Le Frecce Tricolori a Ostia
di Cristina Castagnaro

Si è conclusa pochi giorni fa una delle manifestazioni più emozionanti e spettacolari della capitale, l'Ostia Air Show.
Attesa soprattutto dai cittadini lidensi, che si considerano un po' i genitori della manife-stazione, questo anno la festa dell'aria ha attirato più di due milioni di persone, raggiungendo così un record assoluto di visite.
Nella confusione dell'ultimo giorno, a pochi minuti dalla fine del saluto delle Frecce Tricolori, quando ancora i fumi rossi, bianchi e verdi si dissolvevano nell'aria, ho raggiunto la torre di controllo che si trovava allestita per l'occorrenza allo stabilimento Belsito per intervistare il tenente colonnello Umberto Rossi, coordinatore di terra e comandante cui spetta la supervisione del volo e la verifica della sicurezza, nonché ex pilota capo pattuglia delle Frecce.
Colonnello, quando sono nate le Frecce Tricolori?
Dopo la II guerra mondiale, ogni reparto dell'Aeronautica Militare aveva la propria pattuglia che rappresentava l'Italia durante le manifestazioni aree. Nell'ottobre del 1960 sono nate le Frecce Tricolori, una formazione di 9 piloti più uno (il solista). Il primo veivolo fu il G91 PAN (pattuglia acrobatica nazionale), che ha costituito la linea di volo per più di vent’anni; dopo si è passati all'MB 339 che è l'aereo con cui si esibiscono tuttora.
Quale è l'iter per diventare pilota acrobatico nazionale?
Bisogna entrare in aeronautica come Ufficiale, fare il concorso fra i 18 ed i 22 anni ed avere un diploma di scuola media superiore. Si può entrare come pilota dell'accademia o come pilota di complemento; nel primo caso si studia per prendere la laurea, nel secondo caso si inizia subito l'addestramento da pilota. Per arrivare alle frecce tricolori in particolare bisogna avere in attivo almeno 1.000 ore di volo. In pratica l'età media di un pilota è di 28 anni.
Quanto si allena un pilota delle Frecce Tricolori?
In media due volte al giorno tutti i giorni. L'allenamento consiste nel manovrare l'aereo facendo dei voli acrobatici; prima si inizia in due (due veivoli), poi mano mano si aggiungono gli altri sino ad arrivare a 10. L'essenziale è sapersi integrare col gruppo.
La sicurezza di questi aerei in cosa consiste?
Anzitutto l'aereo è controllato sia prima che dopo il volo; per quanto riguarda i piloti, la loro sicurezza è data dall'addestramento e dall'esperienza. In caso di emergenza il veivolo è dotato di alcuni apparati, come il seggiolino iettante che contiene il paracadute. Ovviamente ogni pilota è dotato della tuta anti G positivi. In pratica quando ci si spinge a velocità elevate verso l'alto, il sangue defluisce dal cervello alle estremità portando il pilota incontro a svenimenti. La tuta, in questi casi, si gonfia comprimendo addome e gambe in modo tale che il sangue continui a circolare in tutto il corpo, cervello compreso.
Quali sono le figure più spettacolari delle frecce?
La Bomba, che consiste nel dividersi proprio a bomba per poi riunirsi con l'incrocio finale; il volo pazzo, una figura che sino ad oggi era stata compiuta solamente da aerei ad elica, ma che adesso, grazie alla maestria dei piloti delle frecce, può essere eseguita dal jet MB 339 ed è compiuta dal solista (colui cui spetta distrarre il pubblico e presentare il veivolo quando la formazione si riunisce dopo una figura); la scampanata, cioè si sale verticalmente a centinaia di metri da terra e si casca in dietro facendo sembrare che il comandante non abbia più il controllo dei comandi.
Quali sono le emozioni che si provano pilotando questi aerei?
Purtroppo quando si vola non si ha tempo per l'emozioni perché si è concentrati a pensare a quello che si deve fare e a quello che si farà.
Quanta distanza c'è fra un aereo ed un altro quando si è schierati in formazione?
Le fusoliere sono distanti 8 metri, le punte delle ali, invece, 3 metri.
Qual è la velocità massima dell'MB 339?
La velocità massima strutturale è di 1100 km/h, ma durante le manifestazioni raggiungiamo solo i 600-620 km/h.
Ad esempio oggi fra quanto sarete ad Udine, base delle frecce tricolori?
Diciamo che saremo a casa fra 40 minuti, decollo e atterraggio compreso!
Buon viaggio!

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Sommario n° 42 - Giu. '00

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