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Da Zeus n° 38 - Febbraio 2000
Il momento politico che stiamo vivendo, in vista delle elezioni regionali, come spesso accade nel nostro Paese, assume connotazioni e cadenze schizofreniche.
Assistiamo ad accordi scellerati, tra parti fra loro in antitesi, già a suo tempo miseramente falliti.
A guerre intestine fra alleati, che sembravano uniti da legami solidi e da motivazioni ideologiche forti.
Il tutto in un contesto di marasma generale, ove non si capisce chi sono gli alleati e gli avversari.
Chi guarda dall'esterno, come il normale cittadino, ha la sensazione, e non solo, di essere spettatore di una lotta per il potere, feroce e senza esclusione di colpi.
L'attaccamento alle poltrone, la lotta per la sopravvivenza, la necessità di non perdere i privilegi acquisiti, che ieri era ammantata da motivazioni ideologiche, oggi appare in tutta la sua crudezza.
È necessario vincere!
Il fine, direbbe Machiavelli, giustifica i mezzi. Il cittadino ed i suoi problemi rimangono sullo sfondo, simili agli spettatori di una partita di calcio, che possono urlare il loro sostegno ma non partecipare al gioco.
Eppure, domani, quando tutto sarà finito, saranno loro a subire le decisioni dei partecipanti a questo rodeo senza regole e senza etica.
La politica italiana, a tutti i livelli, si sta imbarbarendo e diventa sempre più "cosa propria" , nell'indifferenza dei molti e nell'impotenza dei pochi idealisti ancora rimasti.
Un simile panorama è certamente sconfortante e ancor di più lo diventa allorquando si estende ai gradini più bassi della politica.
Anche nel nostro piccolo stadio, tanto per usare la similitudine precedente, le partite diventano sempre più accanite, con tanto di colpi bassi e con l'idea da parte di qualcuno, che una volta conquistato il pallone, lo stesso non debba più essere rimesso in gioco, diventando un giocattolo personale col quale trastullarsi e far giocare gli amici.
Forse sarebbe opportuno che qualcuno gli spiegasse non solo le regole del calcio, ma anche, e soprattutto, quelle della demo-crazia.
Carlo Barretta - consigliere D.S. in XIII
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