L'entroterra non è più contro il
Comune di Roma Marittima!

Interpellate oltre 400 persone nel sondaggio condotto dalla nostra rivista.
I favorevoli in lieve vantaggio.
di Luca Leonardi

Uomo, dai 31 ai 40 anni, ugualmente distribuito tra l'Axapalocco e Acilia: è l'identikit del perfetto autonomista, colui che al prossimo referendum di ottobre 1999 sarebbe favorevole all'istituzione del Comune di Roma Marittima.
A dieci anni dalla precedente consultazione, nella quale furono gli abitanti dell'hinterland della XIII a decidere contro il distacco da Roma, i risultati del sondaggio condotto dalla nostra rivista nei quartieri di Axa, Acilia e Casalpalocco lasciano ben sperare i promotori dei Comitati per l'autonomia e forniscono interessanti spunti di riflessione.
407 le persone interpellate sulla base di un semplice quesito: "Nell'ottobre 1999 ci sarà il referendum consultivo per l'istituzione  del Comune autonomo di Roma Marittima, corrispondente all'attuale XIII Circoscrizione.
Se doveste votare domani, come votereste?" Quattro le possibili risposte: favorevole, contrario, non andrei a votare, non so/indeciso.
Ebbene: i favorevoli sono risultati 146 (35.9%), i contrari 134 (32.9%), 89 gli indecisi (21.9%) mentre 38 non andrebbero a votare (9.3%).

L'inversione di tendenza manifestata dal responso degli intervistati rispetto ai risultati del referendum del 1989 (in cui la percentuale dei favorevoli oscillò tra il 13% di Acilia e il 21% dell'Axapalocco) può sorprendere se non si considera che:
1) i vari Comitati per l'autonomia, che sono sorti inizialmente ad Ostia per poi espandersi nell'entroterra lidense, hanno svolto un'intensa attività di spiegazione dei vantaggi che il costituendo Comune porterebbe con sè;
2) negli ultimi anni la proliferazione di te-state locali "porta a porta" ha determinato, soprattutto negli abitanti dell'Axapalocco ma anche di Acilia, un'accresciuta consape-volezza delle problematiche
3) proprio verso queste testate si è rivolta l'esigenza di comunicazione dei vari Comitati, ben consapevoli del loro forte radicamento nel territorio, del seguito e della credibilità che hanno saputo conquistare nei lettori e delle oggettive difficoltà che i quotidiani incontrano nell'approfondimento di notizie che, a livello locale, vadano oltre la cronaca spicciola; 
4) il peggioramento della qualità della vita dell'entroterra, direttamente proporzionale alla urbanizzazione selvaggia a cui è stato sottoposto negli ultimi anni, ha creato uno stato di malessere per il quale è  diminuita la tendenza a non cambiare lo status quo, divenuto ormai molto meno "appetibile" rispetto a dieci anni fa.
5) last but not the least, si è avuta, forse per la prima volta nella storia della politica circoscrizionale, una convergenza d'intenti delle rappresentanze politiche locali verso una autonomia reale e non di facciata, da anni ventilata e mai attuata, che si è tradotta in atti politici (quali la bocciatura, da parte dell'intero parlamentino lidense, del bilancio circoscrizionale predisposto dal Comune di Roma) di importanza simbolica determinante nel creare quel collante che ha unito e rafforzato le diverse anime autonomistiche presenti in Tredicesima.
Ma il difficile deve ancora venire.
Con l'avvicinarsi della scadenza elettorale, il lavoro di sensibilizzazione fin qui fatto dovrà essere consolidato perché la gente venga effettivamente persuasa ad andare a votare, illustrando con dati e ragionamenti un po' più motivati rispetto a quelli che attualmente ricalcano fiduciose dichiarazioni d'intenti e speranze riposte, gli effettivi ed oggettivi vantaggi di Roma Marittima, ricorrendo ad esempi concreti e a cifre sulle quali non sia possibile controbattere ricorrendo alla demagogia e alla ancestrale paura di un distacco dalla Capitale che non ha motivo di esistere.
Durante il sondaggio ho avuto l'occasione di porgere la domanda ad un conoscente, residente all'Axa: "Proprio a me, vai a fare una domanda del genere" è stato il senso della risposta.
Era il presidente del Comitato del No, che tanto brigò per convincere i meno informati a votare contro l'autonomia!
Non credo che, trascorsa l'estate, resterà con le mani in mano: lo spettacolo deve ancora cominciare...

Il decentramento
Somm. Lug. '99 - N° 32


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