Mentre camminavamo, chiesi loro come si chiamassero. Uno, il più giovane, disse di chiamarsi Giovanni; l'altro, Andrea. Erano le quattro del pomeriggio,
quando ci incontrammo. Cammina, cammina, dopo una buona mezz'oretta arrivammo dove abitavo. Offrii loro qualcosina, e venni a sapere che erano pescatori, di mestiere.
  Ciattammo, scusate: chiacchierammo insieme un altro po' e poi mi lasciarano, per tornare a casa loro.  Ma Andrea incontrò suo fratello Simone, per la strada, e gli disse:  "Sai, abbiamo incontrato il Messia!" e senz'altro, tornando
indietro, lo condusse da me. Io gli feci la sospresa di chiamarlo per nome, Simone, senza che egli me lo avesse detto. Prima, però, lo avevo ben guardato
"occhi negli occhi".

  All'indomani capitò proprio a me di incontrare un certo Filippo. Gli dissi una sola parola, questa: "Seguimi!" E egli si mise a seguirmi anche lui.
  Filippo aveva un amico, Natanaele. Ne andò in cerca e, trovatolo, gli raccontò di aver fatto la mia conoscenza, dicendogli che venivo da Nazareth...

  Natanaele, sentendo dire che venivo da Nazareth, per tutta risposta esclamò:
"Da Nazareth, può mai venire qualcosa di buono?!"  (  Vedi che anche ai miei tempi si generalizzava... )  Filippo gli fece: "Vieni e vedi tu stesso!"

  Mentre Natanaele si avvicinava, Io dissi di lui:  "Eccone uno che falso davvero non é!"

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