come un mezzo di nobilitarsi per il mondo. I1 godimento e per lui un messaggero che gli fornisce informazioni sul mondo; ma l'insegnamento ricavato dal godimento gli serve per progredire nel lavoro. Egli non impara per accumulare tesori di sapienza, ma per mettere ciò che ha imparato al servizio del mondo.

In ogni scienza occulta vi è una massima fondamentale che non è permesso trasgredire, se si vuol raggiungere un risultato. Ogni disciplina occulta deve imprimerla nel discepolo. La massima dice: «Ogni conoscenza che tu cerchi al solo fine di arricchire il tuo sapere, di accumulare tesori, ti fa deviare dalla tua strada; ogni conoscenza che tu cerchi invece per maturarti sulla via della nobilitazione dell'uomo e dell'evoluzione del mondo, ti porta avanti di un passo». (Questa legge esige inflessibilmente di essere osservata. Né si può essere discepolo dell'occultismo prima di averla adottata come norma di vita. Si può riassumere brevemente questa verità della disciplina occulta: «Ogni idea che non diventa per te un ideale, uccide una forza della tua anima; ogni idea invece che diventa un ideale, crea in te forze vitali».

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