Il sole 24 ore - Martedì 4 Maggio 1999 - Media_comunicazione

Gran Bretagna apripista nella tv digitale terrestre

M.Mor.

MILANO — Si accende — in Italia e in Europa — l’interesse attorno alla tv digitale terrestre, la nuova frontiera nel campo delle comunicazioni. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, guidata da Enzo Cheli, ha istituito un tavolo con tutti i soggetti coinvolti (si veda quanto anticipato dal Sole-24 Ore del 19 dicembre ’98) per affrontare le questioni tecniche connesse all’avvio, anche nel nostro Paese, delle trasmissioni tv terrestri con tecnica numerica. Siamo naturalmente alle prime battute, ma è incoraggiante che l’Italia abbia finalmente imboccato la strada che condurrà — nel medio-lungo periodo — alla diffusione di trasmissioni tv digitali via terra. È opportuno precisare che per ricevere le trasmissioni digitali terrestri il telespettatore dovrà dotarsi di un set-top box o di un televisore digitale integrato. Le antenne invece restano, nella maggior parte dei casi, quelle utilizzate per la tv analogica.
Le più aggiornate tendenze di sviluppo, i vantaggi e i problemi connessi alla tv digitale terrestre sono contenuti nell’ultimo Quaderno che l’Istituto di economia dei media (Iem) della Fondazione Rosselli ha appena pubblicato. Il volume, ricco di dati e analisi comparate, è stato presentato nei giorni scorsi, a Milano, durante un convegno sui problemi dell’emittenza.
Di particolare interesse è il capitolo relativo agli orientamenti e alle tendenze nei vari Paesi europei: al Regno Unito, dove il digitale terrestre è stato avviato nell’autunno del ’98, battendo sul tempo tutti gli altri Paesi europei, è dedicato un capitolo ad hoc. In Gran Bretagna la data di spegnimento dell’analogico è indicativamente fissata per il 2010, ma la decisione definitiva verrà presa intorno al 2002. Il Governo britannico ritiene che si possa procedere allo spegnimento dell’analogico solo quando più del 50% della popolazione sarà utente del digitale terrestre. (Negli Usa la sperimentazione del digitale terreste è scattata in novembre).
Tornando al resto d’Europa, il lancio commerciale del servizio è previsto, nel corso del ’99, in Svezia e in Spagna; nel 2000 seguirà un nutrito pacchetto di altri Paesi (tra cui Finlandia, Norvegia, Olanda, Francia). La data prevista per il lancio commerciale in Germania oscilla invece tra l’anno 2000 e il 2001. Ancora prematuro, salvo rari casi, indicare anche la data di spegnimento dell’analogico.
Venendo ad alcune delle principali conclusioni contenute nel Quaderno, una appare di particolare rilievo: la tv digitale terrestre — affermano i ricercatori al termine di un’accurato e complesso lavoro di analisi — è il sistema di trasmissione meno costoso per raggiungere una penetrazione totale su scala nazionale. I costi si mantengono molto bassi fino al raggiungimento del 50% delle famiglie (tasso di penetrazione). Oltre tale soglia, i costi iniziano a salire gradualmente, dal momento che servono trasmettitori e ripetitori più piccoli per coprire piccoli centri e zone a bassa densità abitativa.

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