Un giorno me ne andavo per i fatti
miei lungo la riva di un fiume,
il Giordano, in Palestina,
allorchè mi accorsi che due tali mi stavano seguendo. Io ( te lo dico in confidenza, sapevo già chi erano ), ma essi non mi conoscevano ancora.
Solo, avevano sentito e capito dal loro maestro che ero qualcuno di molto
importante, per cui erano desiderosi
di fare la mia conoscenza. Intuii che non sapevano come fare per abbordarmi... ( Io ero contento che mi venissero dietro, perchè già li amavo, sapendo che saremmo diventati amici ).

    Presi l'iniziativa e mi voltai a guardarli, sorridendo loro con simpatia.

    E, sai, parlai anche per primo, ponendo loro una domanda, così non avrebbero dovuto inventare qualcosa per attaccare discorso. Domandai loro: "Che cercate?"
  E guarda un po'  che roba, questi due, anzichè dirmi che cercavano me,
mi fanno anch'essi una domanda: "Maestro, dove abiti?"  Dimmi, tu, se qualche sconosciuto, incontrandoti per la strada, ti chiedesse l'indirizzo di casa tua, cosa penseresti?  Probabilmente, alquanto seccato, penseresti: ma questo, che intenzioni ha?!
  Ma era perchè si erano sentiti incoraggiati dal mio tratto nei loro riguardi, e io
capivo che era già per potermi ritrovare, caso mai io non avessi avuto tempo di intratternermi con loro e avessimo dovuto lasciarci, praticamente  dopo appena qualche frase di convenevoli. Volli soddisfare la loro richiesta.
    Per la verità, avrei potuto contentarmi di dirglielo a parole,
dove abitavo... E invece ebbi piacere che venissero subito con me a vedere dove stavo.
  Essi, meravigliati e felici, si misero ai miei lati, e incominciammo a camminare.

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