La sua vera madre era stata una macchina,anzi una radio,
una di quelle radio a valvola anteguerra enormi.
A differenza dell'altra madre a questa radio poteva
stare a contatto e riscaldarsi al calore delle valvole
nelle fredde notti d'inverno ascoltando la sua voce
in mille lingue provenienti da tutto il mondo,dai luoghi
arcani il cui nome vedeva scritto sullo schermo della radio.
Quando molti anni dopo vide il suo primo calcolatore,un
grande cassone pieno di transistors, gli parve di aver
ritrovato la sua vecchia radio.
Il terminale onnipotente