La Polada - Associazione Storico Archeologico Naturalistica

 

VISITA MOMENTANEAMENTE SOSPESA

Il meccanismo dell'orologio

Prenotazione visita

LA TORRE CIVICA

Una piccola lapide in pietra rossa murata alla base della torre, nel lato verso la piazza del Mercato, ricorda la data dell’inizio dei lavori per la sua costruzione: 1555. 

La costruzione, tuttavia, occupò molti decenni. Nel 1587 si giungeva all’altezza del piano dell’orologio, come ricorda altra lapide ivi murata. 

Nell’autunno del 1588 raggiungeva l’altezza massima, nell’attesa di provvedere ai materiali per la copertura definitiva in piombo o rame, mediante un capolino barocco che la ornò per trecento anni, fino al 1880, quando esso fu sostituito con la merlatura attuale per opera dell’impresa Bergolesi e Permiani di Como.

Il 19 ottobre 1612 la Torre Maestra fu oggetto di alcune fucilate dirette contro l’immagine di S. Giovanni Battista allora dipinta sotto lo stemma in rilievo di S. Marco. Il fatto venne considerato un’offesa alla Comunità. Fu aperto un processo, ma gli autori dell’atto criminale non vennero identificati.

Lo stemma di S. Marco (il leone) venne scalpellato nel 1797, all’epoca della Repubblica Bresciana.

Durante il lungo periodo della dominazione di Venezia il campanaro, sebbene pagato dal Comune era alle dirette dipendenze del Provveditore. Fra i suoi compiti vi era quello di suonare campana a martello nei casi di pericolo incombenti alla popolazione per l’approssimarsi di briganti o malandrini, o di incendio. Doveva suonar e la convocazione del Consiglio Comunale solo con l’assenso del Provveditore.

Al piano più basso della Torre, fino al 1797, era sistemato il carcere cittadino per i maschi, sotto la sorveglianza e responsabilità del Podestà, come era suo obbligo dello Statuto Criminale.

La Torre Maestra fu dotata di orologio già all’epoca della sua costruzione. Nel 1793 un orologio nuovo e moderno fu costruito da Domenico Crespi di Cremona e quello vecchio fu donato alla Parrocchia. 

Nel 1846 vennero rifuse le tre campane ad opera di Giovanni Crespi da Cremona che servirono la Comunità sino all’epoca del Secondo Conflitto mondiale, quando vennero requisite per essere fuse onde ricavare bronzo per scopi bellici. 

Finite le ostilità i rappresentanti comunali si recarono affannosamente alla ricerca dei tre bronzi a Milano, presso la ditta Tonoli & C. dove erano stati portati, ma la loro fusione era già avvenuta.

Solo nel 1948 il Governo affidava alla ditta Francesco D’Adda di Cremona l’incarico della fusione delle tre nuove campane dello stesso peso di quelle requisite.

Con grande tripudio della popolazione le campane vennero issate nella loro sede nell’agosto del 1949, con straordinari festeggiamenti .
Per ricordare ai posteri la proclamazione dell’Unità Nazionale la Comunità murò alla base della Torre una lapide con la data del 1 giugno 1862.

1