VI
Il sei, che associamo con la Stella di David e con la pietra cubica, è numero di armonioso equilibrio, il che si osserva nella posizione centrale che occupa nell’Albero della Vita - al centro delle due colonne, e dei due mondi superiori e inferiori - e nella sua ubicazione solare. È anche simbolo dell’Oro alchemico, perfezione di tuti i metalli, che rappresenta uno stato a cui si giunge, grazie all’azione del fuoco, quando l’Iniziato si spoglia di tutte le sue componenti volgari (l’uomo vecchio) e permette che affiorino la sua nobiltà e verità (l’uomo nuovo).  

Il Sei di Bastoni rappresenta il Centro dei Centri, invisibile, non manifestato e immutabile, dove il Padre e il Figlio si trovano uniti in fusione essenziale, e da cui emana l’idea stessa di Centro. Lo si chiama Tifereth in Atsiluth, e si puó visualizzare come un fuoco interiore o come un Sole di Soli che alloggia nella caverna del cuore dell’uomo.  

Tifereth in Beriyah è la sfera cabalistica che corrisponde al Sei di Spade, simbolo dell’Uomo Prototipico, del Figlio, in un senso macrocosmico. Sintetizza la creazione intera e deve esser visto come un Uomo Universale, a cui immagine e somiglianza è creato l’essere individuale. Nel cammino di ascesa si associa con il Cristo interiore, con il Buddha e con gli dei solari; si identifica anche con l’Arcangelo Michele che dà morte al Dragone.  

Il Sei di Coppe Tifereth in Yetsirah, esprime le influenze psichiche, del Sole, che stimolano la creatività, l’arte, l’amore e l’unione. E anche carta di libertà e dedizione, intimamente legata alla bellezza dell’anima.  

Per ultimo il Sei di Denari, Tifereth in Asiyah indica le energie fisiche del Sole, la luce ed il calore, che illuminano e coprono in forma indistinta gli esseri generando la vita sulla Terra  

"Quando le qualità del principio sono intrecciate, le si chiama Tifereth".

 
 
 
 

 

Indice Minori

Indice Libro

 

1