Gente della notte

di Barbara Liverzani

Nessun titolo mi è sembrato più adatto di quello di una famosa canzone di Jovanotti per parlare dei dj: veri e propri animatori, con la loro musica e la loro energia, della notte.
Si sa poco in realtà di questo mestiere, spesso associato unicamente alle stragi del sabato sera, all'ecstasy e alla condanna senza appello delle discoteche.
Per scoprirne qualcosa di più abbiamo deciso di fare due chiacchiere con tre dj della nostra zona, che ci hanno svelato i lati positivi, le possibilità di guadagno e le soddisfazioni di un mestiere non comune, ma che tanti giovani vorrebbero intraprendere.
Ciò che è emerso, prima di ogni altra cosa, è la grande passione che anima questi ragazzi e che li accomuna a prescindere dalla diversità di esperienze, scelte e storie personali.
Marco De Agostino, attualmente al Trinity College, deve ringraziare soprattutto il padre, che quindici anni fa si è presentato a casa con un mixer e un giradischi, se ha intrapreso questa strada.
È stato, infatti, grazie a quel piccolo impianto amatoriale che Marco ha cominciato a cimentarsi con questo mestiere, iniziando con piccole feste private ed arrivando, dopo circa cinque anni, alla prima importante esperienza in una grande discoteca della Sicilia.
Da qualche anno, tuttavia, Marco ha abbandonato le discoteche e ha scelto di lavorare esclusivamente nei disco-pub, locali che permettono una maggiore libertà nella scelta della musica e la possibilità di variare tra generi musicali diversi.
"Naturalmente - chiarisce - la possibilità di passare da un tipo di musica ad un altro è sempre in funzione della situazione e dalla gente che c'è nel locale.
Una qualità indispensabile per il dj è, senza dubbio, la capacità di interpretare i gusti della clientela e di adattarsi, di volta in volta, alla situazione e alle persone presenti in modo da creare la giusta atmosfera."
È stato, invece, grazie ad un amico che Mauro Minieri ha cominciato ad avvicinarsi alla musica e a questo mestiere.
Diversamente da Marco, Mauro ha puntato decisamente al mondo delle discoteche e grazie alla tenacia e ad un pizzico di fortuna - come lui stesso ammette - è riuscito ad inserirsi abbastanza bene nell'ambiente.
Ha lavorato in moltissime discoteche di Roma e del litorale tra cui il Roses di Fregene, il Ciak, l'Off Shore, lo Chalet e il Kursal di Ostia; inoltre a partire dal '94 ha cominciato a produrre musica dance, collaborando con importanti produttori e dj della capitale.
Attualmente lavora, dal mercoledì alla domenica, al Margò, dove alterna musica black, commerciale e revival, e conduce a Radio Flash Network (89.5) un programma di musica dance commerciale, il venerdì dalle 10 alle 13 e il sabato dalle 14.30 alle 16.30.
Nonostante le cose per lui vadano molto bene, tuttavia non può fare a meno di notare che "da qualche anno c'è stato un calo del lavoro dovuto al fatto che le discoteche non richiamano più tanta gente."
Il guadagno comunque, pur essendo diminuito, non è da buttare via: in media 150.000-200.000 lire a sera.
Ancora più redditizie sono le megafeste nei casali o nei castelli nei dintorni di Roma, per non parlare di quelle occasioni speciali come il Capodanno che Mauro ci rivela essere per i dj "una vera e propria tredicesima".
L'esperienza di Massimiliano Cerrina è un po' diversa dalle precedenti in quanto non fa il dj a tempo pieno, ma alterna questo lavoro con quello di istruttore di nuoto.
Effettivamente è stato, soprattutto, grazie all'amicizia con il proprietario di un locale della zona che Massimiliano ha potuto intraprendere questa professione, iniziata mettendo la musica, per gioco, alle feste private di amici e conoscenti.
Ciò che conta di più per poter fare questo mestiere, a suo parere, sono le conoscenze giuste, l'umiltà, la capacità di comunicare e trattare con i proprietari dei locali, la capacità di interpretare i gusti e le preferenze della gente e naturalmente, come in ogni cosa, un bel po' di fortuna.
Probabilmente è proprio per il concorso di tutti questi fattori insieme che Massimiliano fa il dj, con discreto successo, da ormai nove anni.
Dopo l'esperienza al Drive in Cafè, attualmente lavora al Morrison's e si alterna con Marco De Agostino al Trinity College dove propone una selezione di musica black e commerciale.
Al di là di tutti i discorsi e di tutte le altre considerazioni ciò che piace a "questa gente della notte" del proprio lavoro è, soprattutto, la possibilità di avere un contatto quotidiano con persone diverse e l'opportunità di regalare alcune ore di svago e divertimento puri e senza pensieri.

Spettacoli musicali
Somm. Mag. '00 - N° 41

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