Da Zeus n° 42 - Giugno 2000

La storia della scuola elementare dell'Axa è l'esempio di come in Italia ciò che è provvisorio diventi definitivo. Infatti i locali che oggi ospitano la scuola sono quelli che erano stati installati "provvisoriamente" dal comune di Roma oltre venti anni fa, per rispondere ad una rivolta dei cittadini dell'Axa.
È da allora che ci viene promessa una scuola in muratura degna di un paese civile, ma in questi giorni la promessa è echeggiata più forte del solito.
Vorrei quindi tranquillizzare tutti: la nuova scuola non si farà.
Il cinismo in questi casi è d'obbligo, in quanto avendo letto il nuovo pro-
gramma della maggioranza di sinistra della nostra circoscrizione, ne deri

va che prima della riqualificazione delle strutture viene la creazione delle mense biologiche.
Sì, avete letto bene: forse i nostri arguti governanti si riferivano al fatto che, essendo le nostre scuole piene di topi, ci dovesse essere un legame più stretto con la natura che ci circonda.
Siamo tra le circoscrizioni con la più alta crescita demografica, sicuramente quella con più problemi strutturali e la panacea di tutti i mali è costruire mense biologiche?
Partecipando insieme alla consigliera Lorenzin ad una riunione del comitato di quartiere Roma XIII Est sul problema "Scuola dell'Axa" abbiamo cercato di proporre una soluzione concreta e di facile attuazione: perché non utilizzare i nuovi prefabbricati di Piazza Capelvenere invece di darli ai partiti politici?
Sicuramente questa non sarebbe la soluzione ideale, ma risolverebbe alcuni problemi; permetterebbe di sostituire containers vecchi di 30 anni con strutture nuove ed efficienti, permetterebbe ad un numero maggiore di alunni di accedere alla scuola, permetterebbe di avere una mensa, ecc.
Sicuramente la soluzione migliore sarebbe la costruzione di un nuovo plesso scolastico, ma visto che questa amministrazione è sorda a tutti i nostri appelli, credo che la soluzione prospettata sia la più percorribile.

Dr. Fabrizio Testa - consigliere A.N. in XIII