Last updated 13/08/98
VEGETALI DEL PRATO | ANIMALI DEL PRATO |
IL FIORDALISO
LA MALVA L'ORTICA IL RANUNCOLO LA MARGHERITA PRATOLINA |
LA CAVALLETTA
VERDE
LA COCCINELLA. IL MAGGIOLINO LA TALPA LA LUMACA IL TOPO |
Nome comune: Fiordaliso
Nome latino: Centaurea Cyanus
Descrizione breve: radice a fittone e caule eretto e ramificato, leggermente pubescente. Le foglie sono verdi biancastre pennato partite o lineari. I fiori periferici del capolino sono azzurri o tendenti al bianco o al porporino.
Area di distribuzione (GEOGRAFICA O ECOLOGICA): Si trova in Europa. Nasce nei campi coltivati e nei prati erbosi. La sua diffusione é contrastata dall'uso di sementi selezionate. Fiorisce a fine primavera.
Alimentazione: Si nutre di acqua e sali minerali che le sue radici assorbono dal terreno.
Curiosità: Contiene una sostanza amara, tannino, sali, mucillagine, lipidi, centaurina. E' usata nella medicina popolare come oftalmica e bechica.
Nome latino: Malva Silvestris
Descrizione: la malva è una pianta perenne. Ha un fusto legnoso, ramificato, le foglie sono lunghe dai 5 ai 7 mm, arrotondate. Le foglie contengono molta mucillagine, tannino, glucosio, ossalato di calcio, hanno vitamina A, B e C, inoltre nei fiori, si trova un olio essenziale: la malvina. Le loro proprietà possono essere applicate su infiammazioni della pelle e sui foruncoli.
E' una pianta medicinale, si può berla: è amara, però ha una azione lassativa. Fiorisce in primavera e in autunno, precisamente ad aprile e a ottobre.
Area di distribuzione: cresce sui sentieri, ed è anche possibile trovarla negli orti.
Abitudini di vita: si riproduce molto facilmente. Si ciba di sali minerali dal terreno.
Curiosità: Ovidio racconta che i Romani consumavano largamente come alimento la malva la cui virtù curative erano già ben note.
Significati:
Mucillagine, sostanza derivata dalla trasformazione della membrana di cellule vegetali, che si gonfia a contatto con l'acqua.
Tannino: composto prodotto da numerose specie vegetali. .
Glucosio: tipo di zucchero.
Ossalato: sale presente in alcuni vegetali.
Curative: serve a curare malattie.
NOME COMUNE: ortica comuneNOME LATINO: urtica dioicaDESCRIZIONE: é ricoperta di peli rigidi e urticanti quando viene toccata la punta dei peli si rompe; quello che rimane del pelo, cavo, inietta nella pelle un liquido che contiene una sostanza irritante.
Il fiore è verde, piccolo; i fiori maschili e femminili crescono su piante separate in racemi (1) con verticilli (2) penduli; (3) impollinazione anemofila (4).
La foglia è ovata, apposta lunga 4-8 cm.
AREA DI DISTRIBUZIONE: cresce ovunque fino a 30-150 cm. Comunissima nelle campagne, lungo la carrarecce, presso i muri e le macerie, negli orti, ai margini dei boschi, negli incolti. Fiorisce in estate.
SIGNIFICATI
1-RACEMI= grappoli
2-VERTICILLI=complesso delle foglie che crescono su uno stesso piano
3-PENDULI=pendente
4-ANEMOFILA=per opera del vento
DI MARTINA FACCINI
SCRITTO DA:ANITA BANFI,CRIVELLI SABINA E SILVIA DELLA VEDOVA
Il nome latino di questa pianta è Ranunculus Acris. Si trova comunemente in prati e pascoli, e arriva a 100 cm di altezza. Il gambo è molto ramificato ed eretto.
Il fiore è giallo e brillante, con un diametro di 1,5-2,5 cm; i sepali sono addossati ai petali; molti stami; peduncolo cilindrico. Fiorisce in APRILE-OTTOBRE.
La foglia è più o meno tomentosa; quelle basali hanno un lungo picciolo, e sono palmate con 2-7 segmenti profondamente dentati; quello centrale sessile; le foglie superiori sono sessili e profondamente incise.
Il frutto ha molti acheni glabri, ciascuno con un corto uncino, in capolini arrotondati. Tutte le parti della pianta sono velenose.
NOME COMUNE: ranuncolo
NOME LATINO: ranunculus acris
DESCRIZZIONE BREVE: arriva fino 100 cm, il gambo è ramificato ed eretto, è giallo e brillante
con sepali addossati ai petali. Ha la foglia tomentosa. Il frutto ha molti acheni glabri.
AREA DISTRIBUZIONE: si trova nei prati e nei pascoli, in Europa.
ABITUDINI DI VITA: fiorisce in APRILE-OTTOBRE.
CARATTERISTICHE: Foglie basali, hanno un lungo piccolo, quelle superiori sono sessili e incise.
SEPOLI: Ciascuna delle foglioline che faranno il calice del fiore.
ADDOSSATI: appoggiato.
STAMI: organo maschile del fiore.
TOMENTOSO: coperto da una fine peluria.
Il nome latino della margherita è chrysanthemum leucanthemum. La Margherita è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Asteracee (ex Composite). Il suo stelo (1) è dritto più o meno semplice. Le foglie sono alterne. Un grosso
Capolino (2) sta sulla sommità dei fusti poco ramificati. I fiori del cuore del capitolo sono giallo dorati e bisessuati, i fiori del circuito sono bianchi o a forma di ligula (3) pistillati (4) o sterili.
La Margherita può avere i colori più svariati. Vi sono Margherite di colore bianco. Il ricettacolo (5) del capolino è un po’ concavo(6) con un involucro di foglioline imbricate. Gli acheni (7) sono nudi alla sommità. Fiorisce da maggio a settembre. La margherita (o margherita dei prati, occhio di bue) è comune nei prati, nei pascoli.
La specie è diffusa nella zona temperata dell'Europa e dell'Asia Occidentale.
SIGNIFICATI
1-STELO: fusto delle piante erbacee.
2-CAPOLINO: infiorescenza costituita da molti fiori, sessili, uguali o no, disposti lungo un'asse raccorciata spesso avvolta da brattee accostate fra loro.
3-LIGULA: lamina membranacea o scariosa delle foglie delle graminacee che si protende fra la guaina della foglia successiva impedendo lo scorrimento interno dell'acqua.
4-PISTILLATI:apparati posti al centro del fiore costituito da uno più capelli distinti o saldati insieme; si distinguono da tre regioni
( BELLIS PERENNIS)
La pratolina comune cresce felicemente nei pascoli alpini e vi fiorisce ancor meglio che nella pianura. Come molte altre piante alpine sembra trarre beneficio dei monti. I semi delle Pratoline non hanno pappo come la maggior parte della specie della grande famiglia delle Composite. E' pure malgrado ciò riesce in qualche modo a propagare i suoi semi qua e la; così si trova ovunque.
OSSERVAZIONE.
Cogliendo un fiore di Pratolina posso fare queste osservazioni : lo stelo del fiore è stretto e
delicato, infatti si rompe facilmente; è anche un po' peloso. Raramente può avere su di se piccole foglie. Il fiore ha il ha il diametro di 1,5 cm, mentre il fiore con lo stelo raggiunge un'altezza massima di 9 cm. I petali intorno alla corolla sono molto fitti, stretti, bianchi con qualche striatura rosa.
Quando il fiore è in bocciolo, i petali sono rosa. Il centro del fiore è giallo con gli stami molto fitti. La foglia al contrario del gambo non sono pelosa e sono appiattite verso il prato e seghettate.
AUTORE: ZANONI LORENZO
RICOPIATORI: MARTINA FACCINI MICHELA TOTARO E LORENZO ZANONI
Beh, a volte capita di trovarsi in un prato. Qui vi sono alcuni insetti che ronzano insolenti vicino alle nostre orecchie. Se allunghiamo lo sguardo possiamo notare una formica che sta trascinando un chicco più grande di lei, più in là possiamo osservare un timido lombrico e una giovane chiocciola che secerne una viscida bava. Ecco, questi sono alcuni tra i più famosi animali del prato. Vi siete mai chiesti a quale categoria prevalente appartengano gli animali del prato? Non ci crederete ma la categoria prevalente del prato è quella degli invertebrati. Essi sono di piccole dimensioni tranne: la farfalla, il grillo ecc. .. Alcuni preferiscono abitare sotto l'umido terriccio, altri sotto le scricchiolanti foglie. A volte non ci chiediamo perché formiche, lombrichi e molti altri animaletti abitano il prato. Sicuramente ciascun animale sceglie il posto in cui vi è facilità di trovare cibo, ebbene il prato offre ai suoi "clienti " tutto ciò che essi richiedono e poi è facile capire perché tanti animali di varie specie amano il prato, perché, per essi l'erba che li racchiude è una vera e propria foresta senza confini.
NOME COMUNE: Cavalletta verde
NOME LATINO: Tettigonia viridissima
CARATTERISTICHE:
La cavalletta ha diversi colori, a seconda dell'ambiente in cui vive: giallo, bruno, verde e rossiccio. (In questo caso il verde).
Per i suoi colori questo animale si mimetizza bene con la vegetazione, in modo da ingannare i nemici; essa ha anche un'altra arma: compie grandi salti spingendosi con le lunghe e robuste zampe posteriori e aiutandosi con le ali.
E' lunga 7 cm.
ABITUDINI DI VITA:
Alimentazione.
Durante il giorno sta posata sulle foglie a sgranocchiare le piantine con le potenti mascelle poiché è voracissima; e anche piccole larve di lepidotteri.
Riproduzione.
Il maschio si serve delle zampe posteriori come un archetto di violino strofinandole sulle ali produce un caratteristico suono, che serve come richiamo per le femmine.
Dalle uova di colore oscuro, quasi nere, deposte nel terreno verso la fine dell'estate, sgusciano, l'anno seguente, le larve, che si sviluppano in tre- quattro mesi, superando cinque mute.
AREA DI DISTRIBUZIONE:
Geografica.
Sono diffuse in tutta l'Europa, comprese le regioni meridionali dei paesi scandinavi, in tutta l'Asia calda o temperata, e l'Asia settentrionale.
ECOLOGIA:
Le Tettigonia viridissima da adulte vivono in genere tra le erbe e fiori.
In varie regioni specie nell'Africa settentrionale è molto dannosa.
Anche in Italia può arrecare danni sensibili al tabacco, alla vite e all'erba medica.
AUTORE: RUBENS BAJONI 09\05\1998 RICOPIATORI: MARTINA FACCINI ALINE ROSSI E TOTARO MICHELA.
Nome comune: coccinella. Le coccinelle sono dette popolarmente mariole, madonnelle o gallinelle del signore.
Nome latino: coccinella septempunctata.
Descrizione: le coccinelle, graziosissime abitatrici del prato, dalle ali vivacemente colorate e punteggiate di nero per ore e ore restano sulle foglie intente a cibarsi di afidi.
Area di distribuzione: vive nei prati soprattutto in Europa, in Asia e in nord Africa.
Abitudini di vita: durante la bella stagione è facile vedere la coccinella nei giardini e negli orti mentre va su e giù su qualche foglia alla ricerca di cibo, per poi spiccare il volo verso qualche fiore. La coccinella si ciba di afidi, insetti molto dannosi alle piante, distruggendone enormi quantità; talvolta si nutre anche di polline.
Caratteristiche: le coccinelle in genere sono rosse con sette puntini neri ma se ne trovano anche di gialle o brune. La coccinella è lunga 5,5-8 mm ed è una delle più note ed utili specie di coleotteri.
GIULIA MARTINA ELEONORA SILVIA
Nome comune: Maggiolino.
Nome latino: Melolontha Melolontha.
Descrizione: Fa parte della grande famiglia degli scarabeidi ed è il più noto in Europa per i danni che può arrecare alle coltivazioni. E' lungo 35 mm ed ha l'addome scoperto, il colore specifico è bruno.
Abitudini di vita: L'adulto si nutre di foglie e colpisce gli alberi da frutto. Ogni 3-4 anni i Maggiolini compaiono con popolazioni molto numerose che neanche i loro più accaniti predatori riescono a controllarli sufficientemente.
Le larve dei maggiolini vivono nel terreno e si nutrono delle radici di ortaggi e piante.
Area di distribuzione: i maggiolini vivono in gran parte in Europa soprattutto nei grandi prati ricchi di fiori e alberi.
Caratteristiche e socialità: vive prevalentemente in piccoli gruppi ed è attirato dalla luce infatti sbatte contro finestre illuminate e ai lampioni cadendo a terra morto o tramortito.
NOME COMUNE : TALPA
NOME LATINO : TALPA
ABITUDINI DI VITA: si nutrono di: lombrichi, larve di insetti, miriapodi, molluschi e piccoli vertebrati.
NOME COMUNE: CHIOCCIOLA
NOME LATINO: HELIS POMATICA
la lumaca è un gasteropodo polmonato della famiglia "elicidi", ha conchiglia panciuta di oltre 4 cm di diametro, bruniccia o giallognola, destrorsa. Appartiene a quelle specie che nell'autunno, dopo essersi affondate sotto il muschio nella terra smossa alla profondità di circa 30 cm, chiudono la loro casa con un saldo opercolo imbevuto di sali calcarei. L'animale si ritira nel centro del nicchio, di cui divide lo spazio intermedio con una o parecchie membranelle trasversali. Il coperchio calcareo, pur non presentando alcuna apertura, è così poroso da permettere il ricambio necessario di gas.
Il contenuto dello stomaco viene ancora digerito e lo stomaco si riempie di una poltiglia bruniccia.
I tepori dell'aprile e del maggio risvegliano l'attività vitale; il mollusco posa i piedi sui coperchi del nicchio, i quali si ammolliscono facilmente, per cui viene sollevato il coperchio calcareo della bocca, il quale non è saldato con questa, ma forma un turacciolo liscio, ben chiuso tutto intorno. La chiocciola è una delle specie più diffuse in Europa, e venne portata dall'uomo anche nell'America settentrionale. Si incontra nelle regioni asciutte, cosparse di erbe e di cespugli. Per diverse ore al giorno la sua lingua rugosa grattugia foglie, gemme e teneri arbusti. La chiocciola si comporta in modo strano; è nervosa e irrequieta: nelle sue notturne passeggiate cambia spesso la sua posizione, segue le strisce argentee di bava lasciate sulla terra dalle compagne, annusa indecisa, tasta il terreno con le corna inferiori.
Quando incontra un compagno, le 2 chiocciole si fermano vicine come se si guardassero a lungo.
Ha trovato lo sposo che fa per lei! Dopo le nozze può ritornare a mangiare i suoi bocconi. Nei giorni caldi se ne sta rintanata in un buco di una roccia a dormire; si muove solo dopo un acquazzone o dopo un buon mattino quando la rugiada ha bagnato il suolo. Ma ha un altro compito da assolvere: la deposizione delle uova. Per raggiungere questo scopo scava un piccolo buco e vi lascia cadere un centinaio di uova bianche, rotonde, molto piccole (quasi come una biglia). Queste cadono nel nido dolcemente, perché vengono trattenute da un filo vischioso.
Giugno sta per finire. Vengono i mesi più caldi, di cibo ce n'è, ma non c'è sempre la pioggia e la chiocciola ha terrore del clima secco e arido. Arriva l'autunno e la bestiola deve prepararsi per un sonno che durerà circa 6 mesi. Cerca un posto sicuro dove costruisce un diaframma che diventa molto resistente. Nessuno può disturbare la chiocciola neanche una precipitazione, niente potrà interrompere il suo lungo sonno.
Marco Zuanino 1 G
I topi sono compagni indesiderati dell'uomo.
I topi vivono dovunque vive l'uomo, sono onnivori, seguono un regime alimentare simile a quello dell'uomo, essi si nutrono a spese dei prodotti che coltiva e dei suoi animali domestici (ad esempio i pulcini).
Essi sono sempre affamati e si insediano dove il cibo è abbondante; si è calcolato che in ogni città sono presenti parecchi scaltri roditori, vi sono poi topi detti campagnoli, che si stabiliscono nei campi dove fanno stragi di prodotti.
Alla loro scaltrezza devono la capacità di adattarsi ad ogni ambiente, evitando i pericoli e approfittando delle situazioni propizie.
Sono molto agili, hanno destrezza nel carattere, possono saltare, nuotare, arrampicarsi, e hanno movimenti rapidi.
I loro sensi più sviluppati sono l'udito e la vista.
La forza dei loro denti, pari alle voracità moltiplicata per il numero enorme di individui che vivono sul globo, causa annualmente danni che si calcolano a decine di miliardi di lire.
Per questo l'uomo ricorre a veleno, trappole, cacce per sterminarli.
CARATTERISTICHE DEI TOPI:
Gli arti anteriori sono muniti quasi sempre quattro dita, quelli posteriori, più sviluppati, cinque.
La coda dei topi è rivestita di peli e di squame.
TOPOLINO DELLE CASE O SORCIO COMUNE:
Il suo nome latino (MUS MUSCULUS),che significa muscolo.
Le sue dimensioni sono minime, misurano 9cm circa e altrettanto la coda.
Il topolino delle case o sorcio comune è agile e furbo.
Intercetta il minimo rumorino isolato e verifica la causa del rumore cercandola finché non la trova.
Bruno Cesare 1G