Contro il degrado e l'illegalità
di Carlo Barretta

In queste ultime giornate di fine estate, il dibattito politico ha focalizzato la sua attenzione su di un problema che molti sembrano scoprire soltanto adesso, ma che i più avveduti reclamano da tempo: il ripristino della legalità.
Per anni una simile richiesta, ovvia in un contesto sociale sano, è stata tacciata ora di razzismo, ora d'autoritarismo e via farneticando.
Il richiedere il rispetto delle regole sociali appariva come una bestemmia, frutto di un perbenismo becero e superato.
Ad essa si contrapponeva quella teoria tipica della nostra cultura politica, che tende a far decantare i problemi, nella speranza che il tempo trovi la giusta soluzione.
Un modo per non prendere posizione e quindi per non scontentare nessuno.
Questo metodo è stato adottato nell'ultimo decennio nei confronti dei nomadi: molti sociologi improvvisati hanno creduto di poter agevolmente risolvere il problema senza tener conto delle diversità culturali e di quali valori, per noi inaccettabili, erano portatori.
Chi aveva la sventura di vederseli posizionare nel proprio, non doveva far altro che accettarli, unitamente alle loro scorrerie, ai furti e alle condizioni igieniche disastrose che ne derivavano, se non voleva passare per razzista.
La situazione, oggi, sembra non dover cambiare, nonostante tutto il bla-bla-bla che si sta facendo sui giornali e tale preoccupazione è stata avvalorata dalla situazione che si è venuta a determinare a San Giorgio di Acilia, in Via Saponara (angolo Via di Macchia Saponara), ove un consistente numero di nomadi-giostrai (che non si capisce quando lavorino se non durante l'estate) ha occupato senza alcuna autorizzazione un pubblico parcheggio con roulotte gigantesche.
Aggiungendo altro degrado a quello dovuto allo sfasciacarrozze e creando seri problemi igienici, vista l'assenza di allaccio in fogna, acqua e luce.
A nulla sono valse le denunce del presidente della Circoscrizione, Massimo Di Somma, né la risoluzione presentata dal sottoscritto e votata a larghissima maggioranza dal Consiglio.
Ancora una volta alle parole non seguono i fatti e sempre più mi convinco che questo nostro Paese dovrebbe essere giustamente rappresentato dalla maschera di Pulcinella, senza offesa per quest'ultimo.

Carlo Barretta - consigliere D.S. in XIII

Maggioranza e opposizione
Somm. Ago./Sett. '99 - N° 33

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