24 OTTOBRE 1999
SPECIALE REFERENDUM

Roma Marittima: conviene?
di Primo Frillici

Alcune sere fa ho ascoltato la seguente domanda di un telespettatore di Acilia rivolta al conduttore di un dibattito televisivo su Roma Marittima "Che ci guadagno io con il Comune Autonomo?
Questa domanda, a mio avviso, più che una richiesta di risposta, è un invito a riflettere su quelle che possono essere le motivazioni presenti in una scelta così importante e radicale, quale quella di costituire un nuovo comune.
Io credo che il primo passo che ogni cittadino chiamato a votare debba compiere consista nell'individuare le ragioni obbiettive (cioè valide per tutti) di una scelta e porre a se stesso ed agli altri un'altra domanda: "Che cosa ci guadagniamo, in termini di vantaggi ad avere una nostra autonoma amministrazione comunale su questo territorio della XIII Circoscrizione?"
A questo quesito è possibile rispondere in questo modo: gli enormi problemi esistenti su questo territorio (che non sono risolvibili con una amministrazione circoscrizionale) sono il segno della difficoltà del Campidoglio a gestire una realtà come la nostra, in grande espansione, dove l'entroterra è destinato, da solo, nell'arco di 10/15 anni, a passare dagli attuali 100.000 abitanti ai 200.000. Una crescita, purtroppo programmata e, pertanto, non più condizionabile.
A fronte quindi, di una crescita esponenziale, che tale è ormai da 30 anni, non corrisponde da parte del Comune di Roma una adeguata capacità di progettazione e di realizzazione di strutture e servizi necessari a soddisfare le esigenze dei cittadini residenti.
Tanto che la viabilità è ormai al collasso, i parcheggi sono praticamente inesistenti. Insufficienti gli asili nido, le scuole in genere e quelle materne in particolare (circa 700 bambini non trovano posto ogni anno nelle strutture esistenti), nonché gli spazi verdi e quelli sociali.
Non viene attuato il risanamento delle zone "0" (ex zone abusive) a favore delle quali la Legge 47/85 destina gli introiti provenienti dalla sanatoria edilizia; non viene promosso alcun intervento a favore dello sviluppo economico e culturale del territorio.
Qual è il motivo?
Il bilancio comunale del Campidoglio destina annualmente a questa Circoscrizione, dove abita un cittadino romano su 13 e che ha un territorio che rappresenta 1/8 dell'intero territorio comunale, meno dell'1,5% delle risorse a disposizione.
Nell'anno in corso la cifra totale stanziata a favore di questa Circoscrizione non supera i 95 miliardi, mentre il comune di Roma Marittima che si vuole costituire, potrebbe disporre di un bilancio annuale superiore ai 500 miliardi.
I 400 e più miliardi di differenza (che sono soldi nostri!) sono assolutamente indispensabili per migliorare la qualità del nostro territorio: risanamento urbanistico, sviluppo, economia, occupazione, servizi.... e un nuovo cimitero, a vantaggio di tutti i cittadini che ci abitano oggi e che ci abiteranno un domani (tra cui i nostri figli e nipoti), magari pagando sicuramente meno tasse di quelle che noi oggi paghiamo, considerato che il Comune di Roma, dopo quello di Firenze, è quello che in Italia impone le tasse più alte ai propri cittadini.
Per concludere: con il Comune autonomo di Roma Marittima i nostri soldi saranno spesi tutti a favore del nostro territorio.
E questa è la nostra comune convenienza!

IL DECENTRAMENTO Sommario Ott. 99 - n° 34

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