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Riprendiamoci la nostra pineta di Francesco Zongoli
Avvicinandosi la stagione estiva, aumentano le gite fuori porta dei romani, ed una delle mete più ambite è senza dubbio la nostra bellissima pineta, che quest'anno ha aperto la stagione con un notevole proliferarsi di una nuova "razza" tutt'altro che in via d'estinzione: le prostitute!
Non c'è infatti più un angolo di pineta che non sia lottizzato da ragazze, per lo più di colore, che per poche migliaia di lire svendono sesso davanti gli occhi di tutti, bambini compresi, facendo mostra ad ogni macchina che passa della "propria mercanzia" con la stessa enfasi e sfacciataggine del miglior venditore di Porta Portese.
Partendo dalla consapevolezza che la prostituzione è una delle piaghe più vecchie del mondo, non riesco però a capire, e soprattutto ad accettare, il motivo per cui queste ragazze possano impunemente praticare la propria attività esentasse alla luce del giorno, sabato e domenica incluso, senza che nessuno dica o faccia niente!
Un sabato pomeriggio di maggio, alle 16.00 e non a mezzanotte, sull'arteria che collega la Cristoforo Colombo al mare, Via del Lido di Castelporziano, c'erano ben 18 "impiegate" che tranquillamente attendevano i loro clienti, incuranti delle numerose famiglie che inconsapevolmente avevano scelto la pineta per trascorrere alcune ore all'aperto.
Non penso che i romani, andando in pineta, si aspettassero di trovare uno spettacolo del genere, anche se a malincuore dobbiamo ammettere che ormai siamo stati abituati, da questa amministrazione, ad assistere a scempi assurdi ed ad opere di assistenzialismo verso alcune etnie meno agiate, dove "meno agiate" va spesso a braccetto con la scarsa voglia di lavorare, unita alla convinzione che rubare e più conveniente che rispettare la legge.
Con la speranza che la pineta di Castelfusano torni ad essere quell'oasi di pace, ove i romani potevano andare tranquillamente a fare il fatidico picnic con la propria famiglia, voglio ricordare a tutti che la legge non ammette ignoranza: le cinture di sicurezza vanno indossate come ci ricorda la Polizia Stradale presente sul territorio, un po' di meno su Via del Lido di Castel Porziano; ad Acilia non si deve parcheggiare fuori dalle apposite aree, anche se poi i parcheggi sono pressocché inesistenti ed la solerzia dei Vigili nel "ricordartelo" è quanto meno tempestiva, ma allora perché nessuno ci ha avvisato che a Roma la prostituzione, tollerata di notte, è diventata, nella XIII circoscrizione, legale in pieno giorno?
Francesco Zongoli - consigliere A.N. in XIII
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