I misteri della Fisica
La materia oscura. La massa mancante. Perché la massa gravitazionale e la massa inerziale coincidono?
Questi sono fra i più angosciosi interrogativi
della scienza moderna. È da alcuni decenni che non si fa altro che parlare di questi
problemi e sono state fatte un gran numero di proposte per cercare di risolverli. La
verità però è che nessuno ha la più pallida idea di dove mettere le mani.
Cosa è la materia oscura? Il problema è venuto fuori alcuni decenni fa osservando i
gruppi di galassie lontane. Le galassie isolate nellUniverso sono molto rare, è
molto più facile trovarle in gruppi (o ammassi) di decine o anche di centinaia di
esemplari. La nostra Via Lattea, ad esempio, fa parte di un gruppo (il Gruppo Locale)
formato da una ventina di galassie. A 60 milioni di anni luce, nella direzione della
costellazione della Vergine, è presente un enorme ammasso formato da migliaia di
galassie, le più luminose delle quali sono già visibili con piccoli binocoli.
Esistono ammassi ancora più enormi e più lontani. Ma come si fa a misurare la massa di
un ammasso di galassie? La cosa non è semplice, né diretta. Infatti per realizzare una
misura del genere è necessario misurare le "velocità" delle galassie
nellammasso. Per la legge di gravità di Newton, infatti, maggiore è la massa
totale di un sistema fisico, più gli oggetti che compongono il sistema si muovono
velocemente (tra loro).
Esiste anche un altro modo per misurare la massa di una galassia: la sua luminosità. Più
è luminosa una galassia, maggiore è la sua massa. Naturalmente tutte le misure di
luminosità in funzione delle massa sono state fatte rispetto a degli standard conosciuti,
in modo da avere una scala di valori "assoluta". Infatti una galassia debole
potrebbe sembrare luminosa solo perché è molto vicina, al contrario una galassia
luminosissima lontana 10 miliardi di anni luce, sarebbe visibile solo con i più grandi
telescopi del mondo! La luminosità delle galassie è quindi misurata immaginandole tutte
poste alla stessa distanza. Lo stesso criterio viene adottato anche per la misurazione
della luminosità delle stelle.
Ma torniamo alle nostre masse. Abbiamo detto che ci sono due metodi per trovare la massa
di un gruppo di galassie: le velocità relative e le luminosità. Se si fanno delle misure
con i due metodi su un qualsiasi gruppo, si trova che la massa misurata con il metodo
delle velocità è almeno 10 volte maggiore di quella misurata con il metodo della
luminosità.
Cè quindi un surplus di massa non luminosa. Questa è la cosiddetta massa oscura.
Sono state formulate le ipotesi più incredibili e strane per spiegare la presenza di
questa massa invisibile. Citiamo solo alcune delle ipotesi:
Forse la più accreditata tra queste ipotesi è quella della massa
non nulla dei neutrini, ma finora nessuno è riuscito a misurarla in modo sicuro.
La prima conseguenza cosmologica della massa dei neutrini sarebbe che lUniverso
potrebbe essere oscillante.
Infatti il loro numero è talmente elevato che, pur avendo una massa piccolissima,
potrebbero rappresentare una frazione significativa della massa totale dellUniverso.
In questo caso lUniverso potrebbe essere abbastanza "pesante" da ricadere
dentro sé stesso per poi ricominciare un altro ciclo con un nuovo quanto di Planck.
I tre scenari della fine (e inizio ) dellUniverso:
I) La massa totale dellUniverso è bassa. Dopo il Big Bang
lespansione è molto poco frenata dalla gravità interna. La decelerazione
dellespansione è molto bassa perché la coesione gravitazionale è molto debole.
LUniverso si espanderà per un tempo infinito. Quando la densità di materia ed
energia sarà diminuita sufficientemente, cioè quando lUniverso si sarà
"diluito" in uno spazio sufficientemente grande, allora un nuovo quanto di Plank
darà vita ad unaltra esplosione.
Questo è il modello detto "parabolico", perché il profilo della decelerazione
in funzione del tempo descrive una parabola.
II) La massa totale è più elevata che nello scenario precedente. La coesione gravitazionale è più elevata e il rallentamento dellespansione fa tendere la velocità a zero. La decelerazione è "asintotica", cioè la velocità di espansione tende a zero senza mai raggiungerlo. Anche in questo caso il ciclo si ripete quando la densità di materia ed energia raggiunge valori sufficientemente bassi. Questo modello è detto "iperbolico", perché il profilo della decelerazione descrive uniperbole.
III) La massa totale è molto elevata. Dopo un periodo di espansione relativamente lungo, succede che la coesione gravitazionale, molto alta, frena a tal punto lespansione da fermarla del tutto. A questo punto il processo si inverte e tutta la materia torna a cadere nel punto originario ("Big crunch"). Dopo questo evento il ciclo si può ripetere con un nuovo quanto di Planck. Questo modello è detto "oscillante".
Questi tre scenari, apparentemente diversi, in realtà sono uno solo. Vediamo perché.
La materia non è eterna, essa è soggetta a fenomeni fisici che
la trasformano da materia in energia. Cioè qualsiasi particella, in un tempo più
o meno lungo che dipende dalla particella in questione, è destinata a trasformarsi in
ciò che era stata allorigine, cioè "luce", energia, vibrazione. La
particella più longeva, il protone, vive in media 1031 anni. È una vita
lunghissima, ma se lUniverso dovesse continuare ad espandersi indefinitamente, fra
1031 anni tutta la materia sarebbe "sublimata" in luce. Per questo
motivo il ciclo sarebbe destinato a ripetersi anche in questo caso, perché una volta che
la materia non cè più, quindi è completamente "evaporata", un nuovo
quanto di Plank darebbe vita ad un altro Universo.
Questo nuovo Universo non serberebbe alcuna memoria di quello precedente, e potrebbe
quindi essere molto più massiccio o molto meno di quello precedente. Anche da un Universo
che è collassato si potrebbe originare un Universo con massa molto minore (o anche molto
maggiore), perché nel quanto di Plank non cè alcuna massa e nessuna memoria di
condizioni fisiche precedenti. Si potrebbe generare anche un Universo talmente massiccio
da ricollassare dopo pochi secondi, oppure uno così "leggero" da espandersi
velocissimamente.
In ogni caso vediamo che il ciclo è destinato a ripetersi egualmente. LUniverso sarebbe quindi ciclico anche secondo la scienza, come avevano presupposto gli Egizi e tante altre civiltà antiche.
La massa inerziale e la massa gravitazionale coincidono? Perche si pone questo problema?
(L'argomento è in fase di elaborazione)...