Intervista a:

Teo Mammucari
di Silvia Tocci

Teo Mammucari è uno dei fenomeni comici dell'estate romana '99.
Dopo i riflettori de Le Iene, Teo è tornato per la stagione estiva sui palchi del cabaret, fra i quali quelli dell'Ostiafest e del Teatro di Magellano ad Ostia, con gli spettacoli Teo so' stanco show e Tutto Esaurito, due enormi successi. 

Teo, quali nuovi progetti hai nel cassetto?
Dopo un'estate così vorrei prendermi una vacanza anch'io, andrò un paio di settimane a Formentera, finalmente! Ma dopo il riposo tornerò al lavoro, questa volta in televisione.

Nel futuro sarai ancora una "Iena"?
Sono affezionatissimo a Le Iene, ma devo darvi una notizia in anteprima: non sarò più una Iena, ho rinunciato a quel ruolo per una proposta che mi è sembrata più adatta a me e alla mia carriera.
Sarò conduttore di un nuovo programma su Rai2, che dovrebbe andare in onda a partire dal 20 dicembre, ogni settimana alle 21.15, si chiamerà In alto le mani, in cui avrò al mio fianco in ogni puntata un ospite diverso; il genere comunque sarà satirico e pungente come ne Le Iene.

In cosa consisterà la trasmissione?
L'idea è originale: l'autore, il grande Gabriele Ciurri ha pensato che la mia carriera fosse ormai arrivata e così mi ha consigliato di fare il ladro...di trasmissioni televisive!
Scherzi a parte, (non la trasmissione), il programma si basa proprio sul mio ruolo di ladro: rapino le trasmissioni degli altri, le sequestro d'accordo con gli autori, ma non con i conduttori che si vedranno esclusi, rapinati da me che mi presento nei loro studi televisivi e mi autoannuncio nuovo conduttore della trasmissione, dicendo al pubblico che il solito conduttore per questa puntata è  sostituito da me... e lì iniziano le sorprese che non posso svelarvi.
Dovrebbe essere divertente, anzi deve esserlo! Poi c'è la regia di Roberto Zanichetti, e le sigle di inizio e fine programma sono di un nuovo talento, Giovanni Parrini, cantautore che dovrebbe presentarsi anche al prossimo San remo.

Vuoi raccontare ai lettori di
Zeus gli inizi della tua carriera: come è nato il Teo Mammucari comico?
Senza accorgermene: quando frequentavo il Conservatorio Teatrale, durante gli spettacoli l'insegnante mi affidava parti e argomenti sempre divertenti, perché diceva che intanto riuscivo a far diventare comica anche la Prosa...
Così mi sono ritrovato a prediligere il cabaret rispetto agli altri generi teatrali, e anche il pubblico ha apprezzato il genere. 
Poi l'esperienza televisiva con Simona Ventura e le altre iene...
Stavo ancora dormendo,  quando squilla il telefono, è il regista de Le Iene, che mi fa: "Teo, abbiamo bisogno di un'altra Iena con idee nuove. Tu avrai certamente qualcosa in cantiere!" E io, ancora non del tutto lucido, gli faccio: "Ma certo, stavo giusto pensando ad un progettino simpatico, solo che è meglio parlarne più tardi, ti richiamo!"
Morale, mi sono buttato sotto la doccia gelida e ho iniziato a pensare... Alla fine ho avuto l'illuminazione: durante l'intervista al vip di turno mentre facevo la domanda lo toccavo continuamente, sulla faccia, sulle braccia, sulle spalle, e l'intervistato non capiva, si infastidiva, e non rispondeva più alla domanda talmente era ossessionato dalla Iena! 
Così ho fatto cinque puntate, fino a quando ho inventato un'altra "ienata", ossia durante le interviste, anziché toccare, facevo la domanda e quando l'ospite rispondeva io riformulavo un'altra domanda senza lasciarlo mai rispondere.
Puoi immaginare le reazioni  dell'intervistato!
Poi ho cambiato ancora e ho inventato un altro modo per infastidire i Vip; sempre durante l'intervista facevo domande completamente senza senso, con parole sovrapposte e ripetute.
In questi casi i personaggi paradossalmente rispondevano... e non si sa a cosa!
Era molto divertente. Ma ora guardo al futuro!

LE INTERVISTE
SOMMARIO AGO./SETT. '99 - N° 33
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