La conferenza è un tentativo di ricostruzione delle più antiche forme di religiosità attestate sull’isola di Capri e ripropone al centro dell’attenzione uno dei siti "preistorici" più famosi nel mondo: la Grotta delle Felci.
        Contravvenendo alla vieta e pur radicata immagine di un antro abitato da "cavernicoli" e sede di rituali e pasti cannibalici, il discorso mirerà a presentare la grotta come "luogo sacro", santuario in cui le comunità variamente succedutesi fra il Neolitico e l’Età del Bronzo (periodo in linea di massima compreso fra il IV millennio e II millennio a.C.) svolgevano i propri culti e praticavano sacrifici e sepolture.
        In tutto questo non potrà essere trascurato il ruolo, particolarmente attivo in questo periodo, che l’isola di Capri rivestì come punto di sosta e di incontro all’interno delle varie ed intense direttrici di traffico marittimo che contribuirono non poco, anche da un punto di vista specificatamente religioso, a rendere vivace ed articolato il quadro sociale ed economico delle comunità indigene.
        La conferenza sarà accompagnata dalla proiezione di diapositive di materiali ritrovati nella Grotta delle Felci, molti dei quali particolarmente interessanti ed inediti