Da ZEUS n° 42 - Giugno 2000

Il Corriere di Acilia
a cura di Bianca Maria De Luca

Programma della Festa del Grano e della Musica


a cura dell’Ass.ne culturale D. Laleona - Banda Musicale Città di Acilia
Sabato 1° luglio 2000 ore 17.00
Centro Anziani S. Giorgio di Acilia
Rievocazione della mietitura del grano (sul campo) nell'azienda agricola Corsetti di Dragona; canti, balli e costumi d'epoca, partecipazione di gruppi folkloristici dei paesi dell'Est ed italiani a cura dell'azienda agricola Cerbara di Pomezia.
Domenica 2 luglio 2000
ore 16.30 gare sportive - ore 18.30 intrattenimenti per bambini curati dall'Allegra Compagnia di W. Sabel e P. Gerardi - ore 20.30 gara di ballo con partecipazione dei maghi del liscio



Acilia


Giovedì 6 luglio ore 20.30: saggi di ballo artistico
Venerdì 7 luglio ore 19.00: visita alla mostra fotografica "Ieri, oggi, domani" dalla fine '800 ai nostri giorni. Ricostruzione di Acilia nelle foto d'epoca.
Ore 21.30: l'orchestra spettacolo "Sinfonia di Sergio Tantalo" rallegrerà la serata con canzoni anni ‘50/’60
Sabato 8 luglio ore 16.00: sono invitati i massimi vertici amministrativi comunali di Pomezia e della XIII Circoscrizione.
Sfilata storica rinascimentale con cavalli, cavalieri, sbandieratori, trombe egiziane e tamburi, in costumi cinquecenteschi.
Itinerario della sfilata: Casal Bernocchi, Ponte Ladrone, Via F. Landi, Via G. Fagnano, Piazza S. Leonardo da P. Maurizio, Via di Acilia, Piazza dei Sicani a seguire il palio degli anelli, con assegnazione del premio al vincitore.
Ore 21.00: l'orchestra romagnola "Musicanoa" e il mago della fisarmonica Daniele allieteranno la serata.
Domenica 9 luglio: Mostra storica (macchine agricole 800/900) curata dall'Istituto Agrario di Roma. Sfilata della banda musicale per le vie di Acilia.
Ore 16.00: sfilata storica allegorica di carri con grano e distribuzione di spighe per le vie principali del centro di Acilia.
Ore 19.00: III edizione della rievocazione storica della trebbiatura del grano con trebbiatrice e trattore d'epoca curata dall'azienda agricola Cerbara; merenda tradizionale offerta dal "Fattore" e, a conclusione della manifestazione, musica con Fabio Colatarci, campione del mondo di organetto.


Un po’ di storia...

Religione, storia, sociale, politica: le istituzioni cavalleresche a difesa della Chiesa, degli inermi, si identificarono nel tempo come organi militari a carattere morale e civile e mantennero inalterati nel tempo i principi ideali sui quali furono fondati gli ordini cavallereschi.
I Templari del Santo Sepolcro, i Cavalieri di Malta, di Santo Stefano sono solo alcuni ordini che hanno preso vigore e forza dall'età medioevale ai giorni nostri. La validità dei valori spirituali, sociali ed istituzionali quali il senso dell'onore, del bene comune, della fedeltà agli alti ideali hanno ispirato la condizione dello sviluppo "cavalleresco".
C'è necessità di riappropriarsi di nuovi significati della storia, rinnovando l'attenzione verso tradizioni che offrono ancora oggi elementi imprescindibili di identità culturale nazionale che dovrebbe essere riscoperta.
Molto è cambiato rispetto al mondo antico e al medioevo cattolico e feudale, ma il riconoscimento "cavalleresco" unisce ancora la dedizione verso le istituzioni e integra la cultura, la produttività, la scienza della società civile, saldandole in una comune tradizione; un percorso articolato culturale, una realtà dove la decadenza delle democrazie e il declino del senso civico fanno si che le trasformazioni tecnologiche modifichino sensibilmente questi "ideali".
Mentre non possiamo non citare che proprio nell'entroterra una nostra chiesa richiama a S. Giorgio e il dragone, un ordine ca-valleresco difensore dell'Immacolata Concezione che reca l'effigie del santo nell'atto di uccidere il drago:scopo di questo ordine è il difendere la religione cattolica ed esercitare la carità nei confronti dei più deboli.
La cavalleria e i feudi medievali nell'immaginario comune, nonostante i mutamenti culturali, hanno il loro tratto essenziale nella conservazione delle antiche tradizioni: siamo soliti ricordarle in figurine e soldatini; mentre fiorenti mercati di oggettistica e militaria racchiudono egregiamente questa caratteristica e il mondo della celluloide narra leggende di Ivanhoe, del principe Valiant, dei cavalieri della tavola rotonda…
È quindi di sicuro interesse sperimentare in luoghi "non avvezzi" alla tradizione cavalleresca, come il nostro territorio, incentivare forme di spettacolo identificato in tornei e giostre e palii, come quello previsto ad Acilia il prossimo sabato 8 luglio.

IL CORRIERE DI ACILIA

Sommario n° 42 - Giu. '00
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