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me strutture alberghiere la rendono l'ideale per chi voglia rilassarsi dallo stress del lavoro e della grande città.
Basta evitare Playa de Las Amèricas, che, soprattutto la notte, diventa il regno dell'alcolismo britannico più sfrenato e che rende Tenerife simile a tante mete del turismo internazionale, omogeneizzate dalla birra, dalle ragazze buttadentro, dalle discoteche a tutto volume e dagli inevitabili eccessi di hooligans in carriera.
Il lettore più esperto si sarà certamente già domandato perché, parlando di un'isola, non abbia ancora accennato al mare.
Semplice, perché Tenerife è un'isola in cui il mare è un accessorio: le poche spiagge accessibili, la freddezza dell'acqua e la sabbia nera di origine vulcanica, che rende il colore del mare simile a quello di Ostia, non incoraggiano certo a bagni prolungati.
Senza scomodare la Sardegna, già Sperlonga è di tutt'altra categoria.
E, oltretutto, molto più vicina ed economica! Complimenti, dunque, agli operatori turistici spagnoli che riescono a vendere così bene un "prodotto" così poco concorrenziale.
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