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La nona porta č il dolore che arriva insieme con una maledizione, č un thriller d'autore miscelato al filone del cinema profetico e un po' iettatorio.
Tratto dal romanzo di Arturo Perez-Revert Il club Dumas quest'ultimo film del grande Roman Polanski ha l'animo della perfezione, del giusto metodo, ma lo svolgimento della confusione, del complicato che si risolve nel sangue.
Il soggetto parte da un cercatore di libri rari, Johnny Depp, assoldato da un ricchissimo bibliofilo per trovare le ultime copie del manuale d'invocazione satanica Le nove porte del Regno delle Ombre.
L'indagine coinvolgerą, come č nella tradizione, le forze del di qua e del di lą, quelli con una faccia sola e quelli che la cambiano quando diventano cattivi.
Ritorna sugli schermi la bellissima Lena Olin, da apprezzare sotto tutti i punti di vista.
Specie se a capo di una setta segreta. A volte č vero che il meglio ce l'hanno quelli che "ardono fra le fiamme".
Le atmosfere cupe e la musica indovinata completano un prodotto di sicuro effetto, anche se accetta di balbettare e tagliare qualche scena per andare incontro al grande pubblico e non rischiare la censura del "vietato ai minori".
La speranza dei fan di Polanski, e non solo loro, č che con questi 132 minuti di male con la M maiuscola legati alla fine del millennio e tradotti in immagini - adesso che nel 2000 ci siamo gią da un pezzetto - si sia saziata la ricerca delle corna e delle code.
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