PROTOCOLLO D'INTESA REALIZZATO, AI SENSI DELL'ART.7, COMMA 2, DEL DECRETO LEGISLATIVO 12 FEBBRAIO 1993, N.39, CON LE SOCIETA' TELECOM ITALIA S.P.A. e STET - SOCIETA' FINANZIARIA TELEFONICA P.A.

 

Su proposta di questa Autorità, il Presidente del Consiglio dei Ministri, in data 10 febbraio 1997, ha sottoscritto con i rappresentanti delle Società Telecom Italia S.p.A. e STET - Società finanziaria telefonica p.A., un protocollo d'intesa, in attuazione dell'art.7, comma 2, del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n.39.

L'intesa raggiunta assume particolare importanza in relazione al grande progetto della Rete unitaria della pubblica amministrazione, del quale la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 settembre 1995 ha dettato i principi e le modalità di realizzazione.

Il documento prevede che le parti si impegnano a dare attuazione al protocollo, rispettando puntualmente la vigente normativa (nazionale e comunitaria) in materia di appalti pubblici, di norme tecniche e di standard, nonché e indicazioni contenute nello studio di fattibilità della Rete unitaria, che l'Autorità ha consegnato al Governo in data 1° febbraio 1996.

Obiettivo del protocollo è di consentire alle Amministrazioni destinatarie del decreto legislativo n.39/1993 di ricevere migliori e più ampie prestazioni, a parità di costi complessivi, attraverso le ottimizzazioni e le efficienze che conseguiranno dall'attuazione dell'intesa, il cui campo di applicazione, in attesa della realizzazione del progetto della Rete unitaria, concerne l'armonizzazione e la razionalizzazione delle reti e dei servizi già in atto delle Amministrazioni pubbliche. Si ha ragione di ritenere che dalle attività oggetto del protocollo conseguiranno risultati coerenti con le soluzioni previste dal citato progetto della Rete unitaria e con le esigenze di interconnessione tali da rendere non solo non necessari ulteriori, onerosi interventi, ma da favorire un più razionale impiego dei sistemi informativi, riducendo, o eliminando, possibili duplicazioni e sovrapposizioni.

Con circolare AIPA/CR/13 del 4 marzo 1997, le Amministrazioni destinatarie del decreto legislativo n.39/1993 sono state invitate a valutare responsabilmente le opportunità di collaborazione ed i fattivi contributi che, nell'ambito delle rispettive competenze, potranno offrire in sede di concreta attuazione di quanto previsto dall'intesa, al fine di agevolare la migliore riuscita dell'iniziativa.

Protocollo d'intesa

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, la Telecom Italia S.p.A. (di seguito denominata Telecom), in qualità di concessionaria di servizi pubblici di telecomunicazioni ai sensi del D.P.R. 13 agosto 1984 n. 523, nella persona del (rappresentante legale) e la STET - Società finanziaria telefonica p.A.(di seguito denominata STET), nella qualità di azionista di controllo della Telecom, proponente l'Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione (di seguito denominata AIPA), intendono stipulare il seguente protocollo d'intesa ai sensi e per gli effetti dell'art. 7, comma 2, del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n.39.

Premesso che

Ai sensi dell'art.1, comma 4, del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39, "Allo scopo di conseguire l'integrazione e l'interconnessione dei sistemi informativi di tutte le amministrazioni pubbliche", i concessionari di pubblici servizi "sono destinatari di atti di indirizzo e di raccomandazioni, nei modi previsti dall'art. 7".

Ai sensi del citato art. 7, l'Autorità ha specifici compiti di indirizzo, coordinamento e pianificazione di tipo funzionale, progettuale, tecnico e degli investimenti concernenti i sistemi informativi automatizzati delle pubbliche amministrazioni.

In particolare, la lettera 1) del citato art. 7 demanda all'Autorità di "esercitare ogni altra funzione utile ad ottenere i1 più razionale impiego dei sistemi informativi, anche al fine di eliminare duplicazioni e sovrapposizioni di realizzazioni informatiche".

Nel quadro dei riferimenti normativi sopra richiamati, è opportuna la realizzazione di un protocollo di intesa, su proposta dell'Autorità, in

materia di pianificazione degli investimenti, di linee di normalizzazione e di criteri di progettazione di sistemi informativi, così come previsto dal comma 2 dell'art. 7 del citato decreto n. 39/1993. Ciò, avuto riguardo anche all'ampio progetto connesso alla realizzazione della Rete unitaria della pubblica amministrazione, di cui sono state delineate le finalità, le aree di intervento, le modalità e le fasi di realizzazione con la Direttiva del Presidente del Consiglio del Ministri del 5 settembre 1995 dettante Principi e modalità per la realizzazione della Rete unitaria della pubblica amministrazione.

Alla citata Direttiva ha fatto seguito la redazione, da parte dell'Autorità, di uno Studio di fattibilità, presentato al Governo il 1° febbraio 1996, che contiene la descrizione dell'organizzazione generale della Rete e fornisce l'architettura della stessa, nonchè alcune soluzioni operative di immediata attuabilità.

Il Comitato di Ministri, previsto dal punto 5 della richiamata Direttiva, nella seduta del 19 giugno 1996 ha adottato i provvedimenti che consentiranno di dare concreta attuazione alla Direttiva stessa. è intenzione dell'Autorità di fornire, con apposita lettera circolare, alcuni indirizzi alle Amministrazioni, al fine di predisporre gli adeguamenti ritenuti necessari per consentire la maggiore corrispondenza delle reti e dei sistemi informativi con le specifiche su cui si basa il progetto della Rete unitaria.

Nel contempo, tenuto conto che il Gruppo STET, tramite, in particolare, la controllata società Telecom, è parte di numerosi contratti con le amministrazioni destinatarie del decreto legislativo n. 39/1993, si pone il problema di contemperare i contenuti negoziali di tali contratti con gli obiettivi e le finalità perseguiti dal progetto in questione. Quanto sopra, in vista del miglioramento dei servizi e del contenimento del costi (art. 1 citato decreto), anche al fine di eliminare duplicazioni e sovrapposizioni di realizzazione (art.7, comma 1, lett l)).

Inoltre costituisce obiettivo primario dell'Autorità la materia della pianificazione degli investimenti, delle linee di normalizzazione e dei criteri di progettazione dei sistemi informativi.

La Telecom, peraltro, in quanto concessionaria di servizio pubblico di telecomunicazioni ex D.P.R. 13 agosto 1984, n. 523 e, in particolare, della gestione della rete fissa di telecomunicazioni, nonchè attualmente titolare dei contratti di telecomunicazioni della Pubblica Amministrazione, può ritenersi interlocutore primario dell'Autorità e destinataria degli indirizzi e delle raccomandazioni dell'Autorità stessa in tutta la materia sopra richiamata.

Ai fini della completa ed efficiente realizzazione degli obiettivi che le parti intendono soddisfare con il presente protocollo d'intesa, appare opportuno anche l'intervento della STET, in qualità di azionista di controllo sia della Telecom, che di altre società - quale la Finsiel S.p.a. - che forniscono servizi informatici e telematici alle amministrazioni pubbliche.

L'ambito di operatività del presente protocollo è limitato all'armonizzazione e razionalizzazione delle reti e dei servizi delle amministrazioni pubbliche nelle more della realizzazione della Rete unitaria, al fine di predisporre le amministrazioni stesse nelle migliori condizioni per tale Rete.

Le parti, nel pieno rispetto della vigente normativa comunitaria in materia di appalti pubblici, nonchè delle indicazioni contenute nello Studio di fattibilità, ritengono indispensabile fornire la massima pubblicità possibile ai risultati delle attività che saranno svolte in attuazione del presente protocollo.

Gli adeguamenti tecnici che conseguiranno dal protocollo saranno comunque utili alla realizzazione della Rete unitaria, come pure per una completa armonizzazione dei contratti a contenuto informatico e di

 

 

telecomunicazioni, sia in essere che a divenire, in vista dei servizi che sarà possibile realizzare.

TUTTO CIò PREMESSO

Tra le parti si conviene e si stipula quanto segue:

Il presente protocollo avrà durata sino al 31-12-1997, fatte salve le disposizioni nazionali e comunitarie di riferimento e l'esercizio di eventuali funzioni demandate dalla Legge all'Autorità.

Le parti, allo scopo di favorire l'obiettivo della realizzazione della Rete unitaria della pubblica amministrazione, definiranno forme e modalità di collaborazione in materia di:

gestione delle reti della Pubblica Amministrazione

interconnessione delle reti e dei sistemi informativi

progetti intersettoriali

pianificazione degli investimenti

linee di normalizzazione

eventuali accordi di programma ed interventi di studio e ricerca

criteri di progettazione dei sistemi informativi.

A tale scopo le parti dichiarano di attenersi al contenuto dello Studio di fattibilità di cui alle premesse ed alle eventuali modificazioni che saranno ad esso apportate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tali forme e modalità di collaborazione saranno definite da apposito Comitato, composto su piano paritetico,che avrà altresì il compito di garantire l'effettivo rispetto

degli impegni da assumersi dalle parti, secondo lo spirito del presente accordo. Il Comitato sarà costituito entro quindici giorni dalla firma del protocollo e, nella sua prima riunione, determinerà le modalità del suo funzionamento.

Le parti si impegnano, in particolare, a definire modalità di concertazione destinate a consentire alle singole amministrazioni l'adeguamento e, ove necessario, la modificazione del contenuto dei contratti in corso di esecuzione riguardanti le reti ed i servizi della Pubblica Amministrazione, nel pieno rispetto della vigente normativa (comunitaria e nazionale) in materia di appalti pubblici, con particolare riguardo alla disciplina contenuta nel decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 157.

4. Tutte le attività dovranno essere ispirate alla concreta applicazione di norme tecniche e standard compatibili con la normativa comunitaria ed internazionale - oppure, quando applicabili, con specifiche tecniche disponibili pubblicamente - con modalità trasparenti e non discriminatorie.

5. Tutte le attività dovranno essere svolte senza arrecare alcun pregiudizio, effettivo o potenziale, allo svolgimento delle procedure di gara che risulteranno necessarie per la realizzazione della Rete unitaria della pubblica amministrazione.

Le parti concordano, per quanto di loro rispettiva competenza, sulla necessità di adeguamento degli attuali contratti stipulati con le amministrazioni, con particolare riferimento agli standard tecnici utilizzati, al fine di renderli coerenti con quelli previsti dallo Studio di fattibilità, nel pieno rispetto della vigente normativa (comunitaria e nazionale) in materia di appalti pubblici, con particolare riguardo alla disciplina contenuta nel decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 157.

A tale scopo, in particolare, Telecom si impegna a:

fornire all'AIPA ed alle amministrazioni richiedenti ogni informazione tecnica che riguardi le seguenti funzioni: trasporto, interoperabilità, collegamento con reti esterne, possibili forme di integrazione tra servizio telefonico vocale su rete pubblica commutata e reti della Pubblica Amministrazione, collegamento tra reti della Pubblica Amministrazione ed altre reti;

consentire, nel quadro di norme tecniche come sopra stabilite, l'adeguamento e/o la modificazione dei contratti in corso con le singole amministrazioni, su richiesta delle medesime;

predisporre, su richiesta delle singole amministrazioni e nel pieno rispetto della normativa nazionale e comunitaria in materia di appalti pubblici e di concorrenza, servizi sperimentali adeguati alle norme tecniche come sopra definite;

predisporre ogni modifica e/o adeguamento che si renda necessario al fine di consentire, sulle proprie reti, la gestione di futuri servizi di trasporto e di interoperabilità, compatibilmente con la vigente legislazione comunitaria in materia di telecomunicazioni.

7. Lo Studio di fattibilità della Rete unitaria della pubblica amministrazione, tra l'altro, individua un disegno complessivo suddiviso in 3 livelli (connettività, interoperabilità e cooperazione). Elementi tecnici di base sono l'organizzazione della rete in domini distinti e:

a livello di connettività,

l'impiego di reti private virtuali su infrastrutture condivise invece che di reti private basate su circuiti dedicati;

l'utilizzo di tecnologie in grado di assicurare la gestione flessibile della banda e l'integrazione dei mezzi a livello di trasporto (X.25, Frame Relay, ATM);

l'impiego di servizi IP (Internet Protocol) a livello di trasporto su reti private virtuali;

a livello d'interoperabilità,

la disponibilità dei seguenti servizi fra i diversi domini:

terminale virtuale (telnet);

trasferimenti di file (ftp);

posta elettronica (X.400 e ESMPP/MIME );

directory service (X.500);

reperimento di informazioni, servizio www (http);

la disponibilità di servizi di sicurezza (security);

a livello di cooperazione,

soluzioni architetturali in grado di consentire una progressiva condivisione dei dati e la cooperazione tra i processi dei sistemi informatici di più amministrazioni, nel rispetto dell'autonomia gestionale e amministrativa di ciascuna di esse.

8. Alla luce degli elementi tecnici di cui al precedente punto 7, la collaborazione prevista nel presente Protocollo riguarderà i seguenti livelli tecnico/operativi, per ognuno dei quali sono di seguito indicati taluni indirizzi e soluzioni da perseguire:

Connettività:

servizi X.25 a bassa velocità e Frame Relay con velocità fino a 2 Mbit/s;

servizi ATM, con velocità di cifra fino a 34 Mbit/s;

servizi IP a diversi livelli di velocità, in relazione alle esigenze di servizio, su reti private virtuali;

interlavoro fra reti X.25, Frame Relay ed ATM;

Interoperabilità:

trasporto IP fra i domini delle amministrazioni;

domain name service;

mailer SMTP e X.400;

gateway SMTP - X.400;

connessione fra i PRMD delle diverse amministrazioni;

directory service X.500;

gestione delle chiavi crittografiche;

Cooperazione:

porte applicative;

porte delegate;

servizi applicativi.

9. Sulla base degli elementi di cui ai punti precedenti, AIPA, Telecom e STET collaboreranno, per il periodo di durata del presente protocollo, secondo il seguente percorso:

Convergenza sui principi generali

Telecom e STET recepiscono i principi tecnici ed architetturali contenuti nello Studio di fattibilità di cui in premessa. Tali principi costituiranno la base per la revisione dei rapporti in essere con la pubblica amministrazione per la quale Telecom e STET si impegnano a favorire l'armonizzazione delle architetture e dei servizi in uso presso le singole amministrazioni in relazione ai contratti in essere.

Modalità attuative

Ai fini dell'applicazione di quanto concordato:

AIPA comunicherà alle amministrazioni i contenuti del presente accordo;

AIPA, Telecom e STET procederanno ad un censimento dei contratti in essere (tipologia, tempi di scadenza, ecc.), dei siti interessati dalle reti esistenti, delle soluzioni in uso (numero e tipologia dei circuiti) e delle previsioni di sviluppo;

Telecom, nel contempo, promuoverà l'adeguamento e le modifiche dei contratti in corso con le singole amministrazioni in conformità alle linee guida ed ai principi architetturali dello studio AIPA. A tal fine verranno effettuati i necessari approfondimenti e si concorderà con le amministrazioni l'eventuale ampliamento e miglioramento delle prestazioni in linea con gli indirizzi e le finalità dello studio AIPA;

In conseguenza del processo di revisione dei contratti in essere, verranno valutate in maniera congiunta da parte AIPA,

Telecom e STET le modalità organizzative e tecniche in modo da poter rendere disponibili servizi di interoperabilità e di cooperazione tra più amministrazioni.

10. AIPA, Telecom e STET danno atto che le ottimizzazioni e le efficienze conseguenti dall'impiego di nuove tecnologie, mezzi e metodiche previste in esecuzione del presente Protocollo consentiranno alla pubblica amministrazione di ricevere prestazioni ampliate e migliorate a parità di costi complessivi.

Roma,

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

IL PRESIDENTE DELL'AUTORITà PER L'INFORMATICA NELLA PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LA TELECOM ITALIA S.p.A. LA STET S.p.A.

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