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Delusione e rabbia per un sogno sfumato in una maniera assurda al termine di una partita-corrida fortemente influenzata da fattori esterni che col calcio poco hanno a che vedere. L’Axa Calcio perde 3-1 a Velletri la partita della vita con il Le Roy, che la scavalca in classifica dopo oltre 2 ore e 10 minuti di battaglia, nel senso più letterale del termine.
Finché è stata partita vera (i primi 50’) i nostri undici hanno controllato senza troppi problemi i biancorossi castellani, giungendo al goal al 28’ con un bel colpo di testa di Racaniello e ipotecando così il passaggio in Promozione. Si infortunava inoltre il portiere del Velletri, che non riusciva più a calciare i rinvii e rimaneva in campo per l’assenza in panchina di un portiere di riserva.
Fin qui il sunto della partita di calcio. Al rientro negli spogliatoi per i canonici 15’ di riposo si assiste invece a quasi 40’ di risse, pestaggi, agguati, minacce: all’imbocco del tunnel, un giocatore della panchina del Velletri colpisce il difensore Mercuri, che reagisce.
La rissa che ne segue viene domata a stento da Polizia e Carabinieri, dopodichè i giocatori dell’Axa vengono aggrediti all’ingresso degli spogliatoi: il portiere La Ruffa è colpito da una bottiglia piena d’acqua e fra agguati che seguitano per svariati minuti, l’arbitro sembra deciso a non far riprendere la partita, non sentendosi sicuro. Il tempo passa, interviene un Commissario della FIGC che “convince” l’arbitro a riprendere il gioco, dopo aver espulso tre giocatori del Velletri (tra cui il portiere infortunato che viene sostituito da un attaccante e il panchinaro che ha scatenato la bagarre) e due giocatori dell’Axa (tra cui la punta di riserva D’Ambrosio).
Ma gli effetti dell’aggressione non tardano a manifestarsi. Dopo un quarto d’ora in cui il Velletri si getta all’attacco con la forza della disperazione, l’arbitro assegna un rigore “salvavita” per una scivolata di un attaccante biancorosso: non si può nemmeno parlare di simulazione, visto che nessuno protesta, il giocatore dell’Axa più vicino è a quasi due metri e gli stessi giocatori del Velletri scoppiano a ridere! Un rigore che si vergognerebbero di dare perfino alla Juventus...
L’1-1 sveglia i biancoblu che si gettano in avanti per evitare un eventuale spareggio, consci dell’uomo in più.
Al 28’ del s.t. un lungo rilancio della difesa del Velletri coglie impreparato il portiere La Ruffa che combina il patatrac rinviando con i piedi sul fondoschiena di un attaccante velletrano: non c’è che dire, un vero e proprio colpo di fortuna con la C maiuscola per i castellani, che si ritrovano in vantaggio senza neanche essersene resi conto!
Il terzo goal del Velletri al 44’ è frutto del secondo svarione di La Ruffa, portiere sfortunato quanto stoico: altri, al posto suo, si sarebbero diretti al Pronto Soccorso con un’ora di anticipo (gli verrà riscontrato un trauma cranico con tre giorni di prognosi) mentre il suo gesto d’amore nei confronti del calcio e dell’Axa lo spinge a riprendere posto fra i pali, pur con un bel livido in fronte.
Un encomio merita anche il responsabile Paolo Pasquali.
Riesce incredibilmente a restare calmo e a non farsi espellere quando ce ne sarebbero stati tutti i motivi, per poi sfogarsi civilmente a reclamo respinto: “Siamo delusi perché il risultato finale è dipeso da eventi estranei al campo di gioco. - ci ha dichiarato il patron biancoblu - D’altra parte, se vediamo poi quello che succede sui campi di serie A non posso stupirmi più di tanto... nonostante anch’io, nel mio piccolo, abbia investito i soldi che ha investito Cragnotti per cercare di vincere qualcosa...” Ma, malgrado la cocente delusione, Pasquali preferisce ringraziare più che accusare: “Il mio sentito plauso va ai ragazzi, per l’impegno dimostrato durante tutto l’anno, come anche agli 80 tifosi che ci hanno seguito per questa partita finale e che possono testimoniare quanto è successo in una partita che abbiamo dimostrato sul campo di saper vincere”.
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