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Axa: a scuola con i topi
Vorremmo richiamare l'attenzione sullo stato in cui giace da tempo la scuola elementare dell'Axa in Via Euripide n° 15, sorta come struttura temporanea venti anni fa e rimasta sempre in attesa di una sistemazione definitiva.
Recentemente si sono verificati episodi incresciosi, come la presenza di topi nelle aule (e perfino nello zaino di un bambino), conseguenza ultima dello stato di degrado in cui versa la scuola negli ultimi anni:
- prefabbricati ormai fatiscenti dove le intercapedini e i controsoffitti ospitano nidi di ratti, serrande vecchie, finestre rotte, muri sgretolati ed ammuffiti da infiltrazioni di acqua;
- locali mensa in condizione antigieniche, non adeguati alle norme vigenti, privi di tutto l'arredo occorrente per contenere stoviglie e tutto ciò che necessita;
- mancata corrispondenza fra il numero dei bagni ed il numero dei bambini;
- rifiuti sparsi nel terreno retrostante la scuola che confina con il canale dei Pescatori.
Questo è il panorama quotidiano che si offre agli occhi di noi genitori e del comune cittadino.
L'emergenza della presenza di topi nella scuola è stata tempestivamente tamponata dall'intervento dell'Ufficio d'Igiene sollecitato da noi genitori e dalla Direzione Didattica che ha provveduto alla derattizzazione e alla chiusura dei buchi delle intercapedini.
Successivamente, dagli incontri di noi genitori con il Comitato di Quartiere Roma XIII Est, con i consiglieri circoscrizionali Beatrice Lorenzin e Fabrizio Testa e con la Direzione Didattica, è emersa la possibilità di richiedere uno dei prefabbricati, utilizzati temporaneamente dai commercianti di Piazza Capelvenere, da adibire a locale mensa, evitando così di sottrarre due aule alle classi di V, costrette quest'ultimo anno a trasferirsi nella sede centrale di Via Telemaco Signorini ad Acilia.
Abbiamo inoltrato questa richiesta al Presidente della Circoscrizione, restando pur sempre primaria la necessità di avere all'Axa una scuola elementare in muratura.
Ci auguriamo che si accendano i riflettori sulla invivibilità di questa scuola, perché si ottengano soluzioni concrete prima a salvaguardia della salute degli alunni, e poi anche a favore dell'ambiente.
Un gruppo di mamme
Una precisazione della Istòk
Con riferimento all'articolo di Barbara Liverzani sul Centro Sociale Polivalente di Casalpalocco (Zeus n° 41 del Maggio 2000), faccio presente che, oltre a tutte le attività citate, il C.S.P. ospita all'interno dei suoi capannoni anche la Corale Polifonica Istòk che si riunisce per le prove due volte a settimana, il martedì ed il giovedì dalle ore 20.30 alle ore 22.30. Sotto la direzione della Maestra Svetllana Kàllistova, la Corale in questi anni si è esibita oltre 70 volte a Roma e nel Lazio con qualche puntata in Toscana.
Voglio ricordare alcune delle nostre uscite: in Vaticano alla presenza di Papa Giovanni Paolo II, nel Carcere romano di Rebibbia, nei Comuni del Parco Naturale Regionali dei Monti Simbruini, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, all'Ospedale Sandro Pertini, nel palazzo Doria Panphili. Abbiamo inoltre preso parte con successo a diverse rassegne di cori.
Approfitto di questa oppurtunità per invitare tutti coloro che, anche senza particolari conoscenze musicali, desiderassero unirsi a noi a presentarsi nei giorni ed ore suddetti in Viale Gorgia di Leontini 171, oppure di prendere contatto con la segreteria, sig.ra Gloria, al numero 06/5098377 Ringrazio ed invio distinti saluti.
Gloria Raffi
Inquinamento elettromagnetico
Gentile Direttore,
approfitto della sua ospitalità per segnalare i gravi problemi del nostro quartiere.
Come avrà notato, sopra un noto albergo è spuntata un'altra antenna per telefonia cellulare.
Per sete di denaro stanno trasformandoci in una specie di gigantesco microonde.
Nonostante la legislazione attualmente sia molto più restrittiva (evidentemente perché i rischi per la salute ci sono realmente) forse per la frammentarietà delle competenze, le grandi aziende seguitano ad avere il permesso per il cambio di destinazione d'uso dagli uffici competenti circoscrizionali e dai proprietari quello per l'installazione.
Molti di loro forse vengono convinti più per il timore che l'antenna venga installata sul tetto del vicino che per soldi, con un risultato per la salute, soprattutto dei nostri bambini, che potrà essere valutato solo quando probabilmente sarà troppo tardi.
Dovremo diventare una nuova "Potenza Picena" prima che qualcosa si muova realmente?
Però molta della colpa è nostra. Mentre quando hanno installato le antenne sui palazzi Enasarco e sull'albergo nessuno di noi ha fatto manifestazioni eclatanti, gli abitanti di Via Amos Cassioli, bloccando la strada, hanno impedito una nuova installazione.
Anche del futuro dell'elettrodotto da 70.000 volts di Via Purificato non si parla ormai più.
Margherita Rossetti
ATAC porte aperte
Caro Direttore,
ho vivacemente protestato con il Presidente ed il Direttore Generale dell'ATAC in merito al problema della difettosa chiusura delle porte della linea709, che determina ritardi e corse saltate sottolineando come tale disservizio, esistente sin da gennaio quando sono entrati in servizio i nuovi, moderni, comodi, climatizzati bus blu di marca MAN, perdura sino ad oggi. Ho fatto presente che il perdurare di tale disservizio potrebbe configurare sia eventuale interruzione di pubblico servizio che inadempienza contrattuale, nei casi in cui il biglietto a tempo sia già timbrato utilizzando in precedenza altra linea (ad esempio la Metro B).
Penso che anche Lei abbia ricevuto proteste in merito. Mi permetto, in spirito di servizio, farLe avere la risposta interlocutoria che ho ricevuto, affinché anche altri cittadini, se credono opportuno, possano conoscere a chi inoltrare altre eventuali necessarie proteste.
Con i più cordiali saluti, grato per la cortese attenzione, complimenti per la rivista ed auguri di buon lavoro.
prof. C.B.
Gentile signor B.,
ho trasmesso la Sua e-mail ai settori interessati per competenza per verificare la causa dell'inconveniente e provvedere urgentemente alla sua eliminazione.
RingraziandoLa della segnalazione Le invio cordiali saluti.
La responsabile
Nella Brancaccio.
La grande utilità del computer sta non solo nel rendere possibile la pubblicazione di riviste locali ma anche nel predisporre lettere di risposta valide per tutte le stagioni.
Basta cambiare nome e data...
Luca Leonardi
Alla faccia della "Privacy"!
Ma di quale privacy stiamo parlando?
Naturalmente di quella all'italiana! Qualche giorno fa, mi trovavo ad accudire le mie faccende domestiche quando squilla il telefono.
Una voce femminile, quanto mai garbata e suadente, si presenta come facente parte di un meglio non definito "Centro Didattico Nazionale" e mi informa che per mia figlia, già studentessa di liceo con problemi per l'appunto scolastici, ci sarebbe la possibilità di avere l'appoggio di professori che fanno capo al suddetto Centro. Ebbene, sì, devo ammettere che rimango colta alla sprovvista! Perché è vero che mia figlia ha dei problemi con lo studio, ma è anche vero che pensavo che ad esserne a conoscenza fossimo solo mia figlia, noi genitori, i professori della sua classe e qualche sua intima amica.
Pertanto, l'ingerenza di questa estranea mi risulta quanto mai sgradita.
Ma, nonostante il disappunto, chiedo a questa persona se a mandarla da me fosse stata la scuola oppure una struttura pubblica collegata alla scuola!
Al che vengo ulteriormente informata che il Centro Didattico nazionale è una struttura privata alla quale aderiscono diversi professori e che, se avessi voluto, già nel pomeriggio avrei potuto ricevere la visita di una professoressa a domicilio per un colloquio.
Ora mi chiedo: chi ha informato questi signori del rendimento scolastico di mia figlia, come sono potuti risalire al mio numero di telefono che, tra l'altro, è pure riservato?
Come si è permessa la scuola Democrito di divulgare questi dati così privati?
Ed è alla signora preside che mi rivolgo perché, per la stima che nutro per la sua persona, indaghi su questo fatto che mi ha molto indignata.
Gentile Preside, so che come è suo stile, si impegnerà anche se la cosa si rivelasse impopolare.
La ringrazio sentitamente.
F.R.
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