Il corso di Storia di quest’anno si propone di affrontare lo studio della formazione dell’epoca moderna, in particolare della dissoluzione dei poteri universali verificatasi, sulla lunga durata, dal IV al XVI secolo in ambito politico, economico e religioso.

Per ciascuno di questi tre ambiti viene reperita una categoria storiografica che ne consenta la comprensione: si tratta della categoria di particolarismo, attraverso la quale viene seguito il processo di dissoluzione della Respublica christiana che porta alla nascita dello stato moderno; momento decisivo in questo processo di dissoluzione è costituito dalla Riforma, che verrà analizzata sia sul piano storico-politico che, soprattutto, dottrinale e culturale; infine verrà messa a fuoco la categoria di mercato attraverso la quale si seguirà la nascita della nuova economia europea.

 

1° Trimestre

Prevede quattro zone di conoscenza il cui obiettivo comune è di disegnare l’articolato profilo della crisi che coinvolge l’Impero e la nascita, da esso, di nuovi soggetti politici destinati a fare da protagonisti nella nuova Europa moderna.

 

Zona di conoscenza 1 - Periodizzazione e aspetti di metodo

Finalità di questa zona è di fornire una quadro generale della prima età moderna mettendo a fuoco la questione storiografica della fine del Medioevo.

  1. La fine del Medioevo: sintesi del dibattito storiografico
  2. Periodizzazione generale della Prima Età Moderna

 

Zona di conoscenza 2 - Il particolarismo comunale

Finalità di questa zona di conoscenza è di riflettere sulla civiltà comunale come forma di indebolimento del potere universale dell’Imperatore individuando come emblematico di questo confronto il conflitto tra la Lega e il Barbarossa.

  1. L’origine e l’evoluzione del Comune.
  1. Lo scontro tra Comuni italiani e l’Impero di Federico I Barbarossa.

Documenti e letture: "Le città Medievali"(H. Pirenne, Le città del Medioevo, Laterza, Bari 1971, pp. 96-99); "Le origini del Comune" (G.G. Merlo, Basso Medioevo, in G. Tabacco-G. Merlo, Medioevo V-XV secolo, Il Mulino, Bologna 1981, pp. 411-418); "L’eterogeneità sociale dei gruppi dirigenti" (G. Fasoli-R. Manselli- G. Tabacco, La struttura sociale delle città italiane dal V al XII secolo, pp. 301-303); "Il contrasto tra comune e aristocrazia militare" (F. Bonaini, Statuti inediti della città di Pisa, Firenze 1854, I, pp. 18-19); "L’Italia settentrionale come terra di città autonome" (Ottone di Frisinga, da Documenti storici, antologia a cura di R. Romeo e G. Talamo, Loescher, Torino 1974, I, pp. 79-82); Statuto dell’arte della lana, Definizione delle regalie; La pace di Costanza.

 

Zona di conoscena 3 - Il particolarismo delle Signorie e dei Principati

La zona si colloca in soluzione di diretta continuità con la precedente seguendo la deriva particolaristica dei poteri italiani attraverso la genesi della Signoria e, da essa, del Principato.

  1. La Signoria in Italia

Documenti e letture: " La Signoria" (G. Galasso, Potere e istituzione in Italia. Dalla caduta dell’Impero romano a oggi, Einaudi, Torino 1974, pp. 36-41); "La crisi del comune e la creazione di più ampi organismi territoriali" (G. Ghittolini, La crisi degli ordinamenti comunali e le origini dello Stato del Rinascimento, Il Mulino, Bologna 1979, pp 7-16, 29-31, 40).

2. Dalla Signoria al Principato

Possibili letture: "La politica dell’equilibrio" (F. Guicciardini, Storia d’Italia, I,1); "Cosimo de’ Medici" e "Lorenzo il Magnifico" (N. Machiavelli, Istorie fiorentine, VII, 5-6 e VIII, 36); "Ragioni della crisi italiana" (Vivanti, La storia politica e sociale, in Storia d’Italia, Einaudi, vol.II, tomo I, Torino 1974, pp. 304-309).

 

Zona di conoscenza 4 – Dall’Impero alle nazioni

Finalità di questa zona è di evidenziare il delicato processo che porta alla crisi del potere universale dell’Impero a vantaggio dei nuovi stati "moderni" su base nazionale.

  1. L’Italia meridionale tra dominio svevo, angioino e aragonese.
  2.  

  3. Francia e Inghilterra

3. Il conflitto franco-asburgico.

Possibili letture: "L’incoronazione di Carlo VII" (A. Torre, Stato e società nell’Ancien Regime, Loescher, Torino 1983, pp. 47-49); "Le invasioni in Italia" (F. Gilbert, Machiavelli e Guicciardini, Einaudi, Torino 1970, pp. 217-229); "La pace di Madrid" (B. Anatra, Carlo V, Fonti, La Nuova Italia, Firenze 1974, pp. 49-51); "La tecnica militare" (R. Puddu, Eserciti e monarchie nazionali nei secoli XV-XVI, La Nuova Italia, Firenze 1975, pp. 1-5); "Personalità di Carlo V" (B. Anatra, Carlo V, scritti di storici, La Nuova Italia, Firenze 1974, pp. 13-21); "Carlo V e l’Italia" (E. Cochrane, L’Italia nel Cinquecento. 1530-1560, Laterza, Roma-Bari 1989, pp. 33-40); "L’idea imperiale di Carlo V"; "Carlo V e la rinascita della tradizione imperiale" (F.A: Yates, Astrea. L’idea di impero nel ‘500, Einaudi, Torino 1978, pp. 27-36); "Il testamento politico di Carlo V" (da F. Chabod, Carlo V e il suo impero, Einaudi, Torino 1985, pp. 142-47).

4. Il particolarismo degli Stati

Possibili letture: "Discorso di abdicazione agli stati di Fiandra" (B. Anatra, Carlo V, !/Fonti, La Nuova Italia, Firenze 1974, pp. 130-132); "La pace di Augusta" (J. Dumont, Chiesa e Stato, pp. 197-206).

 

2° Trimestre

L’intero trimestre verte sull’analisi della crisi dell’unità della Chiesa tra il tardo Medioevo e la prima Età Moderna individuando nella Riforma il momento centrale di tale processo.

 

Zona di conoscenza 5 - La crisi dell’unità ecclesiastica nel XV secolo

Finalità di questa zona di conoscenza è di condurre lo studente a focalizzare la sua attenzione su alcuni fenomeni ed eventi storici che influirono profondamente sull’unità della Chiesa affermata nel Medioevo.

 

  1. Il papato avignonese.

Documenti e letture: "Errori di Giovanni Wyclif"; "Le eresie di Giovanni Huss"; "Il concilio di Costanza" (W.Hullmann, Il papato nel Medioevo, Laterza, Bari 1975, pp. 305-9); "Decreto Haec Sancta" (in Conciliorum Oecumenicorum decreta, Basilea-Roma 1962, pp. 385-386);

2. Il Concilio di Costanza (1414-1418): significato storico, tra Europa delle nazioni e conciliarismo.

 

Zona di conoscenza 6 - La crisi dell’unità cristiana nel XVI secolo

Finalità di questa zona è di far riflettere sul significato religioso, storico e politico della Riforma protestante presentandone i diversi aspetti e mettendola in relazione con la contemporanea azione di riforme promossa dalla Chiesa di Roma.

  1. La riforma luterana

Documenti e letture: "Le 95 tesi di Wittenberg" (M. Lutero, Disputa per chiarire l’efficacia delle indulgenze, trad. in G. Alberigo, La Riforma protestante, Milano 1959, pp. 50-58); "La libertà del cristiano" (M. Lutero, Della libertà del Cristiano, trad. in G. Alberigo, La Riforma protestante, cit., pp. 96-101); "Dal sermone sulle buone opere" (trad. in Scritti religiosi, a cura di V. Vinay, Bari 1958, pp. 72-93); "Contro le bande brigantesche ed assassine dei contadini" (M. Lutero, trad. in G. Alberigo, La Riforma protestante, cit., pp. 116-122); "Erasmo. L’elogio della pazzia" (Erasmo da Rotterdam, Elogio della pazzia, trad. di T. Fiore, Torino 1964, pp. 90-105, 109-113, 123-127); "La difesa del libero arbitrio" (Erasmo da Rotterdam, Il libero arbitrio, trad. di R. Jouvenal, Torino 1969, pp. 137-159); "La contestazione radicale di T. Muntzer" (T. Muntzer, Esplicita messa a nudo della falsa fede..., trad. in Scritti politici, a cura di E. Campi, Torino 1972, pp. 133-75); "Erasmo e Lutero" (A. Tenenti, Erasmo, CEI, Milano 1966, pp. 70-74);

2. Calvino e Zwingli

Documenti e letture: "L’Istituzione della Religione Cristiana" (G. Calvino, Institution de la Religion Chrétienne, ed. Pannier, Paris 1961); "La ricchezza"(G. Calvino, Contro la setta pazza e furiosa dei libertini che si chiamano "spirituali", in Corpus Reformatorum, 35, coll. 215 e sg.); "Ginevra, Calvino, le libertà" (B. Croce, Vita di avventure di fede e di passione, Laterza, Bari 1947); L’etica protestante e lo spirito del capitalismo (Max Weber, passi scelti); "Principi della fede di Zwingli" (trad. in G. Alberigo, La Riforma protestante, cit., pp. 180-4).

3. La riforma anglicana

Documenti e letture: "Atto di supremazia di Enrico VIII d’Inghilterra" (in Chiesa e Stato attraverso i secoli, pp. 196-7).

4. La riforma cattolica

Documenti e letture: "I Gesuiti" (da Regole della Compagnia di Jesu, Roma 1582); "Decreti dogmatici del Concilio di Trento"; "Decreti di Riforma del Concilio di Trento" (M. Bendiscioli- M. Marcocchi, Riforma Cattolica. Antologia di documenti, Editrice Studium, Roma 1963, pp. 142-44, 155-56, 168-74); "Riforma o Controriforma?" (A. Tenenti, La formazione del mondo moderno, XIV-XVII secolo, Il Mulino, Bologna 1980, pp. 249-53).

 

3° Trimestre

Le due zone di conoscenza previste per quest’ultimo trimestre hanno l’obiettivo comune di completare, da una parte, la riflessione sulla prima modernità aggiungendo elementi di analisi economica, dall’altra di anticipare alcuni temi dell’Età dell’Assolutismo costituendo così il ponte ideale verso il programma di quarta.

 

Zona di conoscenza 7 – La crisi del Trecento e la nuova economia

Finalità di questa zona è di far vedere come, anche attraverso le calamità naturali, l’economia della nuova Europa prenda quota con caratteristiche completamente differenti da quelle dell’economia medievale.

  1. La peste nera

Documenti e letture: "Le grandi calamità nel ‘300" (R.S. Lopez, La nascita dell’Europa, Einaudi, Torino 1966); "La peste nera" (M. Villani, Cronica, Sansone Coen, Firenze 1846, vol. I, pp. 8-12); "Rivolte contadine nel ‘300" (R. Comba, Rivolte e ribellioni fra Tre e Quattrocento, in AA.VV., La storia, vol. II, Il Medioevo, Utet, Torino 1986, pp.677-680).

2. La nuova economia

Documenti e letture: "L’economia inglese" (M.M. Postan, L’Inghilterra, in Storia economica Cambridge, vol. I, Einaudi, Torino 1976, pp. 721-25); "Il patrimonio regio spagnolo" (A. Torre, Stato e società nell’Ancien Régime, Loescher, Torino 1983, pp. 41-43).

 

Zona di conoscenza 8 – La dimensione mondiale del mercato

Finalità di questa zona di conoscenza è di individuare nell’apertura globale dell’economia tra fine del ‘400 e primi del ‘500 in cui consiste (secondo la celebre categoria di Edgar Morin) uno dei momenti decisivi della planetarizzazione "moderna" della storia.

  1. Le esplorazioni: la scoperta dell’America.
  2. Il primo colonialismo:
  1. La mondializzazione dell’economia e della società

Documenti e letture: "L’Europa scopre l’America" (C. Colombo, Il giornale di bordo: libro della prima navigazione e della scoperta delle Indie, P.E. Traviani e C. Vasela, Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, Roma 1988, vol. I, tomo I, pp. 101-7); "Relazione a Carlo V" (H. Cortés, Relazioni sulla Nuova Spagna, in G.B. Ramusio, Navigazioni e viaggi, a cura di M. Milanesi, Einaudi, Torino 1988, VI, pp. 76-80); "La bestialità degli indiani" (G.F. de Oviedo, Della naturale e generale istoria dell’India, in G.B. Ramusio, Navigazioni e viaggi, cit., pp. 509-12); "Il genocidio degli Indios" (B. de Las Casas, da La scoperta dei selvaggi. Antropologia e colonialismo da Colombo a Diderot, a cura di G. Gliozzi, Principato, Milano 1971, pp. 73-77); "La relatività delle culture umane" (M. de Montaigne, Saggi, a cura di F. Garavini, Mondadori, Milano 1970, I, pp. 277-79; II, pp. 1209-13); "Conseguenze delle esplorazioni transoceaniche" (C.M. Cipolla, Storia economica dell’Europa preindustriale, Il Mulino, Bologna 1990, pp. 261-73); "Il commercio degli schiavi neri" (J. Ki-Zerbo, Storia dell’Africa nera. Un continente tra la preistoria e il futuro, Einaudi, Torino 1977, pp.260-71); "La conoscenza dell’altro. I problemi della comunicazione" (T. Todorov, La conquista dell’America. Il problema dell’"altro", Einaudi, Torino 1984, pp. 198-203, 214-21); "Vita materiale, economia di mercato e capitalismo" (F. Braudel, La dinamica del capitalismo, Il Mulino, Bologna 1977, pp. 26-39, 53-55); "Il sistema mondiale dell’economia moderna" (I Wallerstein, Il sistema mondiale dell’economia moderna. L’agricoltura capitalistica e le origini del sistema mondiale dell’economia europea nel XVII secolo, Il Mulino, Bologna 1974, pp. 15, 81- 112, 450-51); "L’atto di navigazione" (trad. da English Historical Documents, cit., vol. VIII, p. 583); "La dichiarazione d’indipendenza olandese(1581)"; "Lo sviluppo commerciale e la Compagnia delle Indie Orientali"; "La prosperità olandese tra XVII e XVIII secolo" (F. Braudel, Civiltà materiale, economia e capitalismo, cit.).

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