Latino propedeutico - Sintassi latina Modulo C: Lezione 8
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In margine al Flocchini: prima di tradurre, guardate AL CONTESTO (FL4.117)
Nello specchietto evidenziato in blu (FL4.117) c'è un avvertimento su cui ci siamo soffermati in classe la settimana scorsa e che conviene ricordare qui, perché vale non solo per le proposizioni introdotte dal cum + congiuntivo, ma anche per quelle relative improprie di cui ci occuperemo Deo volente questa settimana, e cioè: il valore (significato, quindi la traduzione italiana) del cum e rispettivamente dei pronomi relativi nelle relative improprie viene evidenziato dal contesto. Prima di tradurre, bisogna quindi capire il contesto.
Nell'esempio del vostro specchietto blu (FL4.117) il contesto effettivamente non basta per capire se Cicerone aveva abbandonato Roma perché Cesare aveva occupato Rimini, o se si trattava di una semplice coincidenza. Ecco l'esempio:
Cum Caesar amentia quadam raperetur...et Ariminum occupavisset, urbem reliquimus
Ma qui parte del testo ciceroniano (ad fam 16.12) è stato eliminato e sostituito da tre puntini di sospensione. Ecco ciò che Cicerone scrive a Tirone:
Itaque cum Caesar amentia quadam raperetur et oblitus nominis atque honorum suorum Ariminum, Pisaurum, Anconam, Arretium occupavisset, urbem reliquimus, quam sapienter aut quam fortiter nihil attinet disputari.
Apprendiamo così che Cesare non si era limitato ad occupare Rimini, ma aveva anche occupato Pesaro, Ancona ed Arezzo; ed a questo punto non occorreva essere profeti per rendersi conto che Cesare puntava su Roma. Quindi le mosse di Cesare erano probabilmente la causa di quella di Cicerone, ed il cum è causale.
Quanto detto fin qui per l'importanza del contesto vale anche per il cum avversativo (FL4.118), che introduce una proposizione che esprime un concetto opposto a quello espresso dalla proposizione principale e si traduce con mentre, invece, al contrario.
Proposizioni concessive (FL4.119-122)
Da ricordare:
* in italiano le proposizioni concessive sono introdotte da sebbene, quantunque, benché, per quanto; ed anche dal costrutto pur + gerundio (pur volendolo, non ci riusciva, ahimé).
** in latino le proposizioni concessive sono introdotte da varie congiunzioni, ma ATTENZIONE: alcune di queste richiedono l'indicativo, altre il congiuntivo. Ecco una sintesi:
- Quamquam, etsi, tametsi vogliono l'indicativo (e se trovate l'indicativo sapete anche che la concessione è un dato di fatto, vera e reale; cosa che terrete presente nella traduzione)
- Quamvis e licet hanno sempre il congiuntivo
- etiamsi si traduce con "anche se" ["etiam si"] e di solito si trova con il congiuntivo, ma non è una regola assoluta
- ut fra i suoi molteplici significati ha anche quello di 'sebbene'; in questo caso richiede il congiuntivo e la negazione è ut non
- infine, da non dimenticare che la congiunzione tuttofare cum puö anche introdurre una proposizione concessiva, nel qual caso si traduce con 'sebbene' o simili e richiede il congiuntivo.
Les enfants terribles della sintassi latina: le proposizioni relative (FL4.136-141)
Con le proposizioni relative, come coi bambini, bisogna tener gli occhi aperti. Le proposizioni elative - quelle, cioè, introdotte dai pronomi relativi qui, quae, quod - possono creare sorprese. E ciò perché:
(a) talvolta quello che sembra un pronome relativo è in realtà un nesso relativo, con diverse sfumature di significato. Esempi:
- quod = et id
- quibus = et his
- quae = et illae
- quem = sed eum
- quo = sed eo
In questi casi ed in altri analoghi nel pronome relativo si annida un et o un sed che converrà stanare e rendere nella traduzione italiana.
(b) talvolta - questo è il caso più frequente ed anche quello più sofisticato - il pronome relativo introduce quella che sintatticamente è una proposizione relativa, ma concettualmente ha valore diverso ed, analogamente al + congiuntivo, può aver significato causale, finale, concessivo, consecutivo. Quando ciò accade, le proposizioni relative si chiamano improprie
(c) infine - da non trascurare - vi sono diverse espressioni, e trovate una lista sostanziosa a FL4.137, specchietto evidenziato in grigio - di tipo idiomatico, in cui cioè il pronome relativo si traduce in modi particolari. Queste espressioni vanno studiate pazientemente una per una come elementi da aggiungere al vostro vocabolario.
Da preparare per la Lezione 9: Nepos FL4.124 e FL4.131