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L'Accordo di Cavour (1561)
L'aquila sabauda
Capitulationi et articoli ultimamente accordati tra l'Illustrissimo Signor
Monsignore di Racconigi da parte di Sua Altezza et quelli delle valli di
Piemonte chiamati valdesi.
Che si spediranno lettere patenti di Sua Altezza, per le quali sarà
manifesto che fa remissione et perdona a quelli delle Valli... et a tutti
quelli che a loro paiono haver dato aiuto degl'errori nei quali potrebbero
essere incorsi, sì per aver pigliate l'armi contra Sua Altezza
come contra li Signori e Gentilhuomini particolari, li quali governano, et tiene
in sua protettione.
Che sarà permesso a quelli d'Angrogna, Bobio, Villaro, Valguichart,
Rora, membra della Valle di Lucerna, et a quelli di Rodoret, Marcille,
Maneglian et Salsà, membra della Valle di S.Martino, di poter fare
congregationi, far predicare et altri ministerii della loro Religione nelli
luoghi ordinari. Al Tagliaret e Bonet, sarà permesso predicare, purchè non si entri per far questo nel restante dei confini della Torre.
Che non sarà lecito alle sopradette membra delle Valli di Lucerna e di
S.Martino, venire nel restante de confini di quelle, né nel resto del
Dominio di Sua Altezza, né passare li termini per far prediche,
congregationi, o dispute havendo solamente libertà di ciò fare
nelli loro confini; et caso che fussero interrogati della loro fede, potranno
rispondere senza incorrere in pena alcuna, reale o personale.
Sarà permesso di fare il simile a quelli della Parrochia di Perosa, li quali
al presente son fugitivi per causa della detta religione...[nella località
detta Podio]
Sarà permesso a quelli della Parrocchia di Pinacchia della Valle di
Perosa, et a quelli che al presente sono fugitivi per causa della detta religione,
et solevano fare andare alle Prediche, Congreghe et altri ministerii di quella
Religione, di far il medesimo nel luogo chiamato il Grandobion.
Sarà permesso a quelli della Parochia di S.Germano della valle di Perusa
et a quelli della Roccapiata... d'haver un ministro [rispettivamente
ai Dormigliosi e ai Godini]
Sarà permesso a tutti quelli delle città e ville delle dette Valli,
li quali al presente sono fugitivi e perseverano nella detta religione, non ostante
qualsivoglia promessa o abiuratione... di andarsene et ritornare nelle loro case
con le sue famiglie... andando et venendo alle prediche, congregationi, che per
loro Ministri si faranno nelli luoghi sopra deputati, purché osservino
tutto ciò che è detto sopra. Et perché molti delle dette
città et ville habitano fuori delli termini assegnati alle Prediche,
havendo bisogno di essere visitati o d'altre cose conforme alla detta loro
Religione, sarà permesso a loro Ministri li quali habitaranno dentri
a li termini, senza preiudicio loro visitarli et aggiutarli con li ministerii
che li saranno necessarii, purché non faccino prediche, né
congregationi suspette.
Saranno li sopradetti della detta Valle provisti di buona giustizia onde
conosceranno di essere sotto la protetione di Sua Altezza, come tutti
gli altri sudditi.
... se da qui a qualche tempo Sua Altezza vuole fare un forte nel luogo
di Villaro, il detto luogo non sarà costretto far le spese...
Sarà lecito alli sopradetti prima di licenziare li Ministri che
piacerà a Sua Altezza, che siano licenziati, di ricercarne e farne
venire delli altri, in luogo di quelli...
Finalmente a tutti li sopradetti delle Valli et a quelli di Meane, Roccapiatta
et S.Bartolomeo, di qualsivoglia grado et qualità che siano, purché
non siano Ministri, sarà lecito et permesso di poter conversare et
habitare in comune conversatione con gl'altri sudditi di Sua Altezza; et
potranno habitare, andare et tornare per tutti li luoghi et paesi di Sua
Altezza, vendere et comprare, trafigare in tutte le sorti di Mercantie et
in tutti li luoghi et paesi di Sua Altezza come di sopra, purché non
predichino, né faciano Congregationi, né dispute; et quelli
li quali sono tra li termini non habitino fuori di quelli, et quelli
che sono nelle Città et Ville delle giá dette Valli non habitino
fuori di quelle né fuori dei loro confini. Et che ciò facendo
non saranno molestati in niuna maniera, né saranno fastiditi realmente,
né personalmente; anzi habiteranno sotto la protetione di Sua Altezza.
Et per assicuratione di tutte le cose sopradette Giorgio Monastero, Sindico di
Angrogna et ambasciatore di quelle Valli; Costanzo di Alestini altrimenti Rimbaldo,
Sindico d'Avillaro; Pirone Ardimio, mandato della comunità di Bobio;
Michele Raimondetto, mandato dalla Communità di Tagliaret della Rucia di
Bonet confini della Torre; Giovanni Malanotte, mandato da particolari di
S.Giovanni; Pietro Pascale, mandato dalla Communità della Valle
di S.Martino; Tomaso Romano di S.Germano, mandato dalla Communità del
detto luogo et da tutta la Valle di Perusa, promettono per loro et le loro
Communità, mentre che il contenuto delle Capitulationi sopradette sarà
inviolabilmente osservato, et in caso d'inosservanza, si sommettono a tali pene
che piacerà a Sua Altezza, promettendo similmente far approvare et
confirmare la detta promessa per li capi delle case delle dette Communità.
L'Illustre Signore Monsignor di Racconigi promette che Sua Altezza ratificherà
et approvarà le suddette capitulationi a li sopradetti, in generale
et particolare; a intercessione della Serenissima Madama la Principessa, et
della sua gratia speciale. Et in fede di ciò il sopradetto Monsignor
di Racconigi ha confirmato le sopradette Capitulationi di sua mano propria,
et si sono sottoscritti li Ministri a nome di tutte le loro Communità.
A Cavore il quinto di Giugno 1561.
Filippo di Savoia
Francesco Valla Ministro di Villaro
Claudio Bergio Ministro di Tagliaret
Giorgio Monasterio
Michele Raimondetto
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