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Ovvero: quante stupidità e fesserie si possono dire senza superare la modica quantità?
Si potrebbe dare una regola a una miriade di fatti e aspetti che ci rendono la vita fastidiosa e dare un limite a quelle persone colte da super attivismo smodato, scollegato dal contesto e sempre contro qualcosa e qualcuno.
Una premessa come questa è sempre legata ad avvenimenti recenti, persone e fatti reali.
Nel 1982 il Comune di Roma aveva previsto una nuova stazione metropolitana all'altezza del centro commerciale Volpetti, in funzione dell'ipotetico sviluppo industriale di Dragona. Sviluppo fallito miseramente.
Poiché nel frattempo, erano stati realizzati nuovi insediamenti abitativi (Acilia sud, Madonnetta, B8 e Dragoncello), il CdQ di Acilia 2000 si fece promotore, nel 1993, di far cambiare quella destinazione suggerendo di spostarla all'altezza del nuovo deposito del Cotral. Tutti i quartieri furono d'accordo: dall'Infernetto a Dragoncello, dall'Axa a Casalpalocco. Furono raccolte 10.000 firme e consegnata la petizione nelle mani di Rutelli.
Il suggerimento fu accolto. A quella iniziativa sono legati, altresì, quella delle nuova strada che, costeggiando il Canale Palocco, partirà da Casal Palocco per finire davanti al deposito del Cotral e quella del passaggio pedonale tra Dragona ed Acilia sud, divise ora dalla Via del Mare.
I progetti sono in via di definizione. Pensate al bacino di utenza attuale (30.000 persone al giorno) che si accalca giornalmente sull'unica stazione di Acilia. Ostia ha invece una stazione ogni chilometro e l'utenza è pari a quella dell'entroterra. Dunque ci siamo?
No, non ci siamo. Qualcuno sta cercando di rimescolare le carte per far tornare la stazione al vecchio progetto e ubicazione.
Di che si tratta? Opportunismo, fini elettora-listici, localismi e tante altre cose. Probabilmente le stesse persone che spingono per il senso unico di Via dei Pescatori.
Il 26 gennaio denuncio il tentativo di scippo sul Giornale di Ostia nel tentativo di far uscire allo scoperto i promotori. E infatti arrivano di lì a poco al giornale due lettere: un signore che si firma, ma nella lettera non appare il nome, e la signora A. Matteucci (presidente della commissione lavori pubblici della Circoscrizione).
Vengo accusato di tutti gli "ismi" che esistono: particolarismi, localismi, egoismi, di determinare cittadini di serie A e serie B e, infine, che la stazione di Acilia sud è un capriccio di Acilia sud.
Le 10.000 firme dall'Infernetto a Dragona scomparse, sparite.
Quei progetti così qualificanti diventano optionals di cui si può fare a meno.
Esistono realtà nuove, punto.
Ma quale modica quantità! Sono stato investito da un'overdose di ovvietà, supponenza, stizza, demagogia.
I sintomi, nel leggere quelle due lettere (concordate, chiaramente) sono stati di un forte “smottamento”, dei … i francesi, in modo più elegante dicono “gioielli di famiglia”.
La reazione della "coppia” mi ricorda quella testa coronata del ‘700 che, nel mirare con il suo fucile la vittima di turno, si arrabbiava fino all'isterismo se la vittima si muoveva nel tentativo di salvarsi la pelle. La voleva ferma.
Ora, se chiedo a un bambino di nove anni cosa succede in un caso come il "nostro" (progetto definito, soldi stanziati ed arriva qualcuno e dice "Fermi tutti: è meglio così") questi risponderebbe "Ovvio, non si fa né l'una e né l'altra stazione e, se mai ne farà una, la si farà tra dieci anni.” Hai capito il bambino?
Diventerà un buon politico e amministratore.
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