Comitato di Quartiere AXA

I fatti parlano da sé
di Margherita Rossetti


Non servono infatti parole, credo che nessuno dell'AXA e anche della Madonnetta possa sentirsi rappresentato dal Comitato XIII Est.
L'appassionato apologo su Casalpalocco apparso su ZEUS di luglio a firma G.Montinari, ha lasciato chiaramente intendere che è quello il "quartiere principe" da difendere anche a costo di sacrificare ogni forma di vivibilità sia all'Axa che alla Madonnetta, cosa che è già accaduta e continuerà a peggiorare senza la costruzione di nuove strade parallele a Via di Acilia e a Via di Macchia Saponara, per collegare la Cristoforo Colombo con l'Ostiense.
Eppure dell'urgenza di realizzare la Via di Canale Palocco non ne ha parlato il "comitatucolo condominiale" Axa, ma l'Arch. Violo del Comune di Roma.
Questi infatti, nella stesura degli artt.11,L.493/93 - indicava come fattore di degrado l'incompletezza della rete stradale e come obiettivo prioritario del Programma di recupero urbano quello di alleggerire i flussi di traffico sulle direttrici trasversali con la realizzazione di questo asse parallelo, che dovrà contribuire a smaltire il traffico che in questi anni, grazie all'indifferenza degli amministratori e alla cementificazione selvaggia del territorio, ha reso impercorribile Via di Acilia e invivibile Via di Macchia Saponara e molte altre strade limitrofe.
Dal 1993 ad oggi infrastrutture viarie non se ne sono realizzate, ma si seguitano a rilasciare permessi di costruzione: sono previste 2500 stanze a Stagni di Ostia, 760 stanze ad Acilia Saline, 15.000 metri cubi dovrebbero essere realizzati ancora su Via di Macchia Saponara, centinaia di alloggi stanno per essere consegnati su Via Purificato e davanti alla Chiesa di San Carlo da Sezze (senza che siano agibili almeno le due strade di collegamento con Via di Acilia) e saranno ultimati gli 800 appartamenti che compongono quello che il dr. Leonardi chiama, a ragione, il "Corvialetto" di Malafede: dove pensano i responsabili del XIII Est che passeranno i nuovi abitanti di quelle abitazioni, oltre ai circa 30.000 abitanti previsti per l'Infernetto, che porteranno a breve il numero dei residenti del nostro entroterra ben oltre i 200.000 abitanti?
Comunque per spiegare l'acredine di quello scritto e i toni da romanzo fin de siecle devo chiarire alcune cose: mi chiamo Margherita Rossetti e sono lieta di collaborare con il Comitato di Quartiere AXA, in pieno accordo e rispetto con il Consorzio Axa.
Sono grata agli amici che hanno permesso di inserirmi in una struttura già formata senza squilli di trombe e rulli di tamburi e per la quale avevano già raccolto senza strepiti e solo nell'AXA circa 400 firme a cui, sempre senza clamori, se ne sono poi aggiunte altre.
Con Roberto Sassi, Claudia Piconi e gli altri ci siamo sentiti in sintonia perché non temevamo la perdita di valore degli immobili, ma rivendicavamo, in virtù dell'art.3 dello Statuto dell'Axa conseguente alla convenzione con il Comune di Roma, il diritto ad avere garantita la residenzialità del quartiere, vista come controllo della qualità dell'aria, dell'inquinamento acustico e dell'elettrosmog.
Prima, per un breve periodo, fino alla riunione del 27 gennaio 1999, ho partecipato ad alcuni incontri con il Comitato promotore per la costituzione di un C.d.Q. unitario per i 4 quartieri. Fu proprio in quella riunione che compresi che non mi era possibile proseguire il cammino comune.
Non condividevo la posizione preminente che una bozza di statuto assegnava a Casalpalocco, ritenevo che la richiesta presentata in circoscrizione a firma del Costituendo Comitato, all'insaputa dei rappresentanti dell'Axa e nonostante un parere scritto contrario presentato nel 1997 dal Presidente del Consorzio Axa Franco Di Pietro, e volta ad ottenere il senso unico da Via Pindaro fino a Via dei Pescatori, abbandonasse in un caos ancora peggiore tutta la zona fino a Via di Macchia Palocco, ed inoltre non condividevo la richiesta presentata per la realizzazione della strada parallela a Via Stesicoro.
Intendiamoci, in una realtà carente nella viabilità come la nostra, ogni strada può servire, ma sostenere che la parallela di Via Stesicoro avrebbe collegato la Colombo con i nuovi insediamenti urbani mi è sembrato una presa in giro, perché questo può farlo solo ed unicamente la realizzazione della strada del Canale Palocco.
Questo modo di agire mi aveva fatto pensare che se, tra problemi così compositi, viene a mancare il rapporto di fiducia e c'è una parte che sembra voler prevaricare le altre, per me, che sono una signora di mezza età, non ho fatto il militare, non sono molto disciplinata, non ragiono in "politichese" e non ho interessi né per la gestione del Consorzio né verso scranni più alti, il bianco è bianco e il nero è nero, non so dire signorsì se penso signornò, quindi non può esserci una forma di collaborazione.
Devo ammettere che il sig. Montinari ammise l'errore, anche se a suo dire "veniale" e promise di fare una rettifica, che onestamente non so se sia stata presentata.
L'affermazione quindi che non ci siano state note inviate prima della costituzione del Roma XIII est non è esatta: io ne ho copie addirittura datate 3 marzo 1998, e questo in piena legittimità in quanto il comma 8 dello Statuto del costituendo comitato prevedeva questa possibilità. Anche l'accusa di voler danneggiare Casalpalocco a vantaggio dell'Axa è un'enorme sciocchezza.
Noi chiediamo altre strade di collegamento trasversale (non la chiusura di quelle esistenti) e la ripartizione del traffico tra tutte le strade.
E di questo ne sono convinte consiglieri di varia estrazione politica ma di indubbia onestà morale e intellettuale come Testa, Barretta, Zaccai, Lorenzin, che si stanno battendo da tempo sia per la realizzazione della strada sul Canale Palocco che per quella della stazione di Acilia Sud. Massimo Di Somma, Presidente della XIII circoscrizione, durante uno dei numerosi colloqui che ho avuto con lui, concordò addirittura con Carlo Barretta sulla necessità di non poter più rinviare la realizzazione di tale strada e di cercare di ottenerla con i fondi dell'assestamento di bilancio di giugno '99.
La signora Matteucci, presente alla riunione, sostenne che non c'erano fondi disponibili.
Allora forse, fino a che non si troveranno i fondi, sarebbe opportuno bloccare le costruzioni, anche se questo potrebbe comportare un ritardo nella fornitura dei servizi ad alcune zone spontanee: i gravi di-sagi per la mancanza di infrastrutture viarie non possiamo pagarli solo noi. Quanto all'esistenza della lettera, la consigliera Barsanti ne ha parlato a chiare note alla presenza dell'editore di ZEUS, dr. Luca Leonardi.
Quanto all'impossibilità di fruizione delle strade di Casalpalocco, oltre che ad apparire chiara e lampante sempre dalle lettura dell'articolo in questione, è sotto gli occhi di tutti: Palocco è infatti una specie di cittadella fortificata, le "strade" della Madonnetta che escono su Via dei Pescatori non hanno possibilità alcuna di attraversamento veicolare per poter raggiungere Viale Gorgia di Leontini o Via Prassilla o Viale Alessandro Magno: quindi le strade, manutenute all'80% dal Comune (a differenza delle strade dell'AXA, interamente private ma aperte al pubblico transito) sono inagibili per gran parte della popolazione.
A questo si aggiunge la volontà di pretendere di non far costruire un'opera essenziale e indispensabile per l'intero entroterra e la cui mancata realizzazione danneggia fortemente tutti, per timore di veder passare un po' di macchine: scusate, ma gli abitanti di Palocco dove passano, forse volano, non escono mai, non fanno la spesa, non vanno all'aeroporto, non andranno alla città del cinema?
Quanto alla controversa stazione della metro di Acilia Sud, altra opera irrinunciabile per la gente che lavora e deve fare anche 30/40 minuti di fila per percorrere 2 km su via di Macchia Saponara in direzione della fermata della metro di Largo Bertolla e perdere altro tempo prezioso nella vana ricerca di un parcheggio, un esponente del comitato XIII est, in una trasmissione a GBR del 24.05.99, ha detto che forse non servirebbe fare la stazione di Acilia sud, "si potrebbe potenziare la stazione di Castel Fusano e quindi al mattino andare dai nostri quartieri fino a quella fermata e altrettanto al ritorno"........ se questo si chiama essere a favore!!
Nella stessa trasmissione un altro componente parlava della richiesta di trasferimento delle linee Atac, di cui esiste anche una precedente richiesta. Comunque sia la cassetta registrata della trasmissione televisiva che la copia del verbale e delle altre note sono a disposizione presso la redazione di Zeus; la documentazione giacente in circoscrizione si può richiedere ai sensi della L.241.
Il nostro "pseudocomitato" si aspetta adesso che il comitato XIII Est si impegni nell'interesse dei cittadini di Axa e Madonnetta che asserisce di voler tutelare e che attui una politica per ridurre l'inquinamento su Via di Macchia Saponara, e affinché non vengano più calpestati i nostri sacrosanti diritti di vicini volti a cercare di ridurre l'inquinamento acustico e ambientale e anche il nostro diritto ad uscire dalle abitazioni senza rischiare la vita.
Noi aspettiamo fiduciosi.

Comitato di Quartiere Axa
Somm. Ago./Sett. '99 - N° 33

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