Referendum: confusione... e bugie

di Fabrizio Testa

Non è ancora iniziata la campagna elettorale, eppure alcuni poteri forti hanno già iniziato il così detto "terrorismo dell'informazione".
Inizierò, quindi, questo articolo controbattendo ad una serie di bugie fatte circolare ad arte da chi non vuole il bene del territorio, ma quello esclusivo delle proprie tasche.
Non è vero che l'istituzione di Roma-Marittima porterebbe: l'aumento delle tariffe telefoniche (fonte Ministero delle Poste e Telecomunicazioni), l'aumento del costo del biglietto Roma-Lido (fonte Cotral), l'aumento della pressione tributaria: si avrebbe invece una diminuzione media di circa 300.000 Lire anno/abitante (fonte Regione Lazio).
Ristabilite queste verità vorrei far chiarezza anche su cosa succederà dopo il 24 ottobre. Se vinceranno i no le cose rimarranno esattamente come sono, se invece, come spero, vinceranno i Sì la parola passerà al Consiglio Regionale che dovrà emanare una legge regionale per l'istituzione del nuovo comune, quindi il prefetto convocherà le prime elezioni comunali di Roma Marittima.
Veniamo quindi alle motivazioni che mi hanno spinto a diventare un sostenitore del Sì. In tutte le grandi città d'Europa il rapporto fra il cittadino e il governo della città è molto stretto, basti pensare che a Londra non esiste il "Comune di Londra" ma ogni singolo quartiere (l’equivalente alle nostre circoscrizione) ha il suo governo per meglio rispondere alle esigenze dei cittadini.
Pensate che bello passeggiare ed incontrare al bar il proprio Sindaco e magari criticarlo o elogiarlo per il lavoro svolto.
Oggi il Sindaco come gli assessori li vediamo solo in televisione dove ci raccontano che va tutto bene, che il traffico non esiste.
Se per caso li incontriamo dal vivo sono così pieni di guardie del corpo che parlargli diventa un'impresa pericolosa.
Un governo locale più vicino alla gente significherebbe: un impiego integrale sul territorio dei contributi pagati dai cittadini della XIII circoscrizione (questo significherebbe passare da circa 100 a più di 700 miliardi), un'adeguata rete viaria interna e il potenziamento delle direttrici verso il centro di Roma ed i comuni circostanti (segnaletica, parcheggi, piste ciclabili, isole pedonali, ecc.), fermare la crescita urbanistica per salvaguardare le aree verdi e di interesse storico-archeologico, significherebbe questo e molto altro.
Sicuramente l'inizio sarà duro ma ormai credo che una divisione di Roma in tante entità indipendenti dal punto di vista amministrativo sia improcrastinabile.
Per concludere vorrei fare un "in bocca al lupo" a tutte le persone che lavorano nella scuola. Si apre un nuovo anno scolastico ed i problemi sono aumentati a dismisura: tenete duro, anche se molti non ve lo riconoscono voi avete un compito importantissimo: il futuro di questo paese passa per le vostre mani.

Il decentramento
Somm. Ago./Sett. '99 - N° 33


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