Disegno di Paolo Paschetto
|
Giosuè Janavel (Gianavello in italiano) era un semplice contadino di
Rorà, nella Val Pellice.
Quando nel 1655 il Duca di Savoia attaccò i Valdesi
per annientarli, Janavel organizzò la
resistenza
e riuscì
a respingere gli invasori.
Per il suo coraggio e valore venne soprannominato Il Leone di Rorà e
Il Capitano delle Valli.
Per costringerlo ad arrendersi rapirono sua moglie e le sue figlie, minacciando
di bruciarle vive, e il Duca mise addirittura una taglia di 300 ducati
sulla sua testa, ma non riuscì mai a catturarlo.
Quando la guerra contro i Valdesi finì, Janavel fu costretto ad
andare in esilio in Svizzera, a Ginevra. Ormai vecchio, non potè
partecipare al Glorioso Rimpatrio, ma scrisse delle
Istruzioni
che furono essenziali per la buona riuscita dell'impresa.
La sua abitazione e luogo di rifugio, la Gianavella,
è ora di proprietà della Chiesa Valdese.
|