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Senso unico in via dei Pescatori: tutti nella rete. Molti abitanti della zona costretti nella scomoda posizione di “prigionieri in casa” (Il Tempo). Un “senso unico” ha isolato Casalpalocco (Il Giornale).
Proteste per il senso unico. I Comitati di Quartiere si preparano a scendere in piazza. (Il Giornale di Ostia)
I titoli di alcuni dei quotidiani dello scorso 10 aprile valgono più di mille parole.
La demenzialità di una simile decisione, presa per consentire il passaggio della linea ATAC 016 nel quartiere di Stagni, impone, però, alcune considerazioni.
Da una parte abbiamo una presidente della Commissione LL.PP. della XIII che dichiara candidamente ai microfoni di TeleRadio Ostia che la situazione della viabilità, soprattutto nell’entroterra, è disatrosa. Come se lei stesse lì ad occuparsi di pesca sportiva.
In mezzo abbiamo i residenti di interi quartieri dell’entroterra (vogliamo ricordarli? Acilia, Axa, Casalbernocchi, Casalpalocco, Madonnetta, Nuova Palocco) costretti ad allungare di chilometri (chi più chi meno) il percorso di ritorno da Ostia Levante, contribuendo così ad intasare ancor di più un traffico la cui pianificazione è lasciato a veri e propri incompetenti.
Dall’altra parte dovremmo avere coloro che dal senso unico di Via dei Pescatori dovrebbero trarre vantaggio. Appunto, cui prodest?
Si potrebbe essere portati a pensare: gli abitanti di Stagni. I quali, però, sono fra i più avvelenati da una contorsione di sensi unici che colpisce principalmente loro. Beh, allora gli abitanti di Stagni che non hanno l’auto e potranno usare lo 016.
Sarebbe interessante conoscerne il numero e confrontarlo quindi con la quantità di automobilisti di Stagni, Axa, Casalpalocco, Acilia, etc. etc, che si augurano una pronta rimozione dei responsabili del pasticciaccio.
Ma una più completa valutazione dei pro e dei contro andrebbe fatta tra qualche mese, quando: autobus deserti viaggeranno nel trionfo del traffico circostante di ambulanze, automezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco e automobilisti incolonnati sulla Via del Mare e sulla Colombo; si conteranno i morti di Via dei Pescatori favoriti da una decisione che la rende simile a una pista automobilistica; assisteremo a un aumento del traffico nelle zone circostanti Stagni che, magari ad una prima e affrettata analisi, non riusciremo a spiegarci; avvisteremo trattori sulla Colombo (il titolare di un’azienda agricola deve far percorrere 11 chilometri ai propri mezzi per poter raggiungere i campi da lavorare), etc etc.
Dunque un provvedimento degno del Guinness dei Primati: si è riusciti nella non facile impresa di scontentare tutti.
Complimenti! E appuntamento alla prossima puntata: se a una settimana dalle elezioni regionali la Via dei Pescatori è stata resa a senso unico, c’è da temere per il 2001: con l’avvicinarsi delle elezioni politiche, non è che la renderanno ... pedonale?
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