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Cercherò di spiegarmi meglio: al momento di andare in stampa, la Commissione giustizia della Camera ha approvato il "pacchetto sicurezza" che contiene tra l'altro una norma che prevede l'eliminazione dell'arresto per furto e scippo, anche in fragranza di reato.
Farò un esempio per specificare meglio la gravità di questa norma.
Una signora si reca a ritirare la sua sudata pensione, all'uscita un delinquente la scippa della pensione e, non contento, la trascina per alcuni metri, rompendogli magari un braccio.
Colmo della fortuna, una macchina della Polizia è sul posto e arresta il malfattore.
A questo punto dolorante nel fisico e nel morale la signora sporge denuncia ed evade tutti gli obblighi di legge, convinta che il ladro finirà in carcere.
Bene, con sua sorpresa troverà il delinquente fuori dalla porta della caserma che sbeffeggia la Polizia e aspetta la signora per minacciarla ulteriormente.
Io mi chiedo: con quale spirito le forze dell'ordine potranno svolgere le loro funzioni sapendo che tutto il loro lavoro sarà vanificato da una legislazione assurda?
"La sinistra italiana ha sempre guardato con disattenzione e sufficienza, per un lungo periodo storico, ai fenomeni di microcriminalità. Il nostro pregiudizio culturale ci ha sempre fatto considerare il concetto di ordine appannaggio della destra" (Polizia e Democrazia): questo giudizio espresso da Pietro Folena, responsabile giustizia dei DS, ci svela l'assoluta incapacità culturale e storica della sinistra italiana a considerare urgenti queste problematiche e fornire risposte efficaci.
La destra nel nostro paese ha capito che l'inasprimento della pena non è sufficiente e non funziona come deterrente efficace contro i fenomeni criminali.
Bisogna adottare tutte le strategie e le risorse possibili per arginare l'emergenza prima che questa diventi incontrollabile, facendo riferimento a due principi imprescindibili: la certezza del diritto e soprattutto quella della pena.
Dr. Fabrizio Testa - consigliere A.N. in XIII
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