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Qual è il suo progetto politico per l'entroterra?
Questa zona assumerà, nei prossimi anni, un ruolo assolutamente strategico nello sviluppo della XIII Circoscrizione; sviluppo che deve avvenire ad un'unica velocità, soprattutto per quanto riguarda l'area industriale-artigianale di Acilia-Dragona.
Nel programma di coalizione abbiamo previsto la collocazione in quest'area di alcuni servizi pregiati: la sede della nuova Circoscrizione (quella attuale diverrà solo un luogo di rappresentanza), la sede dei vigili urbani, l'Università e il Tribunale.
Ma il presidente del Tribunale di Roma, Luigi Scotti, si è opposto a questa possibilità…
Da quanto ho sentito nutrirebbe interessi per strutture esistenti ad Ostia. Sono molto preoccupato perché lo sforzo che si sta compiendo per convincere gli operatori economici ad investire nell'entroterra, non è favorito da questo atteggiamento di sfiducia e di cedimento alle lobby degli avvocati. Si tratta di una cosa che considero gravissima e rispetto a cui voglio ribadire che non ci sono ad Ostia, né ci saranno mai, strutture disponibili. Nell'ottica di una equa distribuzione delle funzioni nel nostro territorio, ad Ostia troveranno posto principalmente servizi legati al turismo. Mentre è necessario che tutti comprendano che l'entroterra di domani non sarà più un aggregato eterogeneo di quartieri e borgate, ma una vera e propria città con servizi, viabilità e funzioni economiche e culturali proprie.
In realtà, fino ad ora non è stato fatto molto in questa direzione...
Vi erano altre parti del territorio che avevano esigenze primarie di risanamento: sono molte e vaste le aree compromesse dall'abusivismo dilagante degli anni passati e da una situa-zione edilizia non pianificata, frutto anche di un ritardo nell'elaborazione del Nuovo Piano Regolatore. Ma con l'avvicinamento della scadenza di approvazione del Nuovo Piano è necessario elaborare gli assi forti di uno sviluppo produttivo ed economico dell'entroterra che si fondi, per esempio, sulle straordinarie risorse della Riserva statale del Litorale romano. A questo proposito il futuro Ente di Gestione del Parco del Litorale, di cui farebbe parte anche la Circoscrizione, costituisce uno strumento fondamentale per promuovere la crescita culturale ed economica del territorio, attraendo un "turismo" in grado di apprezzare la pineta più bella del Mediterraneo, le preesistenze archeologiche e il mare di Roma.
A proposito di turismo, come intende realizzare la valorizzazione turistica di Ostia?
Roma, fra le capitali europee, è quella con la minore permanenza media dei turisti: circa due giorni, contro i quattro giorni di Parigi. Questo ritardo si può superare, tra l'altro, promuovendo percorsi turistici alternativi.
È in questa ottica che si deve inserire la promozione di Ostia come località non solo balneare, ma anche come parte di Roma vivibile, a soli 30 minuti dal centro, dove poter soggiornare. A questo proposito è necessario elaborare, in concerto con il Comune di Roma, un Piano della Ricettività che non si deve tradurre, però, in una politica di costruzione di alberghi sul lungomare. Gli alberghi vanno edificati su tutto il territorio della XIII, in modo da valorizzare la straordinaria ricchezza storico-archeologica di tutta la zona.
Un tema che sta particolarmente a cuore ai cittadini è quello della criminalità. Come intendete affrontarlo?
Questo rappresenta uno dei punti forti del nostro programma di governo. Intendiamo potenziare la Consulta per la sicurezza coinvolgendo particolarmente quei quartieri residenziali che più soffrono i problemi relativi a questo tema. Inoltre, abbiamo in progetto iniziative eclatanti per il recupero della pineta di Castel Fusano e per la lotta al fenomeno della prostituzione coatta. Ho già preso contatto con l'amministrazione Comunale di Rimini dove, grazie anche ad un miglior coordinamento con le forze dell'ordine, questo fenomeno si è notevolmente ridotto ed ho scritto, per chiedere il loro appoggio, a don Vinicio Albanese e don Oreste Bensi. Su questo tema la maggioranza di centro-sinistra è lontana anni luce dall'approccio "gridato", tipico della destra, tendente a favorire l'insicurezza e l'intolleranza dei cittadini. Pensia-mo, invece, ad interventi su più piani che non trascurino il dramma delle giovani ragazze rapite nei loro Paesi o attratte qui con l'inganno.
Che cosa ci può dire a proposito del trasporto pubblico e della mobilità?
Innanzitutto, sono previste due nuove stazioni della linea di metropolitana Roma-Lido: Tre Ponti ed Acilia Sud. Soprattutto questa seconda stazione è molto importante in quanto raccoglierà un bacino d'utenza di diverse decine di migliaia di cittadini. Il progetto di costruzione è in ritardo rispetto alle nostre attese, comunque mi auguro che entro questa consigliatura si giungerà al finanziamento e all'appalto dei lavori. Inoltre, è impegno di questa maggioranza favorire l'uso dei mezzi pubblici attraverso la riorganizzazione della rete dell'Atac, che sarà integrata da servizi di trasporto privato, come i taxibus. Per quanto riguarda la viabilità nei prossimi mesi presenteremo un progetto preliminare, da trasformare entro un anno in progetto esecutivo, per trasformare la Via del Mare e l'Ostiense in una moderna Cristoforo Colombo, istituendo il senso unico in direzione Roma sull'Ostiense e in direzione Ostia sulla Via del Mare.
Cosa può dirci riguardo a quelle opere pubbliche per cui sono già stati stanziati i soldi, come Via di Macchia Saponara e Via dei Pescatori?
Gli appalti sono già stati esperiti e i lavori partiranno nel periodo estivo o in quello immediatamente successivo.
Riguardo a Via dei Pescatori voglio sottolineare l'estraneità della Politica da una decisione assunta, sotto la propria responsabilità, da coloro che sono preposti all'osservanza del Codice della strada e della pubblica sicurezza. Tuttavia, consapevoli dei disagi creati da questa decisione a cittadini e operatori economici, consideriamo prioritario chiedere un finanziamento a partire dall'approvazione del bilancio di luglio, per l'allargamento di questa importantissima strada di collegamento.
A che punto sono i progetti del raddoppio di Via d'Acilia e del sottopasso sulla Colombo?
Per questi progetti vanno ridefiniti i tempi e le modalità di realizzazione. Il condono Berlusconi ha impedito di demolire i Palazzoni Ligresti e quindi siamo costretti a fare i conti con una realtà che potrebbe diventare residenziale aggravando ulteriormente la congestione del traffico. Stiamo cercando un'intesa con i proprietari per destinare quei palazzi a finalità non residenziali (una possibile ipotesi è la collocazione dell'Università). Comunque intendo ribadire che questa Circoscrizione è contraria a qualsiasi tipo di utilizzo di quei palazzi per scopi di edilizia residenziale pubblica. Su questa questione abbiamo, del resto, l'appoggio del Comitato di Quartiere di Malafede.
La costruzione di un progetto globale dell'entroterra richiede un maggior accordo istituzionale con le forze sociali ed economiche di questa parte del territorio. Per questa ragione ricerchiamo un dialogo privilegiato con il Coordinamento dei Comitati di Quartiere e chiediamo a tutti i Comitati di aderirvi, uscendo da un'impostazione eccessivamente localistica e, in alcuni casi, poco attenta agli interessi generali. Un altro interlocutore forte della Circoscrizione è rappresentato dalle Parrocchie che in alcune aree costituiscono l'unico avamposto di socializzazione e luogo di incontro per i cittadini.
A Casalpalocco un'importante funzione di aggregazione è svolto dal Cineclub. Lo conosce?
Sì, ci sono stato qualche anno fa. Sicuramente il Cineclub è una struttura eccezionale, migliorata di anno in anno senza alcun aiuto da parte delle istituzioni. Credo, tuttavia, che andrebbe pubblicizzato di più in tutta il territorio della XIII.
Per concludere ci può dire che cosa ne pensa della stampa locale?
Sono convinto che svolga un ruolo importantissimo per la crescita civile, culturale ed economica del nostro territorio. Proprio sulla base di questa convinzione il 27 giugno si terrà un incontro, promosso dalla Circoscrizione, a cui sono invitate tutte le realtà mediatiche della XIII.
Così, dopo più di un'ora la nostra intervista si conclude. La sua lunghezza da un'idea, seppur vaga, del duro lavoro che attende questo giovane presidente (a cui, peraltro, mi sembra non manchi entusiasmo e volontà) se vuole, come tutti ci auguriamo, tradurre i numerosi e ambiziosi progetti del suo programma in opere e interventi concreti sul territorio. A noi non resta che augurargli un buon lavoro!
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