Intervista a:

Zdenek Zeman
di Silvia Tocci

Il personaggio intervistato da Zeus questo mese non avrebbe certo bisogno di presentazione se il nostro fosse un giornale sportivo.
L'ex mister di Lazio e Roma ha occupato pagine di quotidiani sportivi, riempito il cuore di migliaia di appassionati delle due squadre della Capitale, provocato terremoti nel "Palazzo" calcistico per la sua coraggiosa denuncia di pratiche dopanti che niente hanno a che vedere con lo sport.
Fautore di un calcio spettacolare, sempre all'attacco e basato su un duro lavoro atletico e su una attenta applicazione tattica di movimenti che, quando riescono, rendono le sue squadre semplicemente straripanti, l'allenatore boemo ha lasciato il segno nei tifosi di tutte le società che lo hanno avuto alle sue dipendenze per le forti emozioni che ha saputo regalare loro.
Abbiamo incontrato Zdenek Zeman mentre era impegnato a partecipare ad una importante giornata di beneficenza per aiutare i malati di sclerosi multipla che sono ospitati e curati in un centro specializzato dell'Infernetto. Ci ha rilasciato delle dichiarazioni esclusive sulla sua carriera e qualche opinione sull'Axapalocco.

"Quando posso partecipo volentieri ad avvenimenti come questo, perché dobbiamo ricordarci che quelli che per noi sono problemi all'apparenza gravi e insormontabili, sono a volte niente in confronto a quelli di queste persone. Donare un po' di allegria nella loro vita è importante sia per loro che per la ricchezza che ci lascia dentro aver fatto qualcosa per altri meno fortunati di noi.
Infatti non è la prima volta che io e i giocatori della Roma, ma non solo, partecipiamo a queste iniziative, e non sarà ovviamente l'ultima, sono veramente momenti importanti."

Cambiando argomento, quali progetti hai per il tuo futuro professionale?
Mah, sai io ormai mi sono fossilizzato, nel senso che alleno da trent'anni e vorrei continuare ad allenare ancora, se me lo permettono!

E allora ci puoi rivelare per quale squadra vorresti essere la guida? C'è chi ha parlato di un ipotetico interessamento del Milan...
Non è importante chi vorrei allenare, o dove, in Italia o all'estero, quello che conta è che si tratti di una squadra che ha voglia di lavorare duro, che abbia un programma, allenare quindi una squadra che vuole fare bene.
In quel caso io sono a completa disposizione!

Molti giocatori della Roma abitano a Casalpalocco o all'Axa, lei invece dove abita?
Io vivo a Collina Fleming, quindi comunque in una zona residenziale, fuori dal centro.
Credo che sia giusto che i giocatori preferiscano vivere in zone come questa, lontane dal caos della città, anche perché devono risparmiare energie che poi dovranno utilizzare al massimo sul campo.
E poi anche l'ambiente è più salubre e la gente non li disturba troppo, cioè qui è possibile passeggiare senza venire continuamente "assaliti" dai tifosi, che comunque non mancano di certo!

Cosa pensi quindi di questo territorio?
Penso che sia molto bello soprattutto quando arriva la stagione calda, anche per la vicinanza con il mare, e per la possibilità di sfruttare il verde che effettivamente abbonda. Magari l'inverno è un po' più triste come atmosfera, quando piove non c'è molta gente in giro, mentre ce n'è anche troppa per le vie di Roma!

Secondo alcuni, i giocatori più in forma in questo campionato sono quelli con cui hai lavorato di più da un punto di vista tattico e di preparazione atletica…
Mah, la Roma ha sicuramente dei grandi campioni, con ottime qualità, e sta al tecnico riu-scire ad esaltarne le potenzialità.
Comunque questa Roma, se continua ad impegnarsi, potrà raggiungere grandi risultati.

sOMMARIO MAR. '00 - N° 39

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