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Dal nostro lettore, Franco Anibaldi, riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Sabato 25 settembre, ore 15,30 circa, in Via Fanocle 45 tre individui scavalcano il cancello della mia abitazione e, raggiunta la porta d'ingresso, iniziano i lavori di scardinamento.
La dirimpettaia, fortunatamente per caso alla finestra, osserva tutta la scena: senza farsi prendere dal panico chiama il 112, la Centrale Operativa la mette in contatto con il Comando di Ostia (gli operatori non "ricordano" che esiste da vecchia data una Caserma ad Acilia ed una appena inaugurata a Casalpalocco).
Il Centro di Ostia smista la telefonata alla Caserma di Casalpalocco, la signora urla nella cornetta: "Correte, sono appena entrati dei ladri nell’abitazione!”
Risposta dell'addetto: "Ci dispiace, la macchina è occupata." E aggiunge: "La zona dell’Axa fa parte del territorio di competenza della caserma di Acilia, chiami loro".
La dirimpettaia, sorpresa da tanto pressappochismo, compone freneticamente il numero della Caserma di Acilia, la linea è libera, con gli occhi quasi attaccati al vetro della sua finestra vede uscire indisturbati i tre individui.
Avvilita ed arrabbiata non aspetta neppure la risposta e chiude la comunicazione. Dall'inizio della scena sono trascorsi circa 15 minuti. Poco dopo arriva mio figlio, vede la porta di casa spalancata, sospetta, chiede telefonicamente l'intervento di una pattuglia alla Caserma di Casalpalocco.
L'attesa è lunga, trascorsi 50 minuti richiama il Comando per annullare la legittima richiesta; è deciso ad entrare, sicuramente ormai gli "ospiti" non sono più in casa.
Lascio a chi mi legge le dovute considerazioni. Io ne vorrei fare tante e pesanti, correrei dei rischi, mi astengo.
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