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Essere informati su quanto accade nel nostro territorio non è affatto difficile per chi abbia un minimo di tempo disponibile e di voglia di conoscere le novità che, in maniera più o meno rilevante, influenzeranno poi la vita di tutti i giorni.
Oltre a riportare, più o meno esaurientemente, fatti, notizie, eventi culturali, opinioni, (ognuno privilegiando ovviamente il proprio target di lettori di riferimento), le varie testate locali, riviste, giornali o televisioni che siano, contribuiscono alla crescita socioculturale dei quartieri in cui vengono diffusi e rafforzano il senso di appartenenza ad un territorio relativamente giovane.
Permettono ad intrepidi operatori culturali di avere, gratuitamente, una cassa di risonanza per le loro iniziative che, in alcuni casi, aiuta a far quadrare conti tendenti al rosso, ai “nuovi arrivati” dei quartieri di recente costruzione di conoscere sia i personaggi pubblici ai quali rivolgersi per le proprie istanze... che l’elettricista da chiamare in casi di urgenza.
La quasi totalità delle testate viene pubblicate gratuitamente, traendo la propria linfa vitale da commercianti che capiscono che una pagina di giornale, oltre a non sporcare, ha un ben più consistente ritorno pubblicitario di un volantino.
Il panorama editoriale del litorale romano si arricchisce di un’ulteriore testata che unisce alla elevata qualità dei testi l’entusiasmo tipico dei giovani.
Si chiama Vento di Ponente, costa 2.500 lire e le vale tutte. Raggruppa le migliori firme che avete seguito ogni giorno sulle pagine dei quotidiani o delle Tv locali, ha una grafica curata ed accattivante e, nelle 68 pagine a colori, è ricco di belle fotografie, impaginate con sapienza.
La sfida a cui si sottopone l’Associazione Nuova Galassia, editrice della nuova rivista, è di quelle che fanno “tremare le vene e i polsi” e per questo merita di essere incoraggiata e, perché no, pubblicizzata: a volte è l’ignoranza (intesa come mancata conoscenza) a non farci chiedere una rivista al nostro edicolante di fiducia, a volte la pigrizia mentale, a volte l’invito alla lettura cade nel vuoto per una ignoranza più profonda.
Quella che poi, magari, fa chiudere le librerie di quartiere, come sta accadendo all’Axa in questi giorni...
Davide Desario, Tommaso Molinari, Alessandro Fulloni, Raffaella Infante, Dario Nottola, Roberta Menegazzi, solo per citarne alcuni, sono giornalisti che abbiamo imparato ad apprezzare quotidianamente nel loro lodevole e riuscito tentativo di dare un’informazione corretta e svincolata dalle pericolose contiguità alle lobbies che temono le voci fuori dal coro.
Hanno la forza delle proprie idee, che per un giornale rappresenta un buon 40%.
Unita alla necessaria dose di buona sorte e alle indispensabili capacità manageriali dell’editore, rende l’impresa di una testata a pagamento molto meno rischiosa.
Altri hanno fallito, il nostro personale “In bocca al lupo” è pertanto particolarmente sentito.
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