Un furbo solo
di Simone Navarra

I ricchi sono animali strani, gli piace mangiare, bere, fare l'amore, ma godono anche nel vedere che quel che loro hanno in abbondanza ha un valore che trascende, che può essere idolatrato, inseguito e festeggiato.
"Il volpone di Ben Jonson" racconta questo mondo, che va a carati e champagne, descrivendo un uomo che si finge morente per vedere intorno a se una schiera di questuanti e aspiranti l'eredità.
E allora le donne metteranno in campo le loro armi, gli uomini butteranno il loro orgoglio fra le spine, le macchine e le navi cambieranno di proprietario.
L'unico a giovarsene di questa trottola sarà il maggiordomo, che autore di una mossa figlia del destino più che del suo ingegno.
Lo spettacolo scorre gradevole, gli attori offrono indistintamente una buona prova, anche se "il Volpone" Piero Beffa, sarà per i capelli bellamente canuti, è leggermente sopra a tutti.
Il gruppo degli imprenditori d'antan che giocano per perdere sembrano un trio comico tanto sono affiatati, la cosa non disturba e anzi si fa volere bene quando nella commedia i toni sono un po' spicci, immediati.
L'adattamento e la regia si sentono, in positivo, anche se forse alcuni accenti si sarebbero dovuti limare, vedi i movimenti troppo esaltati dell'uno anche per una battuta di passaggio o le entrate in scena a volte titubanti dell'altro.
Gradimento personale al "sindaco Francesca" che è puntuta e vezzosa in modo perfetto.
Speriamo solo per il palcoscenico, anche se a moltissimi andrebbe bene così.

Le recenzioni
Somm. Nov. '99 - N° 35


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